L'onestà di Vinatzer: "Provo sempre a fare il massimo, anche in queste condizioni". E ora Adelboden

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L'onestà di Vinatzer: "Provo sempre a fare il massimo, anche in queste condizioni". E ora Adelboden

Le parole del gardenese, quarto nello slalom di Zagabria prima della cancellazione definitiva. Pioggia di polemiche, ora il gigante di sabato sulla Chuenisbargli dove rivedremo lo stesso Alex tra le porte larghe.

Un'ottima manche, ennesima conferma di uno status ormai acquisito, perchè Alex Vinatzer parte ad ogni slalom per giocarsi come minimo il podio.

Con il pettorale n° 8, sulle buche già evidenti di una “Crveni Spust” che mollerà poi definitivamente nel corso della prima manche di questo slalom di Zagabria che ha scontentato tutti, il 22enne leader azzurro era stato capace di piazzarsi quarto, a 87 centesimi da Sebastian Foss-Solevaag ma vicino alla zona podio, anche se giudicare le prove di tanti avversari di qualità, pensiamo innanzitutto a Kristoffer Jakobsen costretto a partire col numero 15 in condizioni pietose, oggi era davvero difficile.

Vinny” però c'è, eccome, anche se questi due giorni trascorsi ad attendere uno slalom che non si farà mai sono parsi inutili. “Ho fatto un errore nella prima parte – il commento di Alex ai microfoni di Rai Sport, analizzando l'unica vera sbavatura della sua prova, costata almeno 3 decimi – poi è andata meglio sul piano, con una serie di porte un po' al limite ma buone. Nella parte finale c'era già un po' di segno, ma bisogna adattarsi perchè siamo in Coppa del Mondo e io penso sempre e solo a fare del mio meglio”.

Onesto ed elegante ad evitare ogni polemica, anche se ce ne sarebbe da dire sul tentativo di disputare questa gara ad ogni costo. Mentre capitan Moelgg, Gross e Sala, oggi neppure partiti come Maurberger, possono già pensare allo slalom di domenica in quel di Adelboden, già sabato sulla Chuenisbargli sarà tempo di tornare in pista per “Maubi” e proprio per Vinatzer, atteso di nuovo in un gigante di CdM dopo l'esordio a Soelden.

Tutti di corsa verso la Svizzera ora, dove il contesto tecnico sarà ben differente dalle buche e dalle polemiche di Zagabria.

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