Marit Bjørgen motivatissima verso PyeongChang 2018: “Voglio anche la sprint!”

Marit Bjørgen motivatissima verso PyeongChang 2018: “Voglio anche la sprint!”
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Marit Bjørgen motivatissima verso PyeongChang 2018: “Voglio anche la sprint!”

Intervistata dal quotidiano Aftenposten, Marit Bjørgen ha parlato con assoluta franchezza dei suoi programmi in vista della prossima stagione. L’obiettivo sono chiaramente i Giochi olimpici di PyeongChang, in cui cercherà svariati record e dove non ha intenzione di lasciare alcunché sul piatto.

A dispetto dei 37 anni, il piglio è quello della ragazzina: “Sarà bello tornare alla routine già a maggio. La scorsa primavera ho avuto l’infortunio all’anca e ho cominciato ad allenarmi più tardi del previsto, solo a giugno, dove tra l’altro ho svolto la metà dei carichi che avrei dovuto fare.

Nel 2016 non ho potuto lavorare al 100% fino al mese di agosto, mentre quest’anno sono in salute e quindi penso di poter svolgere una grande preparazione, soprattutto sulla velocità in previsione della sprint olimpica”.

Si tratta di una dichiarazione molto interessante, perché Bjørgen nella stagione appena conclusa – la prima da atleta dopo la gravidanza – nelle sprint non ha mai raggiunto neppure una finale. Proprio lei, che di sprint in carriera ne ha conquistate ben 45 (più del doppio della seconda più vincente di sempre, Petra Majdic, impostasi 20 volte in questo format), compresi 4 ori iridati e 1 olimpico.

C’è chi ha visto in questo dato una definitiva perdita di competitività nel format, dovuta anche all’inesorabile avanzare dell’età. Marit però non ne è convinta: “Non ho reso al massimo a causa della preparazione non ottimale. Il ritardo accumulato in partenza non mi ha permesso di svolgere allenamenti specifici in vista delle sprint. È stata questa la causa delle mie difficoltà.

Mi rendo conto che a 37 anni non posso pensare di diventare più veloce, mentre le giovani cresceranno sempre di più. Però posso tornare al livello del 2015 e a Falun è stato sufficiente per vincere. Se non fossi convinta di poter tornare a primeggiare anche nella sprint, l’avrei lasciata perdere.

Penso di avere l’opportunità giocarmi l’oro a PyeongChang soprattutto perché il tracciato sarà molto duro, ci sono due salite difficili che mi si addicono. Quindi la partenza non sarà fondamentale, per vincere serviranno anche qualità di forza e resistenza”.

Va da sé che la più grande fondista di tutti i tempi non trascurerà certo le prove di distanza, anzi a PyeongChang ha intenzione di partecipare a tutte le 6 competizioni in programma: “Le gare olimpiche sono spalmate nell’arco di 15 giorni e non di 11 come ai Mondiali, quindi ci sarà più tempo per recuperare e sto valutando l’ipotesi di partecipare a tutti gli eventi”.

Chiaramente la sua stagione 2017-’18 sarà interamente incentrata sull’appuntamento a Cinque cerchi, dunque difficilmente sarà della partita nel Tour de Ski: “Non ho ancora preso la decisione definitiva, ma è molto probabile che non prenderò parte al TdS. Questo genere di preparazione ha funzionato in passato e quindi credo sia la strada migliore da seguire anche nel prossimo inverno”.

Bjørgen è già nella storia dei Giochi olimpici invernali, in quanto è la donna ad aver vinto più ori (6, tanti quanti Lyubov Egorova) e più medaglie complessive (10, ex aequo con Raisa Smetanina e Stefania Belmondo).

Dunque a PyeongChang avrà l’opportunità di staccare le atlete attualmente a lei appaiate in ambedue gli ambiti, diventando così la donna più vincente di sempre nelle Olimpiadi della neve e del ghiaccio.

In realtà, se l’edizione coreana dovesse essere particolarmente ricca, la fuoriclasse norvegese potrebbe ambire a qualcosa di più.

In primis a diventare la donna con più ori nella storia olimpica tout-court, poiché attualmente il primato è detenuto dalla ginnasta sovietica Larisa Latynina, salita 9 volte sul gradino più alto del podio a Cinque cerchi.

In secondo luogo, in linea teorica può sperare di superare i primati tout-court nei Giochi olimpici invernali. Sia di ori (oggi detenuto da Ole Einar Bjørndalen e Bjørn Dæhlie con 8) che di medaglie complessive (13, nelle mani di Bjørndalen).

Insomma, nel prossimo mese di febbraio Marit Bjørgen avrà l’opportunità di scrivere la Storia, quella con la “S” maiuscola. Nonostante non abbia ancora deciso quando porre fine alla propria carriera, la veterana norvegese è sicura di un fatto: “Comunque vada, i prossimi saranno i miei ultimi Giochi olimpici”.

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