A una settimana dall'inizio della Coppa del Mondo di sci di fondo il Race Director della Fis presenta a NeveItalia le principali novità' che ci attendono: il futuro della disciplina, del Tour de Ski e quanto dovrebbe accadere nei prossimi congressi Fis.
Dopo aver allenato la squadra francese di sci di fondo, esserne stato il Direttore sportivo e successivamente essere diventato il responsabile delle discipline nordiche della Federazione Francese, nel 2010 Pierre Mignerey e' stato scelto dalla Fis per sviluppare lo sci di fondo a livello internazionale.
Prima come assistente di Jorg Capol. Poi dal maggio 2012, con il passaggio dello svizzero al marketing Fis, Mignerey ricopre la carica di Race Director.
Da sempre accanito sostenitore del Tour de Ski, da lui ritenuto un grande catalizzatore di interesse attorno allo sci di fondo, ora la sua più' grande preoccupazione e' di rilanciare una disciplina sempre più in bilico fra il tentativo di innovarsi freneticamente anno dopo anno e le richieste di mantenere viva la tradizione secolare di questo sport.
Mr Mignerey siamo oramai vicini a un'altra stagione di sci di fondo con l'opening di Coppa del Mondo a Ruka nel prossimo week end. Quali sono le principali novità e le nuove regole introdotte in questa stagione? E che cosa devono aspettarsi i nostri numerosi spettatori?
"Innanzitutto non ci saranno rivoluzioni. Stiamo cercando di migliorare il nostro sistema passo dopo passo e la maggior parte dei cambiamenti non avranno un impatto diretto nel prossimo inverno, bensì sul lungo periodo. Uno dei più grandi problemi del futuro dello sci di fondo è la predominanza di solo una o due nazioni. Ovviamente non abbiamo diretto controllo sui risultati delle squadre, ma almeno il nostro sistema non deve essere in favore dei Paesi più forti.
Questa e' la ragione del perché abbiamo modificato il supporto finanziario e rivisto in modo più' efficiente la distribuzione dei premi. Le grandi nazioni prenderanno di meno, mentre avranno di più le squadre di livello medio.
Anche le nuove quote di WRL vanno in questa direzione. Noi ora avremo la stessa quota base di 6 atleti per gli 8 migliori movimenti. Questo significa meno fondisti per le due nazioni dominanti, pertanto le altre avranno più opportunità di ottenere punti in Coppa del Mondo e preparare i loro atleti di successo nelle future generazioni.
Cosa ci dice dello sviluppo del double poling e la progressiva scomparsa della tradizionale tecnica in alternato?
"Si tratta di un'altra grande sfida per la nostra disciplina. Dopo due anni di discussioni era tempo di prendere decisioni. Il nostro comitato ha stabilito che le competizioni con solo double poling non erano più sostenibili, quindi si è deciso di istituire nuove regole in maniera di salvaguardare il futuro della tecnica classica .
L'introduzione di zone in cui il passo spinta sarà vietato verrà testato nei vari livelli inferiori, ma non ancora in Coppa del Mondo o ai Mondiali. La limitazione della lunghezza dei bastoncini relazionata al'83% dell'altezza degli atleti sarà effettiva già in questa stagione in tutte le competizioni FIS. Nessuna di queste soluzioni risolverà il problema nel lungo termine, ma era necessario agire subito e provare qualcosa se vogliamo preservare la tecnica in alternato"
Insieme ai Mondiali di Lahti il Tour de Ski sarà il principale evento della stagione. State studiando qualcosa di nuovo per ridurre l'alto numero di atleti che partono in wave start nell'ultima tappa del Cermis e i numerosi ritiri? Oltre ad avere più' atleti/e in lotta per il successo finale del Tour?
"Il Tour de Ski è diventato velocemente il principale evento nel calendario di Coppa del Mondo. Non abbiamo grandi novità in programma per il momento. Il Tour de Ski è sempre stato interessante finora e la sua classifica finale non può mai essere scritta in anticipo.
Alcune edizioni sono state più interessanti nel settore uomini, altre nelle donne. Certe tappe sono avvincenti un anno e meno il successivo. Però e' impossibile scrivere in anticipo lo scenario a cui assisteremo. Di certo la nostra volontà e' di renderlo ancora più emozionante, ma dobbiamo anche fare attenzione con analisi facili e affrettate.
L'alto numero dei “Did not finish“ non e' non argomento per noi. Questa e' una dinamica logica nei lunghi stage events in quel periodo della stagione. E' naturale che alcuni atleti non finiscano il Tour se sono un po' malati o se non si aspettano più niente per la classifica generaleper la classifica generale nelle rimanenti tappe. Il Tour de Ski è un mese e mezzo prima dei mondiali e gli atleti devono seguire i loro programmi di competizioni.
Avere un minor numero di atleti in wave start e più fondisti in buona posizione per la generale e' certamente un obiettivo per noi. Ma il successo del Tour non e' solo dipendente dall'ultima tappa del Cermis. Le altre tappe e i bonus seconds sono altresì molto importanti. Il nostro desiderio e' di trovare il giusto bilanciamento, ma come detto in precedenza e' impossibile scrivere la storia in anticipo. Il sistema dei bonus e' stato molto criticato durante il Tour de Ski, però ha funzionato bene durante lo ski Tour Canada".
Negli ultimi mesi i casi Sundby e Johaug hanno inflazionato le prime pagine dei giornali. Quale è il vostro sentimento rispetto a questa situazione ?
"Mi sento molto triste e deluso. Questi casi stanno danneggiando molto l'immagine dello sci di fondo e dello sport in generale. L'attenzione dei Media durante gli scorsi mesi non è stata dove avrebbe dovuto essere, cioè su gare estive e preparazione. Io non ho nessun altra dichiarazione, non sono un medico e non faccio parte del comitato antidoping. Dico solo che sono rimasto sorpreso nel leggere cosi' tanti commenti da allenatori, atleti e giornalisti vari che non hanno la dovuta conoscenza e sufficienti informazioni per dare un'opinione"
Può dirci qualcosa di più sulle tre nuove località introdotte quest'anno nel calendario di Coppa del Mondo ? Ulricehamn, Pyeong Chang e Tyumen per le finals?
"Due anni fa abbiamo deciso di spostare gli eventi svedesi in gennaio in modo di rafforzare il nostro calendario fra il Tour de Ski e i Mondiali. Ulricehamn e Falun sono stati scelti dalla federazione svedese ed inseriti in questi due week end. Ci aspettiamo molti spettatori ad Ulricehamn perché e' situata in un'area molto popolata con grande interesse e passione per il fondo.
Inoltre testeremo per la prima volta i nuovi tracciati Olimpici coreani. Gli edifici saranno finiti molto presto e non vediamo l'ora di provare i nuovi anelli di gara.
Infine Tyumen è un incredibile complesso sciistico situato in Siberia. Loro ospiteranno la Coppa del Mondo sia nel biathlon, sia nello sci di fondo il prossimo inverno e questa è una perfetta location per le nostre finali di coppa del Mondo".
Fino al 2018 gli attuali format rimarranno pressoché invariati, ma dal quadriennio successivo prevedete grandi cambiamenti?
"Stiamo lavorando sul futuro dello sci di fondo e i format delle gare sono una questione centrale. Il mondo sta cambiando. Gli spettatori, le aspettative delle televisioni, le nuove tecnologie, il clima, le aspettative degli sponsor, i nuovi attrezzi e le abilità degli atleti sono sempre in costante evoluzione. Allo stesso tempo noi abbiamo delle tradizioni ed il nucleo del nostro sport rimane lo stesso come era nel passato .
Noi siamo convinti che abbiamo bisogno di rafforzare i nostri format di gara e trovare il giusto equilibrio fra la tradizione ed i fattori moderni. Alla fine di settembre abbiamo istituito un nuovo gruppo di lavoro durante il meeting di Zurigo. Questo gruppo dovrà fare delle proposte concrete nella prossima primavera tenendo in considerazione l'opinione di tutti. Alla fine di ciò il Comitato prenderà le decisioni finali".
Lo scorso giugno la Fis ha lanciato un sondaggio on-line chiedendo agli appassionati un opinione circa il futuro della disciplina ed i format preferiti. Quale è stato il risultato che l'ha sorpresa di più e viceversa il più deludente ?
"Due sorprese per me. La prima è che una grande maggioranza di spettatori non pensa ci siano troppi format. Mi aspettavo invece l'opposto. La seconda è stato vedere le risposte degli italiani. Sappiamo che in giro per il mondo le persone hanno differenti vedute rispetto ai format, ma e' stato davvero sorprendente vedere che gli appassionati italiani sono molto più vicini agli svedesi e ai finlandesi di quanto non lo siano gli altri fan del centro Europa.
Niente nel sondaggio è stato realmente deludente ma il problema più grande è che non c'è una visione comune da nazione a nazione. Questo renderà le nostre future decisioni più difficili, ma spero che troveremo la giusta direzione".
Da 1 a 100 quante possibilità dareste alla reintroduzione della gundersen disputata in due giorni di gara e della 50km uomini e 30km donne con partenza ad intervalli come succedeva in passato?
"Oh! Questa è una domanda difficile. La gundersen in due giorni non e' stata veramente popolare nel nostro sondaggio, ma faremo ulteriori valutazioni sull'interesse del format. Direi il 50% di possibilità.
La 30/50 km ad intervalli e' una sfida per le televisioni e gli organizzatori. Entrambe le parti non hanno veramente interesse nel cambiare da mass start ad interval start. Allo stesso tempo la maggioranza degli spettatori sono soddisfatti con la corrente situazione. Cosi' direi che ha solo il 10% di possibilità".
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 1/15 | 60-150 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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