Mondiali Fondo: una Svezia perfetta beffa la Norvegia nella Staffetta femminile

Mondiali Fondo: una perfetta Svezia beffa la Norvegia nella Staffetta femminile
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Mondiali Fondo: una Svezia perfetta beffa la Norvegia nella Staffetta femminile

La Svezia interrompe la striscia di vittorie norvegesi nella staffetta femminile ai Campionati Mondiali che durava dal 2011 grazie ad una strategia perfetta che approfitta del grosso rischio preso dallo staff tecnico 'norge'.

Quando nell'ultima frazione di una staffetta si scontrano una delle migliori sprinter del pianeta e, in assoluta, la più forte interprete in stagione delle prove distance, molto del verdetto finale dipende dalla posizione e l'eventuale distacco all'ultimo cambio. La Norvegia sceglie, con un certo livello di presunzione, di schierare in ultima frazione Therese Joahug mentre la Svezia va con una formazione tradizionale e Stina Nilsson a chiudere. Trionfa la Svezia grazie alle ottime prestazioni nelle prime tre frazioni delle giovanissime Ebba Andersson e Frida Karlsson in alternato e di una immensa Charlotte Kalla.

Nel lancio Andersson non ha problemi a tenere i ritmi della russa Yulia Belorukova e di Heidi Weng che formano un terzetto che infligge già 8 secondi alla tedesca Victoria Carl e 11 secondi ad una ottima Anna Comarella. Frida Karlsson, fresca dell'Argento nella 10 km non concede un metro a Ingvild Oestberg mentre Anastasia Sedova scivola a una decina di secondi appaiata alla tedesca Katharina Hennig. Dietro di loro quasi il vuoto con Krista Parmakoski, mai apparsa fino ad ora in palla in questa rassegna iridata, che paga 45 secondi mentre Lucia Scardoni dopo aver stoicamente tentato nel primo giro di rimanere attaccata alle prime crolla al nono posto a più di un minuto e mezzo dalla vetta.

Il capolavoro svedese lo firma Charlotte Kalla che sulla salita dell'ultimo giro lascia sul posto Astrid Jacobsen e scava un solco di 19 secondi per Stina Nilsson, da amministrare nella frazione finale.  Russia e la sorprendente Germania possono solo accontentarsi della lotta per il terzo gradino del podio con Anna Nechaevskaya e Sandra Ringwald che scivolano a 1'20". Il resto del mondo è oltre i 2 minuti con Elisa Brocard, autrice del quinto tempo di frazione, che fa risalire l'Italia in settima posizione. 

La sfida tra Stina Nilsson e Therese Johaug si svolge prevalentemente sul filo del cronometro. Nel primo giro la norvegese riesce a dimezzare lo svantaggio, aggancia anche la svedese nella salita del secondo giro ma non ha nè lo spazio nè la forza per concludere la sua opera e Stina Nilsson riesce facilmente a imporsi con un paio di lunghezze di vantaggio portando la Svezia alla prima vittoria nella storia dei Campionati Mondiali (escludendo le Olimpiadi di Squaw Valley del 1960 con valenza mondiale) nella staffetta femminile. Il trionfo della saggezza e di un movimento profondo e giovane con ai nastri di partenza tre atlete con meno di 26 anni oltre alla esperta Charlotte Kalla. La Norvegia scende dal gradino più alto del podio e paga una scelta poco accorta mentre la sorprendente Germania non riesce a disputarsi fino all'ultimo metro la medaglia di Bronzo a causa di una caduta nella discesa di Laura Gimmler che consente a Natalia Nepryaeva di portare la Russia sul terzo gradino del podio a poco più di due minuti dalla coppia di testa. Quarta piazza per la Germania, quinti gli Stati Uniti, sesta la Finlandia, settima l'Italia con Ilaria Debertolis

 

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