Tutta l'amarezza di Goggia: "Lo sci è anche questo, ma così dispiace". Brignone: "Una risposta a me stessa"

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Tutta l'amarezza di Goggia: "Lo sci è anche questo, ma così dispiace". Brignone: "Una risposta a me stessa"

La reazione delle azzurre ad una seconda discesa, in quel di Cortina, nella quale si è ribaltato tutto dopo la lunga interruzione per le condizioni del vento. Sofia, sempre col pettorale rosso e 89 pt nei confronti di Venier: "Sono a credito, considerando anche Kvitfjell 2023...". Federica, dodicesima, si ritrova pur perdendo tanto nel finale. E ora c'è il super-g dove anche Bassino...

Il podio numero 54 c'è, la 25esima perla in CdM e con essa il poker in discesa sull'Olympia delle Tofane, ad oltre un quarto di secolo dalle imprese di Isolde Kostner, la regina di Cortina d'Ampezzo, purtroppo no.

Sofia Goggia “vedeva” quel successo preparato già ieri, prendendosi i giusti rischi in una giornata molto particolare, ma pure la discesa bis ha regalato situazioni impreviste in termini di... vento, che alla fine è stato un fattore decisamente importante nel ribaltone che si è creato dopo lo stop di quasi 45 minuti dovuto alle condizioni, una volta scesa Ager col numero 17.

Mowinckel e Wiles hanno beffato la bergamasca, che ha rafforzato comunque il pettorale rosso aumentando a 89 lunghezze il margine su Stephanie Venier, oggi quinta. Ai microfoni di Rai Sport, inutile negarlo, la delusione di Sofia è evidente: “Sappiamo che lo sci è uno sport outdoor e le situazioni possono cambiare, noi prime siamo scese con tanto vento, io stessa ne ho trovato abbastanza sia in cima che nel salto Delta. Poi quando aspetti tanti minuti e cambiano le condizioni, è comunque una componente che può mischiare le carte in tavola.

Mi dispiace molto, ma sono contenta della prova disputata perchè magari non sono stata pulitissima tecnicamente, ma c'ero con l'atteggiamento e la grinta da... bergamasca. Al tempo stesso, sono felice per Ragnhild che è una ragazza bravissima e sempre super sorridente e serena, chiaramente dispiace perchè sono gare diverse all'interno della stessa gara.

Avendo una visione più ampia, diciamo che le ragazze che dovevo mettere dietro, le ho messe dietro. Portiamo a casa anche questo podio, ma siamo a credito pensando pure al super-g di Kvitfjell dello scorso anno...”.

Poco prima, Sofia aveva raccontato come il pettorale 14 oggi avesse un significato particolare, pensando a Elena Fanchini che le azzurre, così come l'organizzazione di Fondazione Cortina, hanno ricordato ieri sera. “Quest'anno ho sempre avuto numeri altissimi, ho pescato il 14 e pensato subito “che cavolo, ancora...”. Poi c'è stato il momento commemorativo per Elly e sul megaschermo proiettato in piazza, sono comparse le immagini della sua vittoria qui a Cortina, nel 2015, anche in quel caso c'era vento e aveva il 14.

Questa mattina in ricognizione con il mio allenatore Agazzi ci siamo detti di questa cosa, inoltre Elena lo scorso anno mi aveva chiesto il pettorale rosso di Cortina, che poi le ho potuto donare solo dopo la sua morte. I segni non sono trascurabili”.

Italia che ha piazzato sette atlete nelle prime ventidue, anche se in top ten ha concluso, Goggia a parte, “solo” Marta Bassino (nona): di nuovo molto buona la gara della cuneese, che ha perso come venerdì dalla Grande Curva sino all'arrivo, in pratica un secondo e passa in entrambe le discese, ma che trova fiducia anche in chiave super-g di domenica. Dove già è salita sul podio, un anno fa nel giorno di Mowinckel (tornata a vincere proprio un anno dopo quel successo).

Federica Brignone ha terminato dodicesima, a 6 decimi dal podio e con qualche rimpianto perchè sino alla zona Scarpadon era sostanzialmente alla pari di Goggia: in queste due discese, la valdostan ha approfittato decisamente poco dello stop di Shiffrin in chiave classifica generale (cosa che ha fatto eccome Gut-Behrami, 125 pt in due gare), ma c'è una spiegazione per quanto successo oggi nel finale. Anzi due: “Fino a metà gara sono lì con tutte, poi qua sotto credo di aver pagato anche il fatto di non averla percorsa ieri, visto che le condizioni sono cambiate rispetto alla prova – ha detto Fede nell'intervista di Simone Benzoni (Rai Sport), riferendosi al fatto che in gara-1 è caduta alla Delta – Ho dato comunque una prova a me stessa, dopo quello che è successo ieri.

Mi sono posta tante domande e mi sono messa anche paura, perchè continuo a fare errori dove rischio anche di farmi male; essere in pista e fare le cose giuste è stato bello anche se mi brucia un po' la parte finale”.

Sesta nella prima discesa, Laura Pirovano ha terminato 14esima, ma certo oggi il pettorale 2 non è stato l'ideale anche se la gara di Laura Gauché (quarta) ha dimostrato che si poteva fare meglio. E la trentina lo sa: “Non ho avuto tanto feeling con la neve, questo vento l'ha asciugata molto – l'analisi di Laura - Non sono stata così morbida come avrei dovuto, ma nel complesso non è neanche una brutta gara, sono sempre lì. Il super-g? Spero sia buono, la pista è bellissima e non vedo l'ora di farlo”.

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