Niente norvegesi ad Almaty, Kento Sakuyama ha il Grand Prix in mano

L'evento è vieppiù curioso se si pensa che la squadra scandinava ha inviato in Kazakistan una rappresentanza femminile (Line Jahr e Maren Lundby saranno infatti della partita), senza però fare altrettanto con gli uomini, compreso quel Kenneth Gangnes vincitore di ambedue le prove di Chaikovsky e unica alternativa al venticinquenne nipponico nella corsa alla classifica generale del Summer Grand Prix.

Di conseguenza l'asiatico ha le mani sul Grand Prix che potrebbe vincere matematicamente già nella giornata di sabato se dovesse guadagnare 38 lunghezze su Robert Kranjec, attualmente staccato di 163 punti con 300 ancora a disposizione.

Inutile aggiungere come il forfait norvegese sancisca definitivamente l'ormai conclamato disinteresse dele superpotenze europee verso la classifica generale del Summer Grand Prix di salto, tema già dibattuto nelle precedenti puntate del podcast "Tutti Contro Ambesi".

La competizione  ormai ha importanza solo per chi necessita di raccogliere punti in ottica World Ranking List (o qualificazione olimpica nei due anni precedenti ai Giochi). Sotto questo punto di vista le prove di Almaty rappresentano una ghiotta occasione per l'Italia per costruirsi una base su cui tentare di riconquistare durante l'inverno il terzo pettorale, destinato a essere perso al termine di questo GP.

A queso punto è verosimile ipotizzare una doppietta del Giappone che, oltre a vincere il GP maschile con Sakuyama conquisterà verosimilmente anche quello femminile con Sara Takanashi. Giusto così poiché il Paese del Sol Levante ha onorato l'impegno partecipando a tutte le competizioni, a differenza di chi ha preferito disertare gli eventi.