La festa di Odermatt nel pandemonio di Adelboden, 14 anni dopo Berthod: "Orgoglio e pressione, che gioia"

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La festa di Odermatt nel pandemonio di Adelboden, 14 anni dopo Berthod: "Orgoglio e pressione, che gioia"

Il sigillo sulla Chuenisbargli riassume la straordinaria stagione del dominatore di una Coppa del Mondo sempre più vicina per il fenomeno nidvaldese. Le sue emozioni e il tributo di Feller, secondo con una manche... assurda.

Quattordici anni di attesa e, seppur in un'altra stagione dove rischiano di essere più le gare a porte chiuse di quelle con spettatori a bordo pista, Adelboden ha potuto festeggiare nel migliore dei modi una giornata speciale.

Uno svizzero non vinceva il gigante sulla Chuenisbargli dal 2008, quando ad imporsi fu Marc Berthod, e tutti attendevano solo lui, a maggior ragione dopo aver firmato il miglior crono nella prima manche. Marco Odermatt da Buochs, Canton Nidvaldo, 24 anni e un solo obiettivo, la prima Coppa del Mondo generale della carriera da conquistare, dopo la beffa della scorsa stagione.

Con tutta la pressione del mondo, “Odi” ce l'ha fatta: primo trionfo nel tempio di Adelboden, quarto gigante vinto sui cinque disputati e coppa di specialità già vicinissima, se pensiamo che il margine su Manuel Feller, primo inseguitore, è di 219 pt con sole tre prove in programma (tutte dopo le Olimpiadi, due a Kranjska Gora e una alle finali di Courchevel-Méribel). Soprattutto, il campione rossocrociato ha quasi 400 lunghezze da gestire su Aleksander Aamodt Kilde nella classifica assoluta, ma oggi i pensieri sono solo per questa vittoria così speciale. “La volevo più di ogni altra cosa, per regalarla a questi fantastici tifosi – ha raccontato commosso Marco nel post – Ero nervoso, mi veniva quasi da piangere, e sapevo di dover trovare qualcosa di speciale per vincere.

Sono orgoglioso di aver sciato in questo modo con la pressione che c'era. Adelboden è un luogo unico per noi svizzeri e per lo sci, vincere questa gara è semplicemente indescrivibile”.

Ha reso omaggio a Odermatt anche il primo dei battuti, ma che non si può proprio definire tale dopo quanto “combinato” nella seconda manche odierna. Manuel Feller, infatti, ha piazzato una rimonta straordinaria per collocarsi in seconda piazza e firmare il terzo podio stagionale in gigante, rientrando tra l'altro nel primo sotto gruppo in ottica gara olimpica. “E' stata una gara incredibile e il migliore di questa disciplina ha vinto – le parole a oesv.at del tirolese - La mia sciata, in questo momento, è molto buona proprio in gigante. Mi sono divertito tantissimo, concentrandomi sulla pulizia del gesto... e mi sono divertito ancora di più al traguardo”.

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