Un pazzesco Marcel Hirscher è oro anche nel gigante olimpico di Yongpyong

Un pazzesco Marcel Hirscher è oro anche nel gigante olimpico di Yongpyong
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Un pazzesco Marcel Hirscher è oro anche nel gigante olimpico di Yongpyong

Fino a non molti anni fa non stava molto simpatico a chi scrive e c’è da chiedersi come sia stato possibile, visto che uno come Marcel Hirscher è solamente degno di un’ammirazione sconfinata, specialmente per quello che sta facendo quest’anno dopo quello che gli è capitato in estate.

Il marziano austriaco ha dominato il gigante olimpico di Yongpyong e si metterà al collo il suo secondo oro a cinque cerchi dopo quello della combinata, sembra incredibile ma mai nelle due precedenti Olimpiadi il fuoriclasse del Salisburghese aveva vinto una medaglia tra le porte larghe. 1”27 il suo vantaggio sul secondo arrivato, Henrik Kristoffersen, ma solamente perché nella seconda parte della seconda manche ha gestito il vantaggio altrimenti avrebbe vinto con più di due secondi. Solo il norvegese ha fatto un tempo migliore del suo nella seconda metà gara anche se per soli 4 centesimi e ha rimontato dalla decima posizione andandosi a prendere una grande medaglia d’argento che si aggiunge al bronzo in slalom di Sochi 2014. Terzo a 1”31 Alexis Pinturault, il francese è alla seconda medaglia in questi Giochi dopo l’argento in combinata e conferma il bronzo di quattro anni di fa nella specialità.

Subito ai piedi di un podio regale grande quarto posto anche se sicuramente con un po’ di amaro in bocca per lo sloveno Žan Kranjec, quinto, sesto e settimo gli altri tre francesi Thomas Fanara, Victor Muffat-Jeandet e Mathieu Faivre, il primo e il secondo sono di gran lunga rispettivamente al miglior risultato stagionale in assoluto e nella specialità. Ottavo il norvegese Leif Kristian Haugen, terzo a metà gara, nono lo svizzero Loïc Meillard, che oltre che per la Svizzera e per se stesso corre anche per la sorellina Mélanie, infortunatasi all’immediata vigilia dei Giochi, decimo lo svedese Matts Olsson. Quindicesimo lo statunitense Ted Ligety, campione uscente da tempo in triste declino.

Due gli azzurri al traguardo: tredicesimo Manfred Moelgg e quattordicesimo Florian Eisath, Riccardo Tonetti era quarto dopo la prima manche e ci ha provato anche nella seconda ma ha commesso una quantità industriale di errori per poi cadere. Manca ancora lo slalom ma chi ha cacciato senza un motivo plausibile Steve Locher dal ruolo di responsabile degli slalomgigantisti azzurri lo scorso inverno quando aveva appena cominciato il suo lavoro dovrebbe cominciare a fare qualche seria riflessione.

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Sabato 17 Febbraio 2018

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