Sara Takanashi si impone di un soffio nella prima gara di Chaikovsky

Sara Takanashi si impone di un soffio nella prima di Chaikovsky
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Sara Takanashi si impone di un soffio nella prima gara di Chaikovsky

Anno nuovo, vincitrice vecchia. La Coppa del Mondo di salto femminile è ripartita da Chaikovsky, Russia, dove il successo è stato conquistato come da copione da Sara Takanashi. L'asiatica però ha sofferto più del solito e soprattutto per la prima volta in stagione è stata battuta in una serie di salti.

La giapponese ha ottenuto la tredicesima affermazione della carriera, la quarta in altrettante gare nella corrente annata, per soli nove decimi di punto. Merito di una eccellente Carina Vogt, capace di realizzare il miglior punteggio nella seconda parte di gara. Paradossalmente a fare la differenza in favore della nipponica sono state le valutazioni dei giudici, che invece sovente in passato l'avevano condannata alla piazza d'onore nei duelli con la stilisticamente perfetta Sarah Hendrickson.

L'ormai ventiduenne tedesca ha comunque ottenuto il miglior risultato della carriera precedendo di 6.5 punti Irina Avvakumova, la quale dal canto suo si conferma nel novero delle atlete di vertice del circuito. La ventiduenne moscovita ha nuovamente dato prova di solidità conquistando il terzo podio consecutivo e togliendosi la soddisfazione di chiudere nella top-three nella sua nazione natale.

Segnali di vita, soprattutto nella seconda serie, da parte della francese Coline Mattel, quarta, tuttavia ancora lontana dagli standard di rendimento dello scorso anno. Quinta piazza per la slovena Ema Klinec, a sua volta piaciuta soprattutto sul secondo salto.

Sesta piazza per la sorpresa di giornata, la norvegese Gyda Enger, di gran lunga al miglior risultato della carriera. Il Paese scandinavo ha raccolto anche l'ottavo posto di Maren Lundby, a sua volta mai così in alto nel massimo circuito, tuttavia deve incassare una controprestazione di Helena Olsson Smeby, precipitata in classifica a causa di un secondo salto negativo.

La vera perdente in casa Norvegia è però l'assente Anette Sagen. L'ormai ventinovenne, alla luce dei risultati odierni e del suo pessimo rendimento, rischia seriamente di dover fare da spettatrice ai Giochi olimpici di Sochi in quanto non competitiva a sufficienza per poter essere selezionata.

A proposito di veterane, Daniela Iraschko-Stolz ha vissuto una giornata opaca e non è andata oltre la settima piazza.

Opaca è anche la prestazione della squadra italiana in quanto i risultati vanno messi nel contesto delle diverse assenze di peso (mancavano tutte le americane e tutte le canadesi, oltre a Maja Vtic e Ulrike Gräßler). Evelyn Insam ha concluso sedicesima subito davanti a Elena Runggaldier, diciassettesima. A punti anche Manuela Malsiner, ventitreesima, e Lisa Demetz ventottesima. Trentacinquesima invece Roberta D'Agostina.

Nella classifica generale di Coppa del Mondo Takanashi resta a punteggio pieno toccando 400 punti e prendendo il largo su tutte le avversarie. Iraschko-Stolz è infatti seconda, ma è a quota 241 e vede avvicinarsi Vogt, terza con 226, e Avvakumova quarta con 215. Domani si replica con una seconda gara.

CHAIKOVSKY - NORMAL HILL (I)
1. TAKANASHI Sara (JPN) 232.6
2. VOGT Carina (GER) 231.7
3. AVVAKUMOVA Irina (RUS) 225.2
4. MATTEL Coline (FRA) 218.7
5. KLINEC Ema (SLO) 213.9
6. ENGER Gyda (NOR) 209.1
7. IRASCHKO-STOLZ Daniela (AUT) 208.0
8. LUNDBY Maren (NOR) 206.7
9. STRAUB Ramona (GER) 205.4
10. ALTHAUS Katarina (GER) 203.5

Clicca qui per i risultati completi.

 

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Normal Hill Femminile Chaikovsky (RUS)

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