Tutta la gioia di Schieder: "Con lo start abbassato sapevo di poter fare qualcosa". Paris furibondo dopo il 40° posto

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Tutta la gioia di Schieder: "Con lo start abbassato sapevo di poter fare qualcosa". Paris furibondo dopo il 40° posto

Le reazioni azzurre dopo la prima discesa in Val Gardena: manca ancora la top ten all'Italjet, ma l'altoatesino disputa un'altra gara importante. Domme in crisi, per la coppa di specialità sembra già finita.

Un'altra giornata nera, o quasi, per l'Italjet maschile che manca un piazzamento nei dieci anche nella prima delle gare di casa, storicamente però tutt'altro che amiche, ovvero la discesa accorciata sulla Saslong.

Il “quasi” è riferito a Florian Schieder, unica luce in Val Gardena per la nazionale azzurra: il 13° posto, col pettorale 55 (oggi ininfluente, visto che la pista era davvero perfetta sino all'ultimo partente), è il miglior piazzamento in carriera migliorato per il giovane altoatesino, che si era fermato al Mondiale di Cortina con la rottura del crociato, dopo aver già stupito tutti a Kitzbuehel.

Una stagione persa alle spalle, il rientro all'inizio di questo 2022/23 subito con belle sensazioni nelle gare nordamericane, poi il doppio 4° posto nei super-g di Coppa Europa a Santa Caterina Valfurva e ora questa grande discesa. “Con la partenza “piatta” sapevo di giocarmi qualche chances, mi sentivo veloce già sulle gobbe, e nel complesso più veloce rispetto ai giorni precedenti – le parole di Florian a fisi.org - Sul Ciaslat ho commesso un piccolo errore, invece dopo ho trovato un bel ritmo fino al traguardo, sono rimasto chiuso e con linee strette.

Mi sono infortunato ai Mondiali di due anni fa, quando forse sciavo nel modo migliore. Quest'anno sono partito abbastanza bene, questo tredicesimo posto mi regala una grande carica”.

Schieder sorride, Paris è semplicemente nero per un'altra giornata disastrosa: il 40esimo posto finale, a 1”25 da Kriechmayr, è ancora peggio rispetto alle attese su una pista che certo Domme non ama, ma è un'altra conferma dopo le complicatissime gare di Lake Louise e Beaver Creek. Con 11 punti raccolti sinora in 3 uscite, mentre Kilde comanda con 245 e Odermatt lo segue a quota 220, pur mancando ancora nove discese all'appello, il sogno Coppa del Mondo di specialità sembra già svanito ancora prima di entrare nel vivo della stagione.

Se il fuoriclasse della Val d'Ultimo non parla nel post, Christof Innerhofer analizza così, sempre tramite l'ufficio stampa federale, il suo 23° posto odierno: “Non vedevo l'ora di partire, era una gara sprint che è stata divertente anche se c'era la partenza abbassata. Mi sono comportato bene, purtroppo sono rimasto sorpreso dall'ingresso al Ciaslat, sono arrivato con una maggiore velocità rispetto a quanto mi aspettassi e lì mi sono irrigidito”.

Mattia Casse ha commesso un grave errore proprio nel punto chiave, finendo fuori dalla zona punti quando avrebbe potuto lottare per un piazzamento vicino al podio: “Una brutta gara, ho sbagliato l'entrata al Ciaslat, continuo a fare parziali buoni ma bisogna essere performanti per tutta la gara – spiega amaro il piemontese - Mi ritrovo fuori dai trenta con 1”11 di distacco, sapevamo che i margini sarebbero stati minimi con l'abbassamento della partenza, ma proprio per questo motivo è obbligatorio commettere zero errori.

Ho ancora un supergigante e una discesa, mi girano le scatole anche perchè sto sciando bene”.

Infine Guglielmo Bosca, 25esimo (era da zona top ten sino all'ultimo intermedio, ndr): “Sono partito bene nella parte alta, mi sono difeso sul Ciaslat ma sono uscito forse con poca velocità, fattore che nel tratto finale mi è costato qualche decimo di troppo. Partendo dietro non è mai facile cogliere il risultato, sto trovando finalmente un po' di continuità, è una cosa che cercavo da tanto tempo”.

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Sulla Saslong il nuovo training (l'ultimo prima di super-g e discesa di venerdì e sabato, domani si riposa) che rimescola un po' le carte, ma con il piemontese sempre velocissimo. Sarrazin ancora in quota, Domme a poco più di mezzo secondo (11° tempo), mentre Odermatt spinge solo parzialmente. Gran giornata per Abbruzzese, 14° e con un pettorale per la gara conquistato.