Sölden -7 - Le gare sul Rettenbach del 2000 e 2001

Sabato 28 ottobre 2000 - Da quest’anno Sölden diventa tappa fissa di Coppa del Mondo poiché nelle stagioni successive l’alternanza con Tignes verrà cancellata. La gara femminile se l’aggiudica con una gran rimonta dalla diciassettesima posizione di metà gara la tedesca Martina Ertl, al tredicesimo successo in Coppa del Mondo, il nono in gigante. La 27enne di Lenggries ha preceduto di 14 centesimi la vincitrice di due anni prima, la norvegese Andrine Flemmen, anch’essa in rimonta dalla diciannovesima posizione, e di 18 la 19enne svedese Anja Pärson, sesta l’altra svedese Anna Ottosson che era in testa dopo la prima manche, fuori nella prima manche la detentrice della Coppa del Mondo assoluta, l’austriaca Renate Götschl. Scorrendo l’ordine d’arrivo si nota il nome di una certa Tina Maze, 17enne slovena che va per la prima volta a punti in carriera piazzandosi ventiquattresima. Solo due le azzurre al traguardo: settima col pettorale 45 ex-aequo con l’austriaca Michaela Dorfmeister un’ottima Sonia Vierin, ventesima dopo la prima manche e al secondo miglior risultato in carriera dopo il sesto posto in Val d’Isère nel 1997, undicesima Karen Putzer.

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Domenica 29 ottobre 2000 - Per la terza volta consecutiva, due anni prima sul Rettenbach e un anno prima a Tignes, Hermann Maier vince il gigante di apertura della Coppa del Mondo maschile. Detentore della sfera di cristallo assoluta, Maier è al 29° successo in Coppa e al nono in gigante, e batte di 1”01 la sua vittima preferita e predestinata, Stephan Eberharter, terzo a 1”04 è lo svedese Fredrik Nyberg che lascia giù dal podio lo svizzero Michael Von Grünigen, quarto a 1”22. Maier terminerà questa stagione eguagliando il record di 13 vittorie in campo maschile in un solo inverno di Ingemar Stenmark. Un solo azzurro al traguardo ma è il più giovane: si chiama Massimiliano Blardone, deve ancora compiere 21 anni e dopo aver vinto il Mondiale jr. in slalom nel 1999 e in seguito rimasto fermo un anno per ernia del disco, pronti via all’esordio assoluto in Coppa del Mondo va in zona punti piazzandosi ventesimo col pettorale numero 62.

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Sabato 27 ottobre 2001 - Grande duello tra Sonja Nef e Michaela Dorfmeister con la svizzera che fa il miglior tempo nella prima manche con 15 centesimi sull’austriaca ma poi si deve arrendere sul traguardo finale per 41 centesimi. Per Dorfmeister è il decimo successo in Coppa del Mondo, il sesto in gigante. A completare un podio regale, seppur distaccata di 1”60 dalla vincitrice, è la francese Régine Cavagnoud, che purtroppo morirà quattro giorni dopo questa gara all’ospedale di Innsbruck a soli 31 anni a causa delle conseguenze di uno scontro violentissimo col tecnico tedesco Markus Anwander (che sopravvivrà) sulle nevi di Pitztal il 29 ottobre. Assente per infortunio la detentrice della sfera di cristallo assoluta, la croata Janica Kostelić. Le azzurre: la migliore è Silke Bachmann, settima, sedicesima Isolde Kostner che fa meglio di una Karen Putzer pasticciona nella prima manche e lenta nella seconda e alla fine diciassettesima, ventiduesima Maddalena Planatscher.

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Domenica 28 ottobre 2001 - Hermann Maier, il dominatore delle ultime due stagioni dello sci alpino, è assente: il 24 agosto si è scontrato contro un’auto con la sua motocicletta rischiando di perdere la gamba destra. Fortunatamente l’amputazione è stata evitata e Herminator ha cominciato la riabilitazione ma la Coppa del Mondo maschile parte senza il suo padrone. Così a vincere un po’ a sorpresa la prima delle sue due gare in Coppa del Mondo è Frédéric Covili che nel febbraio dello stesso anno è stato bronzo mondiale sempre in gigante. Il francese precede di 9 centesimi Stephan Eberharter, che per la terza volta consecutiva arriva secondo sul Rettenbach, e di 32 la coppia formata da Michael Von Grünigen e dal rientrante Fredrik Nyberg, rimasto senza gareggiare per nove mesi causa infortunio al ginocchio, quinto è Bode Miller e sesto Lasse Kjus che comandava dopo la prima manche. Azzurri senza gloria: diciottesimo Massimiliano Blardone e ventinovesimo Patrick Cogoli, unici nostri rappresentanti arrivati al traguardo.

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