Henrik Kristoffersen fa harakiri, ad André Myhrer l'oro olimpico dello slalom di Yongpyong

Henrik Kristoffersen fa harakiri, ad André Myhrer l'oro olimpico dello slalom di Yongpyong
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Henrik Kristoffersen fa harakiri, ad André Myhrer l'oro olimpico dello slalom di Yongpyong

Lasciamo stare che Marcel Hirscher oggi è uscito ma Henrik Kristoffersen ha dimostrato nella seconda manche dello slalom olimpico di Yongpyong perché l’austriaco vince le Coppe del Mondo: perché mentalmente è nettamente il più forte di tutti, in particolare di lui.

Il norvegese ha buttato via una clamorosa occasione uscendo nelle prime porte della seconda manche e ha consegnato un oro che sembrava già suo ad André Myhrer, secondo a metà gara, che zitto zitto dopo la vittoria nella coppa di specialità nel 2012 e il bronzo di Vancouver 2010 smentisce di essere solo uno specialista delle finali di Coppa del Mondo e riporta la Svezia sul gradino più alto del podio olimpico dello slalom maschile a 38 anni dal trionfo di Ingemar Stenmark, e per la Svezia è un’incredibile doppietta tra le porte strette dopo l’oro di Frida Hansdotter tra le donne.

L’argento, con un distacco di 34 centesimi, va a un autentico miracolo della natura, Ramon Zenhäusern, 202 centimetri di altezza e talento sciistico smisurato, risalito dalla nona posizione, vincitore del City Event di Stoccolma ma mai sul podio in slalom in Coppa del Mondo, era dallo stesso 1980 del successo di Stenmark che la Svizzera non piazzava un suo rappresentante sul podio dello slalom maschile, allora Jacques Lüthy fu bronzo, lo stesso metallo che oggi porta a casa, staccato di 67 centesimi e in rimonta dal dodicesimo posto col miglior parziale l’austriaco Michael Matt, fratello minore di Mario, ritirato campione uscente.

Svezia, Svizzera e Austria: questi nell’ordine i tre gradini del podio di entrambi gli slalom, qualcosa di assolutamente incredibile. Chi si mangia le mani è la Francia, che ne piazza tre dal quarto al sesto posto: il giovane e talentuosissimo Clément Noël è a 4 centesimi dal podio, Alexis Pinturault a 6, Victor Muffat-Jeandet a 9. Di gran lunga miglior risultato in carriera per lo svedese Kristoffer Jakobsen, settimo, ottavo lo svizzero Daniel Yule, nono il britannico Dave Ryding, decimo il norvegese Sebastian Foss Solevåg. Dodicesimo Manfred Moelgg, il migliore degli azzurri, non ha potuto fare meglio del sedicesimo posto uno Stefano Gross piegato in due dal dolore.

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