Paris per l'ultimo assalto alla coppa: "Saremo tutti vicini in gara". Inner: "Il ginocchio fa male"

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Paris per l'ultimo assalto alla coppa: "Saremo tutti vicini in gara". Inner: "Il ginocchio fa male"

Miglior tempo nell'ultima prova, il leader azzurro punta dritto alle due discese di Kvitfjell per riaprire i giochi. Le sue sensazioni alla vigilia, come quelle di un Innerhofer acciaccato, di Marsaglia e Casse.

Saranno otto gli italiani al via del week-end che ripropone gare di velocità nella Coppa del Mondo maschile, oltre quaranta giorni dopo Kitzbuehel, per la cruciale tappa di Kvitfjell al via venerdì (start ore 11.30), con la nona discesa stagionale che è recupero di quella cancellata prima a Lake Louise e poi a Beaver Creek.

E ci sono ancora speranze di vedere Dominik Paris in lotta per la sfera di cristallo, mai conquistata in carriera, seppur a tre prove dalla conclusione siano 89 i punti da recuperare a Kilde e quattro gli avversari da superare, considerando che davanti ci sono pure Feuz, Mayer e Odermatt. Oggi il miglior crono nella seconda e ultima prova per “Domme”, che a fisi.org ha confermato un feeling più che buono con l'Olympiabakken. “Oggi è andata meglio, sono riuscito ad essere abbastanza fluido sul tracciato – l'analisi del jet azzurro - Le condizioni della pista sono migliorate, è un po' più dura e ci sono dei bei passaggi, ma non sembrava molto più veloce.

La neve è molto fredda, non ti permette di fare troppa velocità. Non sarà facile la gara, perché con condizioni ottimali sono tanti gli atleti che possono fare risultato: io proverò a tirare fuori il massimo della velocità e vedremo cosa succede”.

C'è preoccupazione invece nelle parole di Christof Innerhofer, caduto ieri nel riscaldamento e tornato in pista oggi, dopo aver saltato la prima prova. Quasi 3 secondi il distacco da Paris, ma soprattutto un ginocchio sinistro che fa male. “Non è stato facile - ha detto Inner dopo il training - Ho male al ginocchio, ho cercato comunque di attaccare, perché l'attacco è la miglior difesa, e non sarei riuscito a scendere altrimenti, però facevo davvero fatica perché non riuscivo ad appoggiare bene la gamba sinistra. Ed ora il ginocchio è molto gonfio”.

Si è lucidata la pista – ha aggiunto Matteo Marsaglia, buon 10° nell'ultima prova - C'era più appoggio, più bella da sciare. Con maggior velocità diventa anche più difficile, ma ci sono meno salti e movimenti del terreno rispetto al passato. E' comunque una bella discesa e penso che diventerà ancora più veloce domani in gara; io sono riuscito a mettere una marcia in più, sono arrivato al traguardo con dolore (alla schiena, ndr), ma non l'ho sentito mentre scendevo. Se va così per le gare va bene”.

La pista è bella e si pulirà sempre di più, domani sarà ancora più lucida – spiega invece Mattia Casse, oggi 15° dopo il 16° crono di ieri - Ci aspettano tre giorni di bel tempo, e questo è buono. Il mio obiettivo è quello di andare alle finali in discesa. Sono contento di come sono rientrato dopo un periodo difficile, e di aver fatto due prove solide. Ora dovrò fare due gare a tutta visto che sono 25esimo nella classifica di specialità”.

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