Strolz, 34 anni dopo papà: "Un sogno che si avvera". Feller: "Johannes la meritava più di tutti"

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Strolz, 34 anni dopo papà: "Un sogno che si avvera". Feller: "Johannes la meritava più di tutti"

La doppietta austriaca nello slalom di Adelboden racconta la storia di colui che ha chiuso un cerchio aperto da papà Hubert, il piazzato per eccellenza del circo bianco. Le emozioni di un ragazzo di 29 anni che, fuori dalle squadre nazionali sino ad inizio stagione, non ha neppure uno skiman dedicato.

Ha affrontato la bufera della prima manche, senza paura con quel pettorale 38 che, paradossalmente, oggi pareva addirittura vantaggioso per le condizioni di neve trovate su una Chuenisbargli che ha cambiato volto in più occasioni, nell'arco di uno slalom di Adelboden semplicemente pazzo.

Poi, dalla settima posizione a soli 17 centesimi dai connazionali Gstrein e Feller che guidavano la classifica, Johannes Strolz non ha pensato a nulla per la sua seconda manche. Giù a tutta, d'altronde nello slalom moderno non si può più calcolare nulla, a maggior ragione se il tuo miglior risultato in CdM, a 29 anni, è una decima piazza colta a Campiglio un paio d'anni fa. La favola è diventata realtà, a casa dei grandi rivali svizzeri, con il Wunderteam a fare doppietta e a vincere con l'uomo meno atteso: Johannes Strolz, il figlio di Hubert, almeno così lo ricordavano tutti sino ad oggi.

Papà è stato uno splendido polivalente, capace di salire ben 34 volte sul podio in Coppa del Mondo, vincendo però una sola gara, la combinata di Bad Kleinkirchheim nel 1988, l'anno in cui si è laureato campione olimpico, nella stessa disciplina, ai Giochi di Calgary.

E il bello è che Johannes non fa parte delle squadre nazionali dell'OESV, di fatto è senza uno skiman e solo da qualche settimana è stato aggregato al gruppo Coppa del Mondo per gli allenamenti. “Ho sempre creduto in me stesso e finalmente ora sono riuscito a dimostrare qualcosa di importante – ha dichiarato in lacrime dopo la vittoria – E' un sogno che si avvera, non riesco ancora a realizzarlo. Ci sono così tante persone dietro ad una vittoria, in primis la famiglia, e ho pensato spesso a tutto quello che era successo negli ultimi anni.

Una vittoria in Coppa del Mondo, nello slalom di Adelboden, vale ogni sforzo”.

Manuel Feller, secondo in slalom come in gigante sulla Chuenisbargli, applaude: “Appena arrivato al traguardo ero deluso per non aver il miglior tempo, poi ho visto chi c'era davanti e da quel momento ho pensato che non me ne importava più nulla – ha raccontato il tirolese a oesv.at – Sì, perchè se c'era qualcuno che meritava un successo del genere, quello è Johannes. Davanti a lui ti puoi solo togliere il cappello”.

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