Mikaela, l'umiltà di una campionessa meravigliosa: "L'oro è al collo di chi l'ha meritato di più"

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Mikaela, l'umiltà di una campionessa meravigliosa: "L'oro è al collo di chi l'ha meritato di più"

Shiffrin, il ritorno nella velocità e una gara da bronzo con un errore clamoroso costato un leggendario bis in super-g. Mikaela, però, vuole rendere tutti i meriti a Lara Gut-Behrami. E lo stesso Livio Magoni applaude quanto fatto dalla stella statunitense.

Si è presentata al Rumerlo con 36 centesimi di margine su Lara Gut-Behrami e il più sembrava davvero fatto, dopo aver sciato in maniera semplicemente divina, dallo schuss di Pomedes al Duca d'Aosta, dalla Delta al gran Curvone sino allo Scarpadon.

Mikaela Shiffrin sembrava lanciata verso un leggendario bis mondiale, lei che non gareggiava in super-g dal 26 gennaio 2020, quando vinse a Bansko una settimana prima della morte di papà Jeff, e che aveva trionfato l'ultima volta in cui aveva messo gli sci sulla neve di Cortina. Il sesto titolo mondiale è svanito con quel mancato assorbimento dell'ultimo dosso dell'Olympia delle Tofane, costato a conti fatti tra gli 8 decimi e il secondo dalle due elvetiche che l'hanno preceduta sul podio.

La stessa FIS si è divertita a creare il parallelo in video tra la discesa della vincitrice e quella di Shiffrin, ma la stessa Mikaela ci ha tenuto a sottolineare, come peraltro non aveva recriminato nulla nelle interviste post gara, che l'oro di Gut-Behrami è stato semplicemente meritatissimo. “Capisco che l'errore sia costato molto tempo e velocità, ma devi sciare fino al traguardo e io non ci sono riuscita del tutto, Lara invece sì – ha commentato la fuoriclasse di Eagle – La medaglia d'oro è semplicemente dove deve stare”.

E lo stesso Livio Magoni, che a capo del Team Vlhova di battaglie in pista con la statunitense ne vive da anni, ha reso omaggio a quanto di straordinario fatto quest'oggi da Mikaela. “Io sono contento di quanto fatto da Petra, alla prima volta assoluta su questa pista e in corsa fino a metà gara, centrando la top ten e mettendosi dietro atlete che la conoscono perfettamente. Brava Shiffrin, medaglia nella prima gara e senza quell'errore sarebbe stato sicuramente oro”.

E il tecnico bergamasco, per chi lo conosce bene, non è certo uno da regalare complimenti.

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