Alice Robinson perde l'imbattibilità, il Belgio lancia super Maes e Nani è 9° nel gigante di Coronet Peak

Alice Robinson perde l'imbattibilità, il Belgio lancia super Maes e Nani è 9° nel gigante di Coronet Peak
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Alice Robinson perde l'imbattibilità, il Belgio lancia super Maes e Nani è 9° nel gigante di Coronet Peak

La stagione estiva è entrata nel vivo con la seconda tappa di Australian New Zealand Cup.

E sulle nevi neozelandesi di Coronet Peak sono andati in scena un gigante maschile e uno femminile. Dopo Armand Marchant, vincitore nel super-g di tre giorni prima, il Belgio lancia un altro giovane che già abbiamo potuto notare in Coppa del Mondo: il classe '98 Sam Maes ha battuto tutti tra le porte larghe, piegando colui che aveva sinora dominato le prove oltreoceano in specialità, l'austriaco Magnus Walch che ha concluso 2° con 32 centesimi di distacco.

Terza piazza, a 36 centesimi, per Adam Zampa che va a completare un podio più che nobile. Gli azzurri si sono difesi, con un buon Roberto Nani in nona posizione, distante solo 73 centesimi dalla vetta, mentre Daniele Sorio si è piazzato 13esimo, Stefano Baruffaldi 21esimo e Pietro Franceschetti decisamente più lontano, al 47° posto. Fuori nella 1^ manche Alex Hofer e Lorenzo Thomas Bini.

La sorpresa è arrivata dalla gara femminile, con Alice Robinson che ha perso l'imbattibilità stagionale: la stellina neozelandese ha concluso in seconda piazza, a 38 centesimi dalla promettente statunitense ('98) Storm Klomhaus, pagando un errore nella prima manche e senza che la rimonta nella run decisiva bastasse per vincere ancora sulle nevi di casa dopo aver dominato il super-g. Terza piazza, a 43 centesimi di distacco, per la polacca Maryna Gasienica-Daniel già vincitrice la scorsa stagione in Coppa Europa, con la doppietta in gigante ad Andalo.

Solo due azzurre in gara, le giovanissime Greta Lattuada e Ottavia Barra Caracciolo (entrambe classe 2002), che hanno concluso rispettivamente in 23esima e 28esima posizione.

Nella notte italiana tra venerdì e sabato, a Coronet Peak si proseguirà con un altro gigante prima dei due slalom conclusivi, mentre sono state già cancellate definitivamente le gare di South American Cup in programma a Las Lenas, in Argentina.

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La ventunenne tedesca, reduce dalla stagione dei primi successi (in discesa a Kvitfjell e in super-g a La Thuile), ma anche da un grande Mondiale dove ha capito di essere pronta nella velocità, e l'assalto alla generale di CdM nei prossimi anni, gareggiando sempre sulle 4 discipline. Michelle Gisin, la polivalente per eccellenza sino a quest'ultimo inverno: Emma ha un approccio fantastico ad ogni cosa ed è forte mentalmente, sapevo già dal suo arrivo nel circuito che avrebbe fatto benissimo.