Voci azzurre prima delle discese di Soldeu. Goggia: "Felice senza pressione". Casse: "Ora sto meglio"

Tempo di finali a Soldeu, a partire dalle ore 10.00 di mercoledì con la discesa maschile, che anticiperà di 90 minuti quella femminile.

Gli azzurri si sono mossi bene nella seconda prova degli uomini jet che ha aperto il programma anche quest'oggi sulle nevi andorrane, con Dominik Paris 4° e Mattia Casse 6°, mentre Florian Schieder sembra non avere ancora il massimo del feeling con questo pendio. “Mi sento meglio – ha confessato Casse a fisi.org - Sono uscito da un febbraio abbastanza tosto sia dal punto di vista mentale che fisico. Sono in ripresa, sto bene e oggi credo che siano stati tutti sorpresi, perché davano pioggia, di portare a termine due buone prove.

Giornate completamente diverse, per la verità: nella parte alta ci sono due dossi da tenere un po' a bada e poi sotto c'è da fare attenzione. Comunque è stata una bella prova per me”.

“L'idea per le linee c'è – ha aggiunto Paris - Oggi le sensazioni sono abbastanza positive. Ieri la neve era molle e non dava risposte. C'è molto vento, speriamo che la gara sia regolare e che le condizioni siano uguali per tutti”.

“Le mie sensazioni in realtà erano abbastanza buone - ha detto Schieder - però c'era abbastanza vento in cima e cambia la visibilità. In generale comunque mi piace qui, spero che riusciremo a fare una bella gara domani e che il meteo sia buono. La neve oggi era più dura rispetto a ieri perché è stato salato e nella notte ha tirato. Mi auguro che rimanga così”.

Sofia Goggia è stata la migliore delle sei azzurre al via, col terzo crono dietro a Ortlieb e Stuhec. Con la quarta sfera di cristallo già nelle sue mani (anche se la consegna ufficiale ci sarà domani dopo la gara), la bergamasca è davvero molto serena. “Sono contenta perché avere già vinto la coppa con 200 punti di vantaggio fa stare proprio sereni – si racconta l'azzurra, sempre tramite l'ufficio stampa FISI dopo la prova odierna - Tutte le altre tre volte sono sempre arrivata con distacchi molto più stretti, quest'anno posso gareggiare in tranquillità per poi dedicarmi al super-g.

E' un manto nevoso salato e quindi molto scivoloso. Oggi è diventato più compatto ed è andata decisamente meglio. Quest'anno avevo aperto la prospettiva di tornare a fare gigante, adesso ci riproverò partendo da quattro coppe vinte, che non è male”.

“Ieri era troppo primaverile – ha detto Federica Brignone, nona nel secondo training - Oggi una neve dura, bella e abbiamo fatto molte gare in queste condizioni. E' stata una prova un po' condizionata dal vento, ma si tratta di una discesa divertente, ci sono dei passaggi molto interessanti. Per me tutte queste gare sono importanti, spero di riuscire a fare una grande finale e di mostrare quello che posso fare in tutte le discipline. Da gennaio in poi è stato tutto un crescendo di forma ed è veramente bello quando riesci a fare quello che hai in mente”.

C'è poi Elena Curtoni (oltre a Pirovano, Bassino e Nicol Delago) che ha un obiettivo importante: oltre a difendere il pettorale rosso giovedì in super-g, domani la valtellinese si giocherà il terzo posto nella classifica di discesa: “Ho preso una bella folata di vento, ma va bene così – le sue parole nel post prova - A me piace la neve salata, in queste condizioni di solito riesco a fare bene, non è particolarmente dura ma proverò a fare il massimo.

E' stata una bella stagione, sono contenta di essere qui a giocarmi qualcosa di importante. Un po' di stanchezza c'è in tutte, ma cercherò di raccogliere le forze per dare tutto quello che mi rimane”.