E' un Paris completamente ritrovato: "Ora guardo con fiducia a Kvitfjell". Casse: "Sto tornando"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

E' un Paris completamente ritrovato: "Ora guardo con fiducia a Kvitfjell". Casse: "Sto tornando"

Il super-g di Crans-Montana vale il ritorno sul podio, dopo quasi un anno, per un Domme piegato solo dai fenomeni svizzeri. Innerhofer, 12°: "Mi sono divertito un sacco, è bello avere qualcosa indietro dopo tanto impegno".

Un super-g, il sesto di stagione sulla Piste Nationale di Crans-Montana che tra due anni ospiterà i campionati del mondo, ha parlato la lingua elvetica come da pronostico, ma ha visto Dominik Paris ritrovare la top-3, quasi un anno dopo l’ultima volta a Kvitfjell, che sarà proprio la prossima tappa di velocità nella quale cercare ancora risultati in una seconda parte di stagione che il jet della Val d’Ultimo ha approcciato da grande protagonista, dopo l’avvio difficile.

Davvero ancora peccato per le mancate medaglie ai Mondiali, perché un “Domme” così può giocarsela anche con Odermatt e compagni nel contesto giusto. L’Italia piazza cinque atleti in zona punti, con Casse gran 5°, Innerhofer 12° da applausi, un buon Schieder in risalita anche in questa specialità e 23°, con Franzoso per la seconda volta nei trenta con un punticino portato a casa.

“Oggi è certamente molto più positivo della discesa di ieri che mi aveva lasciato un po’ così – le parole di Paris a Rai Sport, per brindare al podio numero 48 in CdM – Ho provato a fare il massimo e il 3° posto è perfetto, c’erano condizioni non facili con luce piatta in alto, ma non ho avuto problemi nonostante un errorino a metà pista. Sì, guardo a Kvitfjell con fiducia, lì spero proprio di fare bene”.

“E’ una boccata di ossigeno che fa bene al morale – spiega Mattia Casse – Avevo detto che le sensazioni erano buone e oggi sono riuscito a mettere in campo tutto, sono mancati 2 decimi per il podio ma è una prova solida e finalmente in attacco. Il dominio svizzero? Deriva da un insieme di cose, investimenti grossi alle spalle e anche fiducia continua con i risultati, non solo una questione di materiali”.

A 40 anni, Christof Innerhofer ha chiuso 12° sfiorando una splendida top ten. E per tre quarti gara è stato davvero vicinissimo ai grandi. “Mi sono divertito, soprattutto in cima ho sentito bene lo sci e mi sono detto di continuare a muovermi. Con la neve più morbida in fondo non andava così bene, ma è bello averci provato e non è mai facile partendo così indietro. Sapevo che poteva essere un super-g buono per me, sono super contento perché quando metti tanto impegno e vieni premiato fa bene”.

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