Fede, che rock sul Rettenbach! Brignone super nella 1^ manche dell'opening, il margine è importante

Un autentico rock sul Rettenbach, aggredito da tigre qual è.

L'avevano data in gran forma, le conferme sono subito arrivate da Federica Brignone che firma la prima manche del gigante d'apertura di Coppa del Mondo, ponendosi in pole position per il suo eventuale secondo trionfo a Soelden, dopo il primo in carriera del 2015, in vista della 2^ in programma dalle ore 13.00 (su disegno italiano, visto che il tracciatore sarà Daniele Simoncelli).

La valdostana, davanti ai ragazzi del suo fan club, è praticamente perfetta e guadagna 6 decimi nei primi 30” di gara nei confronti di Sara Hector, brillantissima tra muro e raccordo finale, anche se la svedese guadagna appena un decimo e chiude a mezzo secondo esatto da Fede. L'azzurra è stata l'unica a fare la differenza in una prima manche per il resto tiratissima, visto che Petra Vlhova si trova a 63 centesimi dopo aver fatto benissimo sino a fine muro, prima di lasciare 3 decimi a Hector (e un paio a Brignone) sul piano, considerato anche che la slovacca era reduce da un periodo di stop per una brutta influenza.

Le due donne più attese assieme alle azzurre erano Lara Gut-behrami e Mikaela Shiffrin, ma la svizzera e la statunitense pagano rispettivamente 73 e 75 centesimi, con la prima che sbaglia in maniera importante nelle ultime porte del muro, lasciando potenzialmente almeno 3-4 decimi. I distacchi diventano importanti dal 6° posto in giù, con Ragnhild Mowinckel a 1”13 davanti a Gritsch (1”19), e con Marta Bassino ottava a 1”25, che diventa 7° crono dopo la squalifica della campionessa norge, proprio per i dati legati al fluoro presente sullo sci, un tema che diventerà un fattore nel corso della stagione.

La cuneese, da parte sua, non riesce a spingere come vorrebbe in particolare sul muro, dove ha lasciato 3 decimi a Hector, ma anche il raccordo non è stato perfetto per la vincitrice dell'opening 2020, chiamata alla rimontona sul tracciato del suo tecnico nella 2^ manche.

A 17 centesimi da “Bax” c'è Valérie Grenier, che parte col n° 14 (e qualche segno già c'era, nonostante un manto buono) e paga 1”42 dalla leader, chiudendo ottava davanti a Holtmann (+ 1”61), mentre si va ad un ritardo di 2”30 per trovare le prime atlete sul confine della top ten, una discreta Gisin e Stjernesund, con Alice Robinson pochi centesimi dietro alla svizzera e alla norvegese (e Truppe ottima 13^ col numero 30).

Le altre azzurre: che bella qualificazione per Sofia Goggia, partita col n° 32 e poi... dopo il 43, visto che la bergamasca si trova costretta a fermarsi sul primo cambio di pendenza per la presenza di un lisciatore a due passi da una porta, e riparte dopo una quindicina di minuti (dopo la discesa dell'unica francese, Direz), cogliendo un ottimo 19° tempo a 2”80 da Brignone, facendo vedere belle cose pure sul muro.

Dentro anche Asja Zenere, al debutto a Soelden e 27esima a 3”30, mentre non ce la fanno Roberta Melesi, fuori per 4 decimi con la 32esima prestazione (+ 3”79), tanta fatica per Elisa Platino, a 4”48, ed Elena Curtoni che ha terminato a 5”60.

Niente pass neppure per le rientranti Lara Colturi e Andreja Slokar, decisamente lontane com'era normale che fosse al primo appuntamento dopo i rispettivi infortuni alle ginocchia.

CLASSIFICA 1^ MANCHE GIGANTE FEMMINILE SOELDEN

1° Federica Brignone in 1'08”77

2° Sara Hector + 0”50

3° Petra Vlhova + 0”63

4° Lara Gut-behrami + 0”73

5° Mikaela Shiffrin + 0”75

6° Franziska Gritsch + 1”19

7° Marta Bassino + 1”25

8° Valérie Grenier + 1”42

9° Mina Fuerst Holtmann + 1”61

10° Michelle Gisin + 2"29

19° Sofia Goggia + 2”80

27° Asja Zenere + 3”30

32° Roberta Melesi + 3”79

37° Elisa Platino + 4”48

46° Elena Curtoni + 5”60