Odermatt, il titolo olimpico da difendere e il futuro: "Tra un paio d'anni potrei ridurre il programma di gare"

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Odermatt, il titolo olimpico da difendere e il futuro: "Tra un paio d'anni potrei ridurre il programma di gare"

Ospite negli studi di SRF Sport, l'asso pigliatutto dello sci mondiale si è raccontato dopo un'altra stagione trionfale: "La coppa di gigante finita in mille pezzi? Me la tengo così perchè rappresenta la storia di un inverno cominciato in salita in quella disciplina: è dura mantenere questa intensità, ma lavorerò tanto sulla velocità".

Ventiquattro anni dopo Hermann Maier, che tra il 2000 e il 2001 vinse le sfere di cristallo dal gigante alla discesa, passando ovviamente per il “suo” super-g e la generale, il poker di coppe per due stagioni consecutive è riuscito solo a Marco Odermatt, che in questo 2024/25 ha replicato il capolavoro dell’inverno precedente.

In più, il fenomeno nidvaldese ci ha aggiunto il titolo mondiale in super-g, con una gara immaginifica in quel di Saalbach, anche se nella rassegna iridata sulle nevi austriache le cose non sono poi andate benissimo tra discesa e gigante, rimanendo fuori dal podio; molti hanno visto la concorrenza avvicinarsi specialmente in gigante, dove Odi ha vinto “solo” in tre occasioni (otto in totale con super-g e discesa), mentre nella velocità i rivali non sono mai mancati, nonostante i terribili infortuni di Kilde e Sarrazin, visto che sono emersi i suoi connazionali von Allmen e Monney su tutti, ma c’è sempre anche un gran Paris, sognando già un duello nella gara olimpica sulla Stelvio…

Domenica scorsa, ospite del programma “Sportpanorama” negli studi di SRF Sport, il quattro volte vincitore della coppa assoluta ha parlato dell’anno appena vissuto e si è proiettato verso la stagione olimpica, nella quale difenderà il titolo di gigante firmato ai Giochi di Pechino 2022. Marco ha scherzato innanzitutto su quell’episodio della sfera di cristallo rotta, e si trattava del trofeo di gigante, dopo averla ricevuta nelle sue mani alle finali di Sun Valley: “Mi hanno proposto di sostituirla, ma non lo farò perché alla fine rappresenta la storia di questa coppa, ovvero l’inizio non perfetto di stagione in quella disciplina”, ha ricordato Odermatt riferendosi alle due uscite di Soelden e Beaver Creek che gli avevano fatto credere di “non poterla più vincere”.

A livello tecnico, sul futuro il 27enne di Buochs ha detto una cosa importante riferendosi al suo triplo impegno in termini di discipline, sottolineando che potrebbe ridurre questo programma nella parte finale della sua carriera, che sembra però essere ancora decisamente lunga: “La mia mente non è fresca come qualche anno fa, è davvero molto intenso gestire tutto questo e già ho avuto la fortuna di finire un’altra stagione in salute – le parole del padrone del circo bianco – Tra un anno o due, potrei pormi la domanda se possa valere la pena di rinunciare a qualcosa, in termini di gare o di una singola disciplina lo vedremo. L’idea generale, comunque, è quella di concentrarsi con tanto impegno sulla velocità, mi piace sempre più e so di avere bisogno di allenamento e lavoro specifico per competere ai massimi livelli”.

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