Solo Vinatzer alle finali di slalom, nel giorno nero dell'Italia si chiude il percorso di Gross e Kastlunger manca l'obiettivo

Cinque mancati pass per la 2^ manche, il sesto pure se lo consideriamo tale visto che Alex Vinatzer, l’unico italiano che sarebbe partito nei trenta, non ha preso il via causa il guaio fisico al polpaccio rimediato sabato in gigante.

Lo slalom di Hafjell è stato letteralmente un disastro per la nazionale maschile azzurra, ed è un peccato anche perché segnerà, quasi certamente, la conclusione del percorso agonistico di Stefano Gross: in attesa dell’annuncio da parte del fassano classe 1986, bisogna guardare al futuro che, a parte la presenza di Vinatzer alle finali di Sun Valley (il 2° posto di Kitzbuehel in tal senso è stato determinante), pare davvero nebuloso.

Al di là del fatto che un successo manchi da oltre 8 anni (Manfred Moelgg ad inizio 2017 a Zagabria), dopo l’addio a stagione in corso di coach Simone Del Dio, si lavora alla nomina del nuovo responsabile che potrebbe essere Cristian Deville, promosso dalla squadra B dove l’ex specialista trentino ha mosso passi importanti per crescere in questo nuovo ruolo.

Gli azzurri all’atto conclusivo della Coppa del Mondo, in ambito maschile, saranno quindi sette anche se Mattia Casse è lontano dal ritorno anche solo all’attività fisica e pensare di vederlo in pista tra pochi giorni pare utopia, pur non avendolo escluso completamente da parte della FISI: oltre a Vinatzer in slalom, il gardenese parteciperà al gigante con Luca De Aliprandini, per il super-g sono qualificati Paris, Casse, Franzoni e Innerhofer, con i primi due che, oltre a Schieder, hanno staccato il ticket pure per la discesa.