Concluse le ultime fatiche pre-stagionali è tempo di bilanci in vista del Nordic Opening di Ruka: nelle distance la donna da battere sarà Therese Johaug, tra gli uomini più incertezza con un Martin Johnsrud Sundby fin qui enigmatico.
Si avvicina sempre più il via della Coppa del Mondo di sci di fondo: tra meno di cinque giorni a Ruka si comincerà a fare sul serio con la sprint in alternato prologo del Nordic Opening. Andiamo a vedere quanto emerso dalle ultime apparizioni pre-stagionali sulle nevi di Beitostølen e Gällivare.
SETTORE MASCHILE
Nella 15 Km in skating disputata in terra norvegese si è assistito ad una battaglia infine risolta sul filo dei secondi: dopo essere partito con un ritmo conservativo è riuscito a spuntarla il campione olimpico a skiathlon Simen Hegstad Krüger grazie a degli ultimi 5 chilometri percorsi in maniera molto incisiva. Il ventiseienne ha confermato la buona forma anche in pattinato dopo aver chiuso sul podio la prova in classico di ieri, attenzione a lui tra una settimana a Ruka.
Leitmotiv di gara inverso per Hans Christer Holund, leader della competizione per due terzi di questa, però crollato verticalmente nel finale e dovutosi accontentare della terza moneta lasciando pista libera anche a Martin Løwstrøm Nyenget. L’atleta classe 1992 si è a sua volta confermato dopo una 15 Km in alternato già di alto livello, non stupirebbe dunque vederlo all’opening del massimo circuito.
Giornata altalenante per tre nomi importanti: lo specialista Sjur Røthe ha chiuso soltanto in sesta piazza ad una ventina di secondi da Krüger e senza riuscire mai a dare l’impressione di poterla vincere, mentre lo sprinter Finn Hågen Krogh ha concluso la propria fatica al 13° posto, preceduto anche dal britannico Andrew Musgrave. Dopo aver preso il via si è ritirato circa a metà gara un enigmatico Martin Johnsrud Sundby, permangono dubbi sul suo reale stato di forma.
Il week-end nell’estremo nord della Svezia è terminato con una sprint in tecnica classica, disputata con un campo partenti di tono minore. A prendersi i riflettori è stato Olof Jonsson, già il migliore in qualificazione per un’inezia su Calle Halfvarsson: dopo aver rischiato qualcosa soltanto in semifinale, quando è risultato il primo dei ripescati, il ventiquattrenne svedese ha gestito a piacimento il momento clou, conquistando il successo su Martin Bergström, Johan Häggström e Teodor Peterson. Halfvarsson, invece, si è dovuto accontentare dell’ottava piazza essendo uscito in semifinale.
BEITOSTØLEN – 15 KM TL
1. KRÜGER Simen Hegstad (NOR) 30’16’’4
2. NYENGET Martin Løwstrøm (NOR) a 3’’7
3. HOLUND Hans Christer (NOR) a 8’’7
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GÄLLIVARE – SPRINT TC
1. JONSSON Olof (SWE) 3’05’’33
2. BERGSTRÖM Martin (SWE) a 0’’57
3. HÄGGSTRÖM Johan (SWE) a 1’77
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SETTORE FEMMINILE
Cambia la tecnica ma le norvegesi di punta restano le stesse: a Beitostølen continua l’imbattibilità di Therese Johaug nelle gare contro il cronometro, mentre le prime alternative alla leader del movimento norge restano Heidi Weng e la giovanissima Helene Marie Fossesholm.
Quest’oggi la grande favorita per la conquista della prossima sfera di cristallo ha fatto la differenza nella parte centrale dei 10 Km da percorrere in pattinato, avendo guadagnato in questo frangente la maggior parte del distacco tra se e le compagne di squadra. Dopo aver assaporato a lungo la possibilità di essere la migliore delle non “extra-terrestri”, Fossesholm è stata beffata di un secondo e mezzo da parte di Weng, quest’ultima caparbia nel rimanere nella scia di Johaug negli ultimi chilometri, chiudendo ad una trentina di secondi dalla testa.
Dunque per il movimento di casa le tre punte di riferimento saranno verosimilmente proprio queste tre, anche perché alle loro spalle le altre non hanno brillato così tanto: al quarto posto si è classificata una buona Anne Kjersti Kalvå a 54’’ da Johaug, mentre per trovare altre fondiste abituate al palcoscenico della Coppa del Mondo bisogna scendere fino all’ottava piazza ex aequo di Tiril Udnes Weng ed Ragnhild Haga (1’18’’), ma non molto più distanti hanno chiuso Silje Øyre Slind (11^) e Lotta Udnes Weng (12^).
Passando infine a Gällivare, da segnalare una finale della sprint femminile ai limiti del reale: nel momento topico – con 5 padrone di casa avvantaggiate sull’elvetica Nadine Fähndrich – Moa Lundgren ha azzardato un sorpasso in curva abbattendo tutte le connazionali; nel parapiglia proprio la svizzera ne ha approfittato per lanciarsi in solitaria verso il successo, mentre la ventenne Linn Svahn e la più navigata Jonna Sundling hanno completato il podio. Giornata sfortunata per le attese Maja Dahlqvist (8^), Anna Dyvik (10^) e Johanna Hagström (11^) che avrebbero potuto sfruttare meglio la mancata presenza di Stina Nilsson per mettersi in mostra.
BEITOSTØLEN – 10 KM TL
1. JOHAUG Therese (NOR) 21’48’’0
2. WENG Heidi (NOR) a 31’’3
3. FOSSESHOLM Helene Marie (NOR) a 32’’8
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GÄLLIVARE – SPRINT TC
1. FÄHNDRICH Nadine (SUI) 3’41’’51
2. SVAHN Linn (SWE) a 1’’27
3. SUNDLING Jonna (SWE) a 2’’01
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