Le voci delle azzurre dal parterre di Cortina d'Ampezzo

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Le voci delle azzurre dal parterre di Cortina d'Ampezzo

Ecco le dichiarazioni delle azzurre da noi raccolte in zona mista dopo la prima prova cronometrata della discesa femminile di Coppa del Mondo di Cortina d'AmpezzoFederica Brignone in particolare un autentico fiume in piena di emozioni e carica a mille dopo il trionfo di Plan de Corones.

Hanna Schnarf: “Ho avuto problemi intestinali ma ora sto recuperando. Fisicamente sto bene, la pista è bellissima come sempre. per quanto riguarda le differenze con gli altri anni, Il salto del Duca d’Aosta non c’è praticamente più. La mia stagione finora? Alcune gare mi hanno soddisfatto e altre no ma comunque sono al top. I Mondiali? Prima pensiamo a Cortina!”.

Sofia Goggia: “Le sensazioni sono buone, pista e neve sono belle. E mi raccomando, non tifate solo per me ma anche per tutte le altre ragazze. Forza azzurre!”

Elena Curtoni: “Adesso fisicamente sto bene, qui ci sono le condizioni ideali per gareggiare”.

Verena Stuffer: “E’ sempre una bellissima sensazione essere qui tra queste montagne, Cortina la considero un po’ casa mia. La neve è bellissima, compatta al punto giusto, a tratti anche dura. Nella parte alta si salta di più dal dosso successivo al salto del Duca d’Aosta che dal Duca d’Aosta stesso visto che praticamente con la tracciatura di oggi non c’è più. Il mio ginocchio sta bene e questa ovviamente è una cosa molto importante”.

Federica Brignone: “Un quinto posto oggi non conta nulla, conta la gara di sabato! Per quanto riguarda la vittoria di martedì, venivo da un periodo in cui avevo perso la fiducia in me stessa. Arrivavo a Semmering o altrove e mi bloccavo. Mi sembrava di non avere più la testa necessaria per poter vincere. Anche il giorno stesso della gara di Plan de Corones non ero per niente ottimista, tutti quelli intorno a me credevano in me ma io no. Quando prima di prendere il via della seconda manche ho sentito le urla della folla per il fatto che Lara, Marta e Tessa andavano l’una davanti all’altra ero tesissima, mi veniva anche da vomitare, poi con quell’errore alla settima porta mi è come scattata una molla e sono riuscita a concentrarmi su quello che dovevo fare. Mi sono detta ‘fai quello che devi fare’ ma all’arrivo ero abbacchiata poi ho visto la luce verde… la differenza tra riuscire a rimanere in piedi e scivolare via è infinitesimale! Anche gli allenamenti a Pozza di Fassa e a San Vigilio mi hanno aiutata e mi ha aiutata anche passare del tempo con le mie compagne non solo in pista ma anche a passare serate in compagnia. Insomma, sono state giornate di allenamento sì ma che mi hanno ricaricata ed eccomi qua”.

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