I rimpianti di Sala, Gross alle finali col brivido, il dramma Ginnis e la "vittoria folle" del fenomeno Steen Olsen

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

I rimpianti di Sala, Gross alle finali col brivido, il dramma Ginnis e la "vittoria folle" del fenomeno Steen Olsen

I mille temi regalati dallo slalom di Palisades Tahoe, l'ultimo prima di giocarsi tutto a Soldeu (con Braathen e Kristoffersen favoriti per la coppa). Il brianzolo era in testa all'ultimo intermedio, mentre Vinatzer dovrà riconquistarsi il secondo sotto gruppo per la stagione 2023/24 alle finali andorrane.

Una gara folle, il solito rodeo da slalom amplificato dalla bufera di neve che imperversava su Palisades Tahoe e con la ciliegina sulla torta, chiamiamola così, del “caso Ginnis”.

Il nono e penultimo slalom della Coppa del Mondo maschile tiene aperti i giochi per la sfera di cristallo della specialità, con Lucas Braathen ora davanti di 32 punti rispetto a Henrik Kristoffersen, mentre Daniel Yule è rotolato a -65 e vede il suo sogno complicarsi maledettamente.

Un sogno come quello di Tommaso Sala, che ieri sulle nevi californiane avrebbe potuto davvero fare saltare il banco: il brianzolo ha concluso 9°, a soli 54 centesimi dal vincitore Steen Olsen, ma era ancora al comando all'ultimo intermedio, ad una quindicina di secondi dal gong...

Poi l'errore fatale e, vedendo poi quanto successo, mille rimpianti che sono meno evidenti per Stefano Gross e Alex Vinatzer, anche se pure per il fassano e il gardenese è risultato fatale il tratto conclusivo della “Red Dog”, quando un buon risultato era all'orizzonte. “Sabo” sarà comunque alle finali di coppa a Soldeu, con qualche brivido visto il 23° posto nella classifica di specialità, il bronzo mondiale in carica pure (da 20esimo) ma perdendo di nuovo il secondo sotto gruppo di partenza, visto che ora Vinny si trova 16esimo. Sarebbe 15esimo con l'infortunato McGrath fuori dai giochi, ma nella gara conclusiva della stagione conta l'attuale graduatoria di specialità, quindi Alex partirà col 19 e avrà bisogno di una buona gara per riprendersi la top 15 in chiave 2023/24.

Lo slalom di Palisades Tahoe è stato anche e soprattutto quello del dramma sportivo di AJ Ginnis, che ha visto la prima vittoria della carriera, incredibile pagina di storia per la Grecia (che ha scritto Albert Popov, riportando la Bulgaria sul podio dopo 43 anni), ma è stato squalificato per quell'inforcata parsa ai più così netta, ma in qualche modo “coperta” da immagini tv davvero scadenti.

E così, quel centesimo di margine su Alexander Steen Olsen non è servito a nulla, prima che dopo venticinque minuti di lunghissima attesa, venisse portato in trionfo il fenomenale 21enne norge.

Questo ragazzo è solo alla prima di tante vittorie, perchè il talento è sotto gli occhi di tutti e la gemma del quarto posto di Schladming, in gigante, lui che a Panorama 2022 dominò entrambe le gare tecniche dei Mondiali jr (tra le porte larghe precedendo Pippo Della Vite, e ora stiamo vedendo questi giovani fenomeni del 2001 cosa stanno facendo...), è stato il primo segnale.

Il più giovane atleta della nazionale norvegese, alla prima stagione completa tra i “grandi”, ha subito centrato l'accoppiata podio numero 1 e... vittoria. E' la 13esima in stagione per il team maschile del piccolo e al tempo stesso enorme (per la qualità) squadrone scandinavo, con quattro atleti diversi (Braathen, Kristoffersen, Kilde e ora Steen Olsen): “E' un successo completamente folle – le parole di Alexander riportate da “VG” - Sinceramente non so cosa dire, è tutto incredibile e... selvaggio”.

Una squadra di slalom straordinaria, questa doppietta con Alexander e Timon (riferendosi al 2° posto di Haugan, ndr) dimostra la qualità della loro sciata – le parole del direttore sportivo del team norge, Claus Ryste – In condizioni così impegnative, alla prima stagione in CdM, “Sander” è stato straordinario”.

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