Combinata nordica: a Ramsau va in scena il teatro dell'assurdo, le due Mass Start "virtuali" sono di Hagen e Riiber

Jarl Magnus Riiber nella storia, è trionfo a Seefeld per il 70° sigillo in carriera, tra le donne vince ancora Hagen
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Combinata nordica: a Ramsau va in scena il teatro dell'assurdo, le due Mass Start "virtuali" sono di Hagen e Riiber

Due gare iniziate in maniera spettacolare, con i segmenti di fondo andati in scena nel primo pomeriggio odierno molto avvincenti, anche al di sopra delle attese, ma poi cadute nell'assurdo e diventate due gare "virtuali", con salti fantasma disputati nel Provisional competition round di ieri. Un puzzle di due segmenti di gara senza precedenti, per una giornata che di fatto andrà sì ad incidere nella classifica generale di Coppa del Mondo, ma non avrà alcun valore sportivo.

Ma andiamo con ordine. La Mass Start di Ramsau (Aut) regala inizialmente grande spettacolo. I norvegesi, guidati da Andreas Skoglund,animano la gara sin dalle prime battute, andando subito all’attacco e mettendo in difficoltà diversi atleti, tra cui Jarl Magnus Riiber. Il gruppo di testa, con quattro norge, Geiger e Stefan Rettenegger non alza mai il piede dall’acceleratore e così il leader di CdM paga 23” sul traguardo, riprendendo proprio nel finale l’austriaco. Davanti la frazione di fondo sui 10 km viene vinta da Jens Luraas Oftebro, che in volata regola Aleksander Skoglund, con Graabak terzo davanti ad Andreas Skoglund, mentre Geiger è 5° a 8” dal leader.

Nella prova femminile, Ida Marie Hagen parte subito a tutta, mettendo in fila le avversarie. Armbruster è l’unica a reggere il ritmo fino al primo intermedio, ma poi è costretta ad alzare bandiera bianca. La norvegese si avvia così in solitaria verso il traguardo, ma la sua prestazione cala e nella seconda parte di frazione subisce parzialmente la rimonta di Gyda Westvold Hansen, alla fine seconda a 8”. La tedesca invece paga pesantemente dazio e nella seconda e ultima tornata viene scavalcata anche da un’altra norvegese, Marte Leinan Lund, terza a 41” appena davanti alla stessa Armbruster. Buona la prova tra le italiane di Greta Pinzani, che con una gara in crescendo chiude 14a, più indietro invece Dejori 20a e Gianmoena 26a.

Ma è nel segmento di salto che succede l’incredibile, e non per meriti sportivi. La fitta nevicata complica i piani a direzione gara e organizzatori e ben presto la zona di atterraggio diventa impraticabile per troppa neve. Si decide così di utilizzare il Provisional competition round di giovedì, mandando in diretta TV e nel live FIS i salti già effettuati nella giornata di ieri, creando una sorta di gara virtuale che segue l'ordine di arrivo della prova di fondo e generando ancor più confusione nel pubblico. Un vero e proprio teatro dell’assurdo. Un puzzle di due segmenti di gara senza precedenti, con valenza per la classifica di Coppa del Mondo, ma non a livello sportivo. Una serie di salto "virtuale", con risultati già scritti prima dell'inizio. 

Al femminile chiude al primo posto la leader della generale Ida Marie Hagen, davanti ad Haruka Kasai e alla giovane finlandese Minja Korhonen. Squalificata (nel PCR di giovedì), rendendo dunque vana la piazza d'onore nel fondo, Gyda Westvold Hansen, per uno "zero" pesantissimo in ottica sfera di cristallo. Per l'Italia, 21a Greta Pinzani, 22a Daniela Dejori, 24a Veronica Gianmoena.

In campo maschile Jarl Magnus Riiber marca altri 100 pti prezioni nella corsa alla sfera di cristallo, precedendo Jens Luraas Oftebro 2° e l'estone Ilves 3°. Sesto il migliore dei tedeschi Julian Schmid, mentre finiscono più indietro Geiger 9° e Rydzek 13°. Per l'Italia, buon 22° posto di Buzzi, ma arrivano punti anche per Kostner 35°. Fuori dalla top 40 Pittin, Mariotti e Bortolas.

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