Tutti incrociano le dita per Mikaela nel gelo di Killington, mentre Hector, Ljutic e Rast firmano un podio dai mille risvolti

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Tutti incrociano le dita per Mikaela nel gelo di Killington, mentre Hector, Ljutic e Rast firmano un podio dai mille risvolti

Proprio quando il traguardo delle 100 vittorie era ad un passo, la caduta di Shiffrin che ora preoccupa per le condizioni delle ginocchia. L'olimpionica raccoglie il secondo successo del 2024 in condizioni simil Jasna e pensa a Mikaela, la croata riporta il suo paese sul podio in gigante 18 anni dopo Kostelic e Rast... non si ferma più: le loro voci nel post gara.

E' il bello e il brutto di uno sport meraviglioso, ma che sa essere davvero crudele, come il nostro amato sci.

Tutti, i 20mila a bordo pista e i milioni di tifosi incollati davanti alla tv, attendevano il capolavoro n° 100 di Mikaela Shiffrin per celebrare una campionessa straordinaria e un traguardo mitico, ma a poco più di 10 secondi dall'arrivo della “Superstar”, è accaduto il patatrac.

Si era salvata alla grande poche porte prima, ad attacco muro nel punto più critico (che già era costato la gara a Federica Brignone), ma la regina del circo bianco, in una delle ultime curve a destra più impegnative sul ripido, ha subito un'internata decisiva in negativo e il doppio impatto, specialmente il primo contro una porta, prima di finire nelle reti (seppur a bassa velocità, dopo una vera e propria capriola), rischia di essere pesante per le ginocchia.

La federsci USA ha confermato che solo più tardi verrà emesso un bollettino medico, Shiffrin è stata trasportata verso la zona traguardo sul toboga e poi in ospedale, dicendo addio (a meno di miracoli) allo slalom domenicale, che a Killington ha vinto 6 volte sulle 7 occasioni a disposizione (mentre il gigante rimane “maledetto”).

Sara Hector, che era in piena lotta con Shiffrin per il successo dopo aver disputato due manche solidissime, ha colto la sesta vittoria in Coppa del Mondo, ad oltre 10 mesi da quella di Jasna dove dominò in condizioni simili a quelle odierne, e anche in quel caso vivendo una giornata strana e drammatica, sportivamente parlando, per l'infortunio della beniamina di casa pure in quel contesto, ovvero Petra Vlhova.

E' così triste vedere Mikaela cadere in quel modo vicina all'arrivo, mi si spezza il cuore così come a tutte le persone qui – il dolce pensiero della campionessa olimpica di gigante nel post gara – Oggi era dura, io ho avuto qualche problema nella pre season ed è chiaramente è una gara importante”.

Non ci saranno i due giganti di Mont-Tremblant nel prossimo week-end, con le specialiste delle discipline tecniche che potranno tornare direttamente in Europa, come Zrinka Ljutic e Camille Rast. La classe 2004 ha riportato la sua Croazia sul podio di una gara tra le porte larghe a 18 anni dall'ultima volta in cui ci riuscì Janica Kostelic, l'idolo che ha portato “Zizi” a cominciare a sciare: alla quarta gara dopo il cambio materiali, questo fenomenale talento è già lì davanti anche in gigante e ha pure pensato, dopo la sua gran 2^ manche, alla possibile prima vittoria anziché la quarta piazza d'onore in serie (sono cinque i podi totali, i primi quattro in slalom con un terzo posto e tre secondi).

E Camille Rast? Dopo averci girato attorno parecchio, ecco due podi in una settimana (togliendolo oggi per un solo centesimo a Stjernesund, ndr) e il primo, dopo appunto quello in slalom a Gurgl, nella sua seconda disciplina. “Sembra davvero incredibile – le parole della '99 elvetica, riportate dal “Blick” - Non me lo aspettavo, ero al traguardo e ho guardato Mikaela, le emozioni sono molto strane per quanto successo.

Spero solo che stia bene. Personalmente, da Soelden abbiamo fatto gigante solo per un paio di giorni, oggi abbiamo trovato una pista ben preparata e con una condizione non facile, ma quando le cose vanno bene è sempre più facile andare a tutta e vedere con grande fiducia le prossime gare. Tanto che non vedo l'ora di arrivarci”.

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