Brignone e le azzurre all'assalto di Courchevel: "Ci adatteremo alle condizioni, ma il pettorale sarà importante"

Un doppio appuntamento cruciale, per contenere la fuga in classifica di Petra Vlhova e vedere se Mikaela Shiffrin sarà subito una rivale diretta anche in questa disciplina.

I giganti femminili di Courchevel vedono chiaramente lo squadrone azzurro partire con grandi ambizioni, basti pensare che a Soelden è arrivata la doppietta con Marta Bassino e Federica Brignone, ma anche il sesto posto di Sofia Goggia che, proprio per le gare di sabato e domenica (ore 9.30-12.30 gli orari delle manches) tornerà nel primo gruppo di partenza.

E proprio il pettorale, come ha confessato la stessa Brignone alla vigilia, sarà decisamente importante: “La pista è preparata in due maniere differenti, evidentemente ieri devono averla barrata nella parte alta ed è rimasta a pallini – spiega la valdostana, che qui vinse per la prima volta nel 2019, bruciando di 4 centesimi Mina Fuerst Holtmann - Il fondo è duro, ma nella parte centrale e finale è veramente soffice e potremmo avere due condizioni diverse. Confido nella loro preparazione notturna, visto che dovrebbe nevicare nella notte, ci adatteremo comunque a qualunque condizione.

Il pettorale di partenza sarà importante, naturalmente mettere via qualche decimo può sempre tornare utile per la seconda manche, ma non è neppure detto che se rimarrà questa neve molle i primi numeri possano andare così bene. Si tratta di una pista bella perchè varia, tutta da spingere, si fa la differenza da fine muro alla parte finale. Ed è un pendio che ti può fregare per i cambiamenti di pendenza, l'importante è continuare a spingere, senza farsi condizionare dai dossi”.

Otto le italiane al via: oltre alle tre punte del gruppo élite, ci saranno Elena Curtoni, Roberta Melesi, Laura Pirovano, Valentina Cillara Rossi e Luisa Bertani. “Non pensavo francamente di trovare una neve di questo genere, però saranno condizioni uguali per tutte le concorrenti e cercheremo di adattarci a qualsiasi situazione – confida Marta Bassino a fisi.org, lei che domani indosserà per la prima volta in carriera il pettorale rosso di leader della disciplina - E' il secondo gigante stagionale, quello di Soelden dello scorso mese di ottobre è andato molto bene, ma penso solo a prepararmi mentalmente per dare in pista il meglio di me stessa e ottenere sempre il massimo”.

Anche Sofia Goggia ha qualche dubbio sulle condizioni della Stade Emile-Allais: “La sciata in pista mi ha lasciato un attimo perplessa, ci sono due tipi di neve decisamente diversi. Confido nei lisciatori, sono tranquilla e serena dopo aver curato alcuni dettagli nell'allenamento a Santa Caterina: partirò fra l'8 e il 15 e spero di cogliere l'occasione, sfruttando un buon numero”.

Ecco poi Elena Curtoni, che domani tornerà a gareggiare in gigante quasi due anni dopo l'ultima sua apparizione a Maribor: “L'obiettivo di rientrare in gigante c'era già dall'anno scorso, per entrare nelle finali se avessi raggiunto i 500 punti, ma purtroppo non si è presentata l'occasione perchè le gare sono state interrotte a causa del Covid. Visto l'inizio di stagione ritardato ho deciso di tornare in questa disciplina, non ho fatto tantissimi giorni di allenamento specifico, ma è anche un modo per tornare a indossare il pettorale e respirare il clima della competizione”. Prima di rituffarsi nella velocità con le gare della prossima settimana a Val d'Isère.