Gli azzurri festeggiano Vinatzer e sorridono (a parte Gross). Moelgg: "Tornerò lì davanti"

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Gli azzurri festeggiano Vinatzer e sorridono (a parte Gross). Moelgg: "Tornerò lì davanti"

Le reazioni di Manni, 15° a soli 8 decimi dal vincitore Kristoffersen, e di un Maurberger che si prende altri punticini nella notte di Campiglio, che lascia invece tanta amarezza a "Sabo".

Se lo coccola come un fratellino minore, visto che da Manfred ad Alex passano 17 anni e mille esperienze.

Moelgg spiega, Vinatzer impara e cresce, allenamento dopo allenamento, e anche per questo l'abbraccio che il capitano azzurro ha dedicato alla stellina dello slalom azzurro ha un significato particolare, al termine di uno slalom della 3Tre che riporta l'Italia sul podio, dopo l'ultimo raccolto dallo stesso gardenese a Zagabria e quattro anni dopo quello di Stefano Gross qui sul Canalone Miramonti.

Proprio “Sabo” è il deluso di giornata, con quell'inforcata sul muro della seconda manche che costa punti pesanti per difendere una top 30 sempre più a rischio, ed è un peccato vero considerato che il fassano era stato splendido nella prima, concludendo 13° col pettorale 28.

Personalmente sono abbastanza soddisfatto della mia prestazione – le dichiarazioni di Moelgg all'ufficio stampa Fisi, commentando il suo 15° posto a soli 81 centesimi da Kristoffersen, praticamente poco più di 4 decimi dal podio – Ho commesso un errore nella seconda manche, mi è costato almeno due decimi, ma sono sicuro che torneranno pure quelli. La sciata è buona, mi piacerebbe essere già lì davanti, ma ci arriverò. Dispiace avere gareggiato senza pubblico, speriamo di riaverlo il prossimo anno”.

Simon Maurberger, non ancora al top e alla seconda gara post infortunio, ha comunque fatto vedere buone cose nella manche decisiva, salendo dal 29° al 23° posto. “Nella seconda ho cercato di fare più curve veloci, anche se non mi è riuscito in pieno – il commento del 25enne della Valle Aurina - Cerco di prendere confidenza in allenamento, sono un po' in ritardo rispetto agli altri, ma ripartirò dallo slalom di Zagabria e solo dopo faremo il punto della situazione.

Negli ultimi mesi non ho più fatto gigante, devo prima capire come reagirà il ginocchio a questi sforzi e poi vedremo quando tornare nella disciplina”. Il trittico di Adelboden (8-10 gennaio), in tal senso, sarebbe l'ideale.

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