Hirscher e quell'ultimo giro di allenamento fatale. Dall'ospedale: "Il futuro? Penso a guarire, poi vedremo"

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Hirscher e quell'ultimo giro di allenamento fatale. Dall'ospedale: "Il futuro? Penso a guarire, poi vedremo"

Il giorno dopo l'infortunio che potrebbe aver chiuso definitivamente la carriera del campionissimo salisburghese, tra la serenità di aver vissuto una seconda avventura divertendosi per pura passione e un progetto, quello di Van Deer, che in ogni caso proseguirà, ma anche il rimpianto di perdere il secondo Mondiale di casa, quello di Saalbach. Le parole di Marcel all'ORF.

Il ginocchio sinistro, dopo quell'internata che ha recuperato per evitare la caduta, che cede e la diagnosi che, nella sua testa, era chiarissima un istante dopo, pur non avendo mai subito un infortunio del genere nella sua carriera.

Legamento crociato (e un danno alla capsula del ginocchio) e seconda avventura agonistica che si ferma quasi subito, per Marcel Hirscher che aveva stupito il mondo intero decidendo di tornare dopo oltre cinque anni e mezzo dal ritiro del marzo 2019, seppur annunciato il 4 settembre successivo.

Era l'ultimo giro di un allenamento di gigante importante, sulle nevi del suo tempio, quello di Reiteralm dove ha costruito tutti i suoi più grandi trionfi, lunedì in tarda mattinata a meno di due settimane dalla gara in Val d'Isère che l'avrebbe visto tornare al cancelletto, dopo aver deciso di saltare l'appuntamento di Beaver Creek per testare materiale e trovare sempre più feeling, a maggior ragione dopo le delusioni patite in slalom, a Levi e Gurgl.

La stagione è finita, la possibilità di disputare il secondo Mondiale nella sua Austria (anche se l'avrebbe corso per i Paesi Bassi) a Saalbach pure, dopo aver fatto impazzire a Schladming 2013 un paese intero, con quel titolo iridato in slalom, il suo primo a livello individuale e che salvò il bilancio del Wunderteam, nell'inferno della Planai.

Probabilmente è terminata anche la carriera di MH89, anche se dopo l'intervento di un'ora e mezza subito, intervistato dall'ORF lo stesso Marcel non ha chiuso definitivamente la porta alla possibilità di riprovarci, anche se sostanzialmente è rimasto lontano da discorsi del genere. “Purtroppo fa parte del gioco, lo sanno tanti ragazzi che ci sono passati – le parole di Hirscher all'emittente austriaca – Diciamo che ho completato il mio percorso avendo rotto anch'io il crociato, ma posso dire nuovamente che sono stati 8 mesi davvero belli e molto intensi.

Inizialmente sarà difficile vedere le gare, perchè avevamo altri piani e solo in parte ho contribuito a sviluppare e lavorare sui nostri materiali. Il mio futuro agonistico? Intanto penso a fare riabilitazione, guarire completamente e poi ad allenarmi, poi vedremo”.

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