Sara Takanashi come Gregor Schlierenzauer: 53 vittorie in carriera nella seconda gara di PyeongChang!

Un altro elemento comune al concorso di 24 ore fa è stato il vento: oggi ha spirato frontalmente con molta più intensità, ma a tratti è calato bruscamente ed addirittura si sono verificate alcune fastidiosissime raffiche laterali che hanno reso dura la vita alle partecipanti.

Dunque il successo è stato appannaggio della plurivincitrice della sfera di cristallo: in tal senso è stata decisiva la prima serie, quando la ventenne di Kamikawa ha saltato 99.5 metri e si è piazzata al secondo posto provvisorio, staccata di 7.9 lunghezze da Lundby e soprattutto con 14.3 punti di margine su Ito.

Nella seconda manche Takanashi si è difesa al meglio dal ritorno dell’insidiosa connazionale ed ha scavalcato agevolmente la norvegese grazie ad una prestazione da 97 metri, da un paio di stanghe inferiori rispetto all’atleta di Shimokawa.

Yuki Ito si è dovuta inchinare infine di sole 1.5 lunghezze in virtù di una seconda prestazione strepitosa, terminata oltre il punto HS – fissato a 109 m – di ben 2 metri. Per lei i rimpianti sono riferiti al primo salto, in cui ha avuto diversi problemi, causati da un calo improvviso del vento, che le sono risultati fatali in una competizione in cui partiva da favorita.

Terza posizione per Maren Lundby che ha avuto un leitmotiv di gara inverso rispetto a ieri: in testa al termine della prima serie, grazie ad una prestazione di alto livello, ha trovato delle raffiche laterali nel momento decisivo, le quali le hanno dato oltremodo fastidio e le hanno fatto perdere le posizioni più nobili del podio.

Quarta moneta per Ema Klinec: alle spalle di Takanashi a metà competizione, ma infine incapace di resistere al tornado Ito. Per lei c’è da segnalare una caduta nel momento decisivo, però ininfluente in ottica podio di giornata dato il punteggio debole portato dalla misura e dalla compensazione.

A seguire troviamo Yuka Seto e Ramona Straub le quali si sono scambiate il piazzamento rispetto a ieri, quindi si sono posizionate rispettivamente 5^ e 6^. Per entrambe, le competizioni coreane infrasettimanali, hanno dato riscontri molto positivi in vista dei Mondiali di Lahti in cui saranno della partita anche loro, salvo cataclismi dell’ultimo minuto.

Settimo posto per Julia Kykkaenen, al season-best, la quale ha preceduto Nita Englund (8^) e Sofya Tikhonova (9^). Per la russa si sono evidenziati leggeri passi in avanti, soprattutto in virtù delle ottime condizioni in cui ha saltato nel secondo segmento di gara.

In vista della competizione di Oslo, che chiuderà la stagione agonistica 2016-17, hanno marcato punti decisivi Gianina Ernst (11^), Juliane Seyfarth (16^) ed Abby Ringquist (23^). Evelyn Insam deve ringraziare l’imbarazzante Coline Mattel (28^) che non è riuscita ad entrare nelle 30 della generale nonostante l’assenza della gardenese.

La classifica generale della Coppa del Mondo ha ancora poco da dire, infatti le posizioni di vertice sono ormai congelate, alcune matematicamente ed altre di fatto: Takanashi (1375) è la vincitrice della sfera di cristallo, seguita da Ito (1108) e Lundby (1049).

Ora il circuito rosa del salto speciale si prende una settimana di pausa, per ritornare a pieno regime nell’appuntamento iridato di Lahti. Nella località finlandese si comincerà giovedì 23 febbraio con la qualificazione alla gara individuale del giorno successivo. Inoltre è in programma una competizione a squadre miste domenica 26.

PYEONG CHANG II – HS 109

1 . TAKANASHI Sara (JPN) 215.1
2. ITO Yuki (JPN) 213.6
3. LUNDBY Maren (NOR) 210.2
4. KLINEC Ema (SLO) 187.7
5. SETO Yuka (JPN) 172.9
6. STRAUB Ramona (GER) 163.2
7. KYKKAENEN Julia (FIN) 162.4
8. ENGLUND Nita (USA) 146.3
9. TIKHONOVA Sofya (RUS) 145.5
10. VTIC Maja (SLO) 143.9

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