Arriva il primo oro olimpico individuale per Therese Johaug: la norvegese trionfa nettamente nello skiathlon

I Giochi olimpici di Pechino 2022, nello sci di fondo, non potevano non iniziare nel segno di Therese Johaug, che nel corso dell'ultimo quadriennio ha dimostrato di essere la fondista più performante, con netto margine sulla concorrenza.

Johaug, classe '88, ha trionfato nella skiathlon 15 km, sulle nevi di Zhangjiakou, ottenendo il primo oro olimpico individuale della carriera, dopo un argento e un bronzo arrivati in quel di Sochi (2014). Gara contraddistinta sia dai ritmi molto alti tenuti sin dai primi chilometri dalla stessa Johaug e dalle atlete svedesi (Karlsson e Andersson) e finlandesi (Niskanen e Parmakoski), che hanno creato distacchi abissali già al termine della frazione di gara in classico, sia dal freddo e dall'altitudine che hanno reso ancora più complicato il contesto di gara.

Dopo il consueto cambio di sci a metà gara (7,5 km) per il passaggio in tecnica libera, Johaug ha deciso di alzare ulteriormente il ritmo, stracciando la concorrenza, involandosi in solitaria verso il primo titolo olimpico individuale della carriera. 

Molto avvincente la lotta per il podio, con una Natalia Nepryaeva che si dimostra sempre più costante ed ottiene un bellissimo argento, rimontando un po' a sorpresa nella frazione in skating: la ventiseienne russa ha pagato '30''2 al traguardo da Johaug. Senza ombra di dubbio la sorpresa di giornata è l'austriaca Teresa Stadlober, strepitoso bronzo, ottenuto grazie ad una stratosferica rimonta nei 7,5 km in tecnica libera; per la ventinovenne austriaca si tratta della prima medaglia della carriera tra Mondiali e Olimpiadi, dopo l'amaro 4° posto raggiunto ad Oberstdorf 2021, proprio in questo format di gara.

Si ferma ai piedi del podio la corsa di Kerttu Niskanen, alla ricerca del primo metallo olimpico della carriera a livello individuale; la classe '88 finnica chiude quarta, dopo aver tenuto testa a Johaug nella frazione in skating. Delusione di giornata, invece, la svedese Frida Karlsson, considerata come l'avversaria più tosta per Therese Johaug, che ha terminato la prova al 5° posto, con una frazione in skating davvero negativa. Sesta piazza per la statunitense Jessie Diggins, autrice di una gara dai due volti, malissimo in classico, molto bene in skating. Dopo la buona prova nella parte in classico era lecito attendersi una medaglia, o almeno una top 5, per la finlandese Krista Parmakoski, che in questo format di gara fu bronzo a Pyeonchang 2018: la veterana di Ikaalinen, invece, si è dovuta accontentare di un 7° posto finale. Ottava la russa Natalia Rygalina, davvero brava nella frazione in skating, nona la francese Delphine Claudel; chiude la top 10 la svedese Ebba Andersson, irriconoscibile in skating e apparsa già in difficoltà fisica negli ultimi chilometri in classico.

Indietro, dopo una buona frazione in classico, la tedesca Katharina Hennig, quindicesima al traguardo. Prova opaca anche per la norvegese Helene Fossesholm (18° posto finale) e per la campionessa olimpica in carica, la svedese Charlotte Kalla, solamente diciannovesima. Gara negativa anche per le russe Tatiana Sorina e Yulia Stupak, rispettivamnete undicesima e ventiquattresima.

L'Olimpiade dello sci di fondo per l'Italia non inizia nel migliore dei modi: nessuna azzurra entra nelle trenta, con difficoltà palesate sia in classico che in skating. La migliore all'arrivo è stata Martina Di Centa, trentaseiesima, all'esordio olimpico. Subito dietro Di Centa, Anna Comarella, trentasettesima, che ha bissato il risultato ottenuto nel medesimo format a Pyeonchang 2018. Fuori dalla top 40 Cristina Pittin e Caterina Ganz, entrambe al debutto olimpico, rispettivamente quarantunesima e quarantaduesima.

Domani, domenica 6 febbraio, sarà la volta dell'esordio maschile in quel di Zhangjiakou, con lo skiathlon maschile 30 km (15 km + 15 km), con partenza fissata alle ore 15 locali (8 italiane).