Razzo, quanta rabbia: "Era tutto fatto, poi...". E Vinatzer recita il mea culpa: "Non riesco a mettere assieme due manches"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Razzo, quanta rabbia: "Era tutto fatto, poi...". E Vinatzer recita il mea culpa: "Non riesco a mettere assieme due manches"

Lo slalom di Kitzbuehel con un finale shock per i due azzurri, in piena corsa per il successo andato a Ryding. Sala, 6°, rischia di vedere le Olimpiadi da casa come Maurberger, ed è un peccato enorme...

Una seconda manche con i soliti, clamorosi colpi di scena per uno slalom di Kitzbuehel che incorona per la prima volta un britannico e vede il sogno azzurro sfumare sul più bello.

La 300esima vittoria dell'Italsci (si rimane a quota 299, con 191 tra gli uomini e 108 tra le donne dopo il successo odierno di Sofia Goggia) svanisce sul dosso conclusivo sbagliato da Giuliano Razzoli, ma anche sull'errore nel primo (dosso) di Alex Vinatzer, davanti a tutti a metà gara.

Il gardenese, che aveva la possibilità di sfruttare il tracciato disegnato da Jacques Theolier, non si dà pace nel post ai microfoni di Rai Sport. “Ho spinto prima della doppia e poi ho commesso l'errore, quando non gira non gira. Ora dobbiamo pensare a Schladming, almeno qualche punto l'ho portato a casa (classificato 18° dopo aver perso oltre 3 secondi con quella scivolata fatale), ma non posso certo essere cento. La mia sciata è quella della 1^ manche, anche in allenamento lo sento chiaramente, ma devo mettere assieme le due manches”.

Se Tommaso Sala e Simon Maurberger sorridono, con il best in carriera per il brianzolo (sesto) e quello stagionale per il nativo della Valle Aurina, 9° risalendo dalla 28esima posizione, le Olimpiadi sono comunque lontane per entrambi considerato il contingente ridottissimo del settore maschile (7 pettorali), seppur la discesa di domenica sulla Streif potrebbe ancora incidere sulle scelte.

E chi di rimpianti ne ha pure più di Vinatzer, è un Giuliano Razzoli splendido sino all'ultimo intermedio (aveva ancora un centesimo di margine su Ryding), prima di sbagliare l'ultimo dosso. “Lo slalom si conferma una disciplina tremenda – le parole amara del campione olimpico al microfono di Ettore Giovannelli – Il dispiacere è quello di aver fatto bene il pezzo più difficile, e a quel punto pensavo di non avere problemi in quel punto. Ho perso invece pochi centimetri di linea e sono finito nella neve riportata”.

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