Una tigre... mondiale! Che gemma di Brignone: "Dodici anni dopo Garmisch una grande gioia"

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Una tigre... mondiale! Che gemma di Brignone: "Dodici anni dopo Garmisch una grande gioia"

L'argento ad un soffio da Shiffrin, nel gigante iridato di Méribel, chiude il cerchio dopo giorni difficilissimi causa l'influenza. "Mi sono superata sul piano mentale". Bassino: "Mi sono detta di svegliarmi dopo aver sbagliato ancora nella 2^ manche, peccato ma rimane un bel Mondiale".

Una tigre mondiale, andata oltre i limiti, per sfiorare un leggendario bis d'oro dopo la combinata.

La terza medaglia in eventi iridati è comunque dolcissima per Federica Brignone, capace di arrivare sulle code, appena 12 centesimi, di Mikaela Shiffrin nel finale da brividi del gigante di Méribel.

La sua Méribel, la località dei sogni per la valdostana che, ad un passo da casa, si è messa al collo l'oro della combinata e l'argento tra le porte larghe, lo stesso di 12 anni fa quando a Garmisch si presentò al mondo. Certo, ripetere l'impresa del mito Compagnoni dopo 26 anni sarebbe stata l'apoteosi, ma in fondo va benissimo così. “Oggi ero carica mentalmente e ho davvero tutto, ho fatto del mio punto debole la mia forza – le prime parole di Federica ai microfoni di Rai Sport – Ho raschiato il fondo del barile, ho raccolto tutte le energie perchè oggi tra l'altro in tanti sono venuti a vedermi, non volevo deluderli come accaduto in super-g.

Sono contenta di aver dimostrato di poter sciare così in gigante; sono vicinissima all'oro, è vero, ma tornare sul podio dopo 12 anni mi rende felicissima”.

Marta Bassino era naturalmente tra le grandissime favorite, ma alla campionessa cuneese è stata fatale la prima manche, con quasi un secondo e mezzo di ritardo maturato in gran parte per l'erroraccio nel cuore della Roc de Fer. Poi, la risalita dal 13° sino al 5° posto, i rimpianti non possono che esserci. “Sapevo di aver buttato un po' la gara nella prima manche – ha detto la 26enne di Borgo San Dalmazzo a fisi.org - Sapevo che avrei potuto recuperare e mi porto via la sciata, che è buona, ma in queste gare secche può andare così.

Sono comunque contenta di questi Mondiali, un po' di rammarico c'è per il gigante e per il resto della stagione so di poter contare su due specialità. Sono partita dal gigante, ma ho sempre fatto velocità e so che sto sciando bene in entrambe le discipline. Ora, tre giorni di riposo per poi tornare a Crans-Montana”.

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