A Wengen un super... gigante di nome Franjo von Allmen: ecco il primo trionfo di un fenomeno, Paris c'è...

Un fenomeno di nome Franjo Von Allmen, del quale si parla dalla scorsa stagione dopo il primo podio, ottenuto con un numero clamoroso in super-g a Garmisch (terzo), seguito dai due secondi posti di questo inverno in discesa, tra la Saslong e la Stelvio.

E’ un altro tempio, seppur in versione supergigante, come il Lauberhorn di Wengen a vede in cima a tutti, nella classifica dei tempi, questo straordinario 23enne che fa pensare come la Svizzera abbia già il ricambio pronto dopo l’era Odermatt.

Partito col numero 3, von Allmen concede qualcosina solo nel finale, alla Ziel-S, tanto che Vincent Kriechmayr gli recupera 27 centesimi nell’ultimo settore piombandogli ad un solo decimo, unico in grado davvero di impensierirlo per la vittoria che, in casa Austria, nel 2024/25 non è ancora arrivata tra gli uomini.

Grande gara comunque quella dell’ex campione del mondo, ma pure di Stefan Rogentin che torna sul podio nel luogo della sua prima volta (due anni fa concluse 2° questo super-g, dietro a Kilde e davanti a Odermatt), e lo fa dopo la brutta caduta rimediata martedì in prova. Per il secondo rossocrociato lassù, 4 centesimi di margine su James Crawford, scattato col pettorale 1 sul tracciato disegnato dal suo tecnico John Kucera, e 5 su Dominik Paris.

In un super-g che, per sua definizione (ed è il più lungo della CdM come la discesa), assomiglia alla disciplina regina in questo contesto, “Domme” torna a sentire profumo di podio, chiudendo quinto e mancandolo probabilmente per una sbavatura all’Hannegschusse, quando a 130 km/h non ha trovato il timing giusto per uscire con più velocità da quel budello.

E subito dietro al fuoriclasse altoatesino, seppur distante 3 decimi, c’è Mattia Casse: il piemontese sbaglia più in alto, finendo fuori linea qualche curva dopo l’uscita della Kernen-S, nel tratto più pianeggiante del pendio: resta una prova solida ed è la discesa, dove qui sa essere velocissimo, “la” gara di questo week-end per il re del super-g sulla Saslong.

Kernen-S risultata fatale, anche se poi non ha sciato al suo livello neppure da quel momento all’arrivo, per Marco Odermatt che ha esagerato e perso velocità, finendo addirittura 7° a 1”04 dal compagno: il padrone della Coppa del Mondo ha salvato il pettorale rosso visto che il norvegese Fredrik Moeller, che si trovava a soli 5 pt dopo aver chiuso sempre nelle prime quattro posizioni e vinto a Bormio, è 13esimo a 1”54, preceduto anche da Alexander, 8° a 1”13 con un grave errore dopo una prima parte buonissima (il canadese farà paura domani), Monney a 1”27, Feurstein che rientra bene ed è 10° a 1”32, un deludente Cochran-Siegle e Sejersted, 12esimo.

Il terzo azzurro in classifica è Giovanni Franzoni, che patisce un tracciato dove bisognava spingere tanto ed è 17° a 1”73, con Innerhofer anch’egli in top 20, con la 19esima prestazione a 1”91 da von Allmen (sono i primi punti stagionali in super-g per il campione di Gais). Decisamente meno il resto della truppa: Nicolò Molteni è 43°, fuori invece Lele Buzzi, al ritorno in CdM dopo quasi 3 anni e deragliato in uscita dall’Hannegschusse, Gregorio Bernardi (che era in linea per i primi punti, ma sbaglia), Florian Schieder e Benjamin Alliod.

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SUPER-G MASCHILE – Wengen

1° Franjo Von Allmen in 1’47”65

2° Vincent Kriechmayr + 0”10

3° Stefan Rogentin + 0”58

4° James Crawford + 0”62

5° Dominik Paris + 0”63

6° Mattia Casse + 0”92

7° Marco Odermatt + 1”04

8° Cameron Alexander + 1”13

9° Alexis Monney + 1”27

10° Lukas Feurstein + 1”32

17° Giovanni Franzoni + 1”73

19° Christof Innerhofer + 1”91

43° Nicolò Molteni + 3”58

DNF Benjamin Jacques Alliod

DNF Florian Schieder

DNF Gregorio Bernardi

DNF Emanuele Buzzi