Il weekend di Wengen, teoricamente l'ultimo prima dei mondiali della Sierra Nevada, si conclude il 22 gennaio 1995 con lo slalom, valido anche per la seconda e ultima combinata stagionale.
E naturalmente a vincere è Alberto Tomba. Non c’è proprio storia, nel 1994-95 l’emiliano è due categorie superiore agli avversari in slalom, e anche sul difficile tracciato svizzero la Bomba si conferma imbattibile, dominando con irrisoria facilità sia la prima che la seconda manche e vincendo ancora una volta con oltre un secondo di margine. Tomba suona così la nona sinfonia: nona vittoria consecutiva in slalom (le ultime due della stagione precedente e le sette di quella in corso), cancellato il record di 8 che apparteneva a Vreni Schneider, e nona vittoria stagionale (7 in slalom e 2 in gigante). La famiglia Pacor, il compianto inviato del Corriere dello Sport Aldo e il figlio Matteo, si fanno trovare pronti riproducendo durante la premiazione la nona di Beethoven, l’Inno alla Gioia dedicato a colui che è ormai destinato a riportare la Coppa del Mondo di sci alpino in Italia vent’anni dopo il quarto trionfo di Gustav Thöni. Per il momento Alberto si assicura la quarta coppetta di specialità di slalom della carriera, conquistata con due gare d’anticipo visti i 323 punti di margine che vanta su Michael Tritscher.
Il fuoriclasse di Castel de’ Britti è accompagnato sul podio da un ritrovato Michael Von Grünigen e dal solito Jure Košir. L’elvetico, al miglior risultato in carriera fra i pali stretti, torna così fra i primi tre dopo la lussazione alla spalla subita a dicembre nello slalom di Lech quando era l’uomo più in forma dopo Tomba, dimostrando di essere pronto a competere per le medaglie agli imminenti mondiali. Lo sloveno invece si dovrà mangiare le mani per aver trovato sulla sua strada un avversario come Alberto, senza il quale probabilmente non solo avrebbe vinto questa sfera di cristallo, ma avrebbe anche avuto una carriera migliore di quella comunque buona che lo ha portato ad essere uno dei più grandi sciatori sloveni di tutti i tempi. Quarto Thomas Fogdö: non lo sa nessuno, ma sarà questa l’ultima gara in carriera dello sfortunatissimo campione svedese. Per quanto riguarda l’altra Italia, sono in tre a centrare la zona punti, ma tutti ben lontani dai primi: Kurt Ladstätter è quindicesimo a 5”24, Fabrizio Tescari ventisettesimo a 7”36 e Fabio De Crignis ventottesimo a 7”40.
Lo slalom come detto vale anche per la combinata, vinta passeggiando da Marc Girardelli davanti ai norvegesi Lasse Kjus e Harald Strand Nilsen. I 100 punti ottenuti non consentono comunque all’austro-lussemburghese di avvicinarsi a Tomba, visto che nello slalom vero e proprio termina decimo per 26 punti complessivi di guadagno. Alza invece definitivamente bandiera bianca Kjetil Andre Åmodt, che inforca, risale a scaletta ed è costretto a lasciare spazio sul podio ai suoi connazionali.
La classifica generale vede Tomba al comando con 950 punti, 400 esatti di vantaggio su Girardelli e 460 in più rispetto a Košir. Quarto è Mader, che archivia la tre giorni di Wengen con la miseria dei 6 punti raccolti in slalom, quinto Alphand, sesto Åmodt. Questa dunque la situazione quando la Coppa del Mondo si dovrebbe fermare per lasciare spazio ai mondiali della Sierra Nevada, visto che il gigante di Adelboden, programmato per il martedì successivo, viene cancellato per il maltempo.
Eppure, anche nella stagione più dominante della carriera, la sfortuna si accanisce su Alberto Tomba. Pochi giorni dopo lo slalom di Wengen infatti la FIS annuncia ufficialmente che a causa dell’assenza di neve in Sierra Nevada la rassegna iridata non si terrà, venendo rinviata all’anno successivo, privo di main event. Beffa atroce per il nostro fuoriclasse, che avrebbe vinto su una gamba sola lo slalom e sarebbe stato il favorito numero uno anche in gigante. La maledizione dei mondiali (un solo bronzo, in gigante a Crans Montana nel 1987, è il misero bottino di quattro rassegne disputate dal re dello sci alpino) continua a perseguitare Tomba, che potrà comunque da qui a fine stagione concentrarsi per portare a casa la tanto agognata sfera di cristallo, trofeo che comunque non sembra minimamente in discussione.
SLALOM WENGEN 22 GENNAIO 1995 – CLASSIFICA FINALE
1. TOMBA Alberto (ITA) 1:33.89
2. VON GRÜNIGEN Michael (SUI) +1.32
3. KOŠIR Jure (SLO) +1.39
4. FOGDÖ Thomas (SWE) +1.79
5. STANGASSINGER Thomas (AUT) +1.84
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COMBINATA WENGEN 22 GENNAIO 1995 – CLASSIFICA FINALE
1. GIRARDELLI Marc (LUX) 4:04.71
2. KJUS Lasse (NOR) +3.99
3. STRAND NILSEN Harald Christian (NOR) +5.75
4. ÅMODT Kjetil Andre (NOR) +6.90
5. SKÅRDAL Atle (NOR) +8.70
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Pinzolo | 13/14 | 5-35 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
Ponte di legno | 29/30 | 20-70 cm |
Plan de Corones | 30/31 | 5-30 cm |
Carezza al lago | 13/13 | 80-130 cm |
Selva di Val Gardena | 78/79 | 50-50 cm |
Campitello di Fassa | 20/23 | 25-40 cm |
Canazei | 20/23 | 25-40 cm |
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