Christof Innerhofer ancora a medaglia: è bronzo nella supercombinata olimpica di Sochi! Oro a Sandro Viletta

Christof Innerhofer ancora a medaglia: è bronzo nella supercombinata olimpica di Sochi! Oro a Sandro Viletta
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Sci alpino maschile - Sochi 2014

Christof Innerhofer ancora a medaglia: è bronzo nella supercombinata olimpica di Sochi! Oro a Sandro Viletta

Una volta di più Christof Innerhofer, nonostante i problemi cronici alla schiena, si conferma uomo da grandi eventi e dopo il set completo di medaglie iridate di Garmisch-Partenkirchen 2011, tre tutte di colore diverso, intasca la seconda di queste Olimpiadi di Sochi.

Qui il risultato completo e l'analisi della gara!

Il campione di Gais dopo l’argento nella discesa di domenica scorsa, nella supercombinata ha conquistato un bronzo che dopo l’ottavo posto nella discesa mattutina sembrava impossibile, soprattutto perché la manche di slalom era stata tracciata dal papà di Ivica Kostelić, Ante, che di solito coi suoi disegni arzigogolati mette in difficoltà tutti gli slalomisti, figuriamoci i discesisti. E invece prima i due favoritissimi di questa gara, il francese Alexis Pinturault che ha inforcato e lo statunitense Ted Ligety che è sceso senza attaccare, si sono autoeliminati e Inner, pur su una neve molle che non amerà mai, si è letteralmente superato facendo il terzo miglior tempo parziale ex-aequo proprio con Kostelić e acciuffando il terzo gradino del podio.

Poco prima di lui è sceso Sandro Viletta, 28enne originario del canton Grigioni, vincitore finora solo di un superG in Coppa del Mondo a Beaver Creek il 3 dicembre 2011 e quarto il mese scorso nella supercombinata di Wengen, che però oggi, dopo la quattordicesima piazza nella discesa, col secondo tempo tra i pali stretti ha messo in fila tutti regalando alla Svizzera la prima vittoria olimpica in assoluto donne comprese in una prova multipla dello sci alpino, combinata o supercombinata che dir si voglia. Viletta ha preceduto di 34 centesimi Kostelić incredibilmente settimo in discesa e al quarto argento olimpico della carriera dopo quello nella combinata in formato classico con discesa e due manche di slalom in due giorni, che a noi piaceva molto di più, di Torino 2006, e quelli in slalom e in supercombinata a Vancouver 2010. Inner ha accusato 47 centesimi di distacco dal grigionese e per l’Italia è la terza medaglia olimpica in una prova multipla dopo la clamorosa e fortunatissima doppietta di Josef Polig e Gianfranco Martin nella combinata di Albertville 1992.

Tutti gli altri sono arrivati a oltre un secondo. Quarto posto per il norvegese Kjetil Jansrud che era stato il più bravo nella discesa, clamorosamente quinto lo slovacco Adam Zampa, ventottesimo dopo la discesa e autore del miglior tempo nello slalom, sesto lo statunitense Bode Miller che ancora una volta nella gara mattutina ha buttato via una grande occasione, settimo il ceco Ondrej Bank, deludente nello slalom dopo che nella discesa era stato secondo, ottavi ex-aequo due fuoriclasse come lo svizzero Carlo Janka e il norvegese Aksel Lund Svindal e decimo il croato Natko Zrnčić-Dim, Ligety invece è finito mestamente dodicesimo. Degli altri azzurri solo Dominik Paris è arrivato al traguardo, diciottesimo, mentre Peter Fill ha inforcato a poche porte dal traguardo quando era in lotta per un probabile quinto-sesto posto finale. E ora domenica c’è il superG: riuscirà Innerhofer, pur sulla neve che odia, a completare il tris riuscitogli a Garmisch-Partenkirchen, magari anche stavolta con tre colori diversi delle medaglie?

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