Slalom di Lech, mercoledì 21 dicembre 1994

Sci AlpinoLa coppa di Tomba

Slalom di Lech, mercoledì 21 dicembre 1994

Il secondo dei due slalom di Lech che avvicinano il Circo Bianco verso le vacanze di Natale passerà alla storia. Tutti gli appassionati infatti sanno dove si trovavano durante la gara in cui Alberto Tomba scrive forse la pagina più incredibile della sua gloriosa carriera.

Dopo aver dominato lo slalom del giorno precedente, il fuoriclasse azzurro interpreta con qualche patema di troppo la prima manche della seconda gara, commettendo un errore nella parte alta che sembra togliergli sicurezza e relegarlo lontano dal vertice; una parte bassa straordinaria invece gli consente di rimediare e di piazzarsi alla piazza d’onore, staccato di 2 soli centesimi da Thomas Sykora, già secondo il giorno prima ed ancora una volta protagonista sulle nevi di casa. La battaglia per la vittoria comprende anche i soliti Jure KoširThomas Fogdö e Michael Tritscher: i primi cinque sono racchiusi in 36 centesimi.

Nella seconda Alberto Tomba scrive la storia di questo sport. Dopo aver distrutto i rivali infliggendo distacchi abissali nella parte alta, la Bomba commette un errore clamoroso, che avrebbe costretto qualsiasi altro atleta al ritiro: incrocia le punte, si ferma, prende la porta grazie a una potenza sovrumana, resta in equilibrio su uno sci solo, si rimette in carreggiata e riparte. Dunque non solo riesce a rimanere in pista, ma riprendendo a spingere a modo suo passa al comando con 77 centesimi di margine su Tritscher, in vetta alla classifica fino a quel momento e ormai sicuro del terzo podio su quattro gare stagionali. Inutile evidenziare che senza l’errore, Alberto sarebbe andato in testa con più di due secondi di vantaggio sul resto del mondo.

In partenza Sykora si trova in una situazione quasi surreale: sa che Tomba ha sbagliato, ma sa anche che è andato come un treno. Che fare? L’austriaco interpreta intelligentemente la manche, attaccando in alto – tanto che all’intermedio è staccato di soli 16 centesimi – e gestendo in basso. Non basta: per 2 centesimi la vittoria va a Tomba, con Sykora secondo come ventiquattro ore prima, Tritscher terzo, Fogdö quarto e Košir sesto, superato anche da Ole Christian Furuseth. Sempre peggio invece l’altra Italia, che piazza a punti il solo Kurt Ladstätter al ventiduesimo posto staccato di 4”81.

Questa gara dimostra che Tomba sta attraversando forse il momento migliore della sua carriera, sia dal punto di vista fisico che mentale. Nemmeno nel 1988 o nel 1992 era riuscito a dominare come in questo inizio di 1994 e, contrariamente alle due stagioni citate, non si intravedono gli Zurbriggen o ancora peggio gli Accola a rompergli le uova nel paniere. La possibilità di vincere la tanto agognata Coppa del Mondo si fa concreta, anche perché i rivali più pericolosi continuano a faticare: Kjetil Andre Åmodt termina diciottesimo, Günther Mader non si qualifica per la seconda manche e lo sfortunato Michael Von Grünigen è vittima di un’inforcata che gli provoca una lussazione alla spalla e che gli farà perdere quello stato di forma eccellente avuto sino a quel momento.

Così il fuoriclasse emiliano va in fuga con 450 punti contro i 294 dell’elvetico e i 252 del norvegese. Da non sottovalutare il vecchio leone Marc Girardelli, ottavo e autore del miglior tempo nella seconda manche, pronto a tornare protagonista come di consueto dal mese di gennaio in poi. L’indomani nel gigante dell’Alta Badia si capirà se effettivamente la sfera di cristallo potrà prendere la strada dell’Italia vent’anni dopo il quarto trionfo di Gustav Thöni.

SLALOM LECH 21 DICEMBRE 1994 – CLASSIFICA FINALE
1. TOMBA Alberto (ITA) 1:44.73

2. SYKORA Thomas (AUT) +0.02
3. TRITSCHER Michael (AUT) +0.77
4. FOGDÖ Thomas (SWE) +0.95
5. FURUSETH Ole Christian (NOR) +1.24

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