Shiffrin vince lo "Skieur d'Or" e pensa al tris a Soelden: "Arrivo meglio di un anno fa". Vlhova non al top

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Shiffrin vince lo "Skieur d'Or" e pensa al tris a Soelden: "Arrivo meglio di un anno fa". Vlhova non al top

Alla vigilia dello start di Coppa del Mondo, la stampa internazionale ha premiato Mikaela per l'edizione 2023 dello storico premio. La cinque volte vincitrice della sfera di cristallo: "Punterò molto sui super-g, in Cile sono stata male ma ora è tutto ok". Vlhova ha recuperato dopo essere stata debilitata nelle ultime settimane, "difficile però aspettarsi molto da questa gara".

Mikaela Shiffrin e Petra Vlhova sono, probabilmente assieme a Lara Gut-behrami e alle due punte azzurre, Marta Bassino e Federica Brignone, le donne più attese per il gigante inaugurale di CdM previsto sabato sul Rettenbach.

Certo Soelden è un'incognita, ma non a caso nel 2021 dominarono la statunitense e la ticinese, con la slovacca terza oltre il secondo di distacco, e l'anno prima fu doppietta Italia con Bassino e Brignone davanti proprio a Vlhova. Parliamo di Petra, addirittura in dubbio per lo start stagionale avendo accusato un forte mal di gola che l'ha debilitata parecchio di ritorno dall'Argentina nei primi giorni di ottobre, dopo aver svolto un lavoro estivo definito ottimale dallo stesso coach Mauro Pini, che prima dell'ultimo camp di questa settimana a Saas-Fee ha spiegato: “Petra ha lavorato duramente per ritrovare la sua forma fisica – le parole del tecnico svizzero riportate da “Sport Aktuality” - Ha superato la malattia trascorrendo quattro giorni interi di allenamento in palestra prima di tornare in pista, quindi posso dire che è pronta.

Probabilmente non avremo grandi aspettative, ma Petra ha l'intenzione di dare il massimo e arrivare poi al meglio a Levi”.

Ora mi sento bene, ma quanto successo ha lasciato il segno e mi ha tolto tanta forza – le parole della stessa campionessa olimpica di slalom – Non vedo l'ora di competere, vedremo come andrà ma dobbiamo essere realistici. Non ho più sciato dall'Argentina (sino agli ultimi giorni a Saas-Fee, faremo di tutto per portare a casa una buona prestazione a Soelden”.

Oggi pomeriggio, è stato vinto da Mikaela Shiffrin lo “Skieur d'Or 2023”, con la superstar americana che ha conquistato per la terza volta il premio assegnato al miglior sciatore della scorsa stagione (nel 2022 vinse Marco Odermatt, ndr) dall'Associazione Internazionale dei giornalisti dello sci (AIJS), presieduta da Patrick Lang. Poche ore prima, ovvero giovedì sera dopo il suo arrivo a Soelden, la detentrice della Coppa del Mondo aveva parlato ai media con una conferenza online, dividendosi tra la soddisfazione di una preparazione a larghi tratti molto buona, e un minimo di preoccupazione per qualche intoppo nelle ultime settimane. La diretta interessata, che ha vinto gli ultimi sei giganti disputati (cinque in CdM e quello mondiale di Méribel) e punta al tris sul Rettenbach, dove ha esultato nel 2014, ex-aequo con Anna Fenninger, e nel 2021 quando si gareggiò per l'ultima volta, ha spiegato tutto così: “Mi sento più preparata rispetto ad un anno fa e ho un atteggiamento mentale differente, sapendo di potermi rimettere in sesto anche nel corso della stagione.

Nella scorsa, infatti, ho trovato il feeling in gigante tra Semmering e Kranjska Gora (in precedenza aveva chiuso solo 13^ a Killington e 6^ a Sestriere), ma sono convinta che questa gara rappresenti il miglior allenamento possibile in questo momento. Non guardo tanto al risultato, ma al fatto di poter sciare su una pista ben lavorata come questa”, riferendosi al fatto che al rientro in Europa ci sono state tante difficoltà, sostanzialmente per chiunque, a trovare un lavoro di qualità viste le condizioni dei ghiacciai.

E ancora Mikaela: “Nei test fisici ho ottenuto i migliori risultati degli ultimi anni, ma in Cile ho avuto un'intossicazione alimentare e poi mi sono ammalata di nuovo, non so cosa fosse ma... non lo augurerei a nessuno. Il mio test anti covid è risultato negativo, solo che tutto questo mi ha steso per una settimana e mezza. In seguito ho dovuto rimettermi in forma e non sto ancora bene come prima della malattia”.

Gli obiettivi? Non solo le discipline tecniche, puntando tanto su discesa e soprattutto super-g, ma è solo la “coppona” nei pensieri della 28enne di Edwards, che raggiungerebbe a quota 6 trofei la recordwoman Annemarie Moser-Proell: “Mi piacerebbe fare più gare di velocità, ma se guardiamo il calendario, non ci sono molte opportunità per me di gestirle fisicamente. Voglio approfittare del fatto che in stagione non ci saranno Olimpiadi o Mondiali e voglio affrontare almeno qualche super-g in più rispetto alle ultime stagioni. Il record di Stenmark battuto? Non ho mai avuto quell'obiettivo e proprio per questo la motivazione non è cambiata, il focus principale resta la Coppa del Mondo. Si resetta ogni stagione, non è cambiato nulla per me e sì, sarebbe incredibile eguagliare Moser-Proell a sei trofei. Quello sì sarebbe il mio più grande successo”.

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