Di certo, le premesse e le aspettative per questa seconda giornata di gare – la prima “provvista” di finali – ai Campionati Europei di short track in Olanda, erano migliori della realtà. Oggi è stato un giorno piuttosto amaro sul ghiaccio di Dordrecht, dove le lame dei pattinatori italiani non hanno brillato particolarmente nel contesto europeo. Probabilmente la freccia Arianna Fontana risulta già tagliata fuori per il titolo generale, a meno di eventi eccezionali.
La valtellinese paga la caduta nella finalissima dei 1500 metri (la valtellinese è in terza posizione nella foto di copertina scattata durante una fase di gara), mentre non trova il riscatto - e la Finale A – nei successivi 500. Ne approfitta la sua rivale numero uno – per qualità e capacità - Elise Christie, in testa alla classifica provvisoria grazie a due successi.
Tra gli uomini, il miglior piazzamento – primo nella finale B dei 1500 - per un azzurro è arrivato da Yuri Confortola, il più in forma nel contingente italiano. Tutti eliminati prima delle semifinali gli altri italiani, mentre nel la lotta per il titolo generale è in testa l’olandese Sjinkie Knegt sul campionissimo Victor An (non è un caso se sono i campioni europei delle ultime due edizioni). Domani si conoscerà il nome del vincitore – oltre che della vincitrice - di una sfida equilibratissima perché il menù prevede i 1000 e la Super Final sui 3000 metri. Oltre alle finali delle staffette.
A proposito di gare a squadre. Ha edulcorato sicuramente una giornata dal sapore amaro, la parte conclusiva del pomeriggio dedicata alle semifinali delle staffette. Le donne centrano la finale per le medaglie dopo un anno di digiuno, grazie al loro secondo posto in semifinale. Le azzurre hanno visto esordire sul ghiaccio Federica Tombolato e Arianna Valcepina. E con l’aiuto di Elena Viviani e Arianna Fontana, si sono qualificate senza rischi alle spalle dell’acclamatissimo quartetto olandese (Schulting, Van Ruijven, de Vries, Y. van Kerkhof). La missione-Finalissima è così centrata in 4’19’’412, contro il 4’19’’311 delle oranje vincitrici. Alle spalle delle azzurre, a oltre mezzo secondo, si piazza la Polonia eliminata. Tra 24 ore le italiane si giocheranno una medaglia sfidando, oltre all’Olanda, anche Russia e Ungheria.
Bene anche la staffetta maschile. Yuri Confortola, Nicola Rodigari, Tommaso Dotti e Davide Viscardi, i quattro uomini di punta della Nazionale del c.t. Kenan Gouadec che si sono guadagnati l’accesso alla Finale A di domani pomeriggio, ultima gara dell’Europeo. La svolta arriva dopo oltre metà gara passata alle spalle di Ungheria – poi prima al traguardo e Francia, e giunge quando gli azzurri sfruttano una novità nel cambio ai -18 per saltare i transalpini – orfani del più forte pattinatore Fauconnet, infortunato di giornata – e creare un buco difficile da coprire. Da quel momento il secondo posto sufficiente per la qualificazione è sigillato. Vincono gli ungheresi con un decimo e mezzo sugli italiani: attenzione a questo duello, perché si può ripetere – almeno sulla carta e non considerando le innumerevoli variabili possibili in gara – nella probabile lotta per il bronzo. Le altre due finaliste Olanda e Russia sembrano decisamente fuori portata.
Ma tornando alle gare individuali, c’è da dire che le luci stroboscopiche dello Sportboulevard di Dordrecht non sono bastate ad abbagliare e a sorprendere il pubblico. Perché la vera grande scintilla luminosa che non è riuscita ad accecare a dovere un entusiasta pubblico è stata Arianna Fontana.
La "giornata no" comincia con la Finale A dei 1500 metri. Al via con due italiane (Fontana e Peretti), due britanniche (Christie e Gilmartin), la russa Prosvirnova – vera sorpresa di questo Campionato -, la francese Pierron e l’olandese van Ruijven, ci si attendeva il duello annunciatissimo tra le due pattinatrici conclamate con più classe: Arianna Fontana ed Elise Christie.
Infatti l’azzurra, medaglia di bronzo olimpica sulla distanza , si affaccia davanti a tutte a 8 giri dalla conclusione, poi le risponde la Christie, anticipata dall’ottima Prosvirnova. Lo spunto decisivo della britannica arriva ai -4 e la porta in testa. Arianna, vista la mossa della rivale numero uno, cerca di riportarsi su di lei. Ma prima di tentare la missione deve superare proprio la russa, cosa che le riesce dopo tre tornate. E proprio dopo aver infilato Prosvirnova all’interno c’è un intoppo decisivo: l’azzurra, al momento di rientrare in traiettoria, va a sbattere con la sua lama destra contro la coda della lama sinistra della scozzese, nettamente più avanti di lei. Inevitabile la caduta della portacolori azzurra. Un contatto senza azioni scorrette da parte delle interessate, perciò non punito dalla giuria.
Il titolo dei 1500 – e i conseguenti 32 punti per la vincitrice – va facilmente a Elise Christie in 2’42’’939, davanti alla russa Sofia Prosvirnova (2’43’’’097)e alla sorpresa francese Véronique Pierron (2’43’’207). Niente gloria per le azzurre. Lucia Peretti chiude sesta in 2’44’’688 senza avere la possibilità di rimanere in scia delle donne sul podio. Arianna Fontana, dopo la scivolata, completa la sua gara dopo oltre tre minuti ed è soltanto settima. Piazzamento che le fa guadagnare due punti in classifica generale.
Non vanno meglio le cose nei 500 metri. Ripresi dai quarti di finale, la Fontana aveva vinto in 43'923’’ la sua prova. Tempo non così veloce nel lotto delle qualificate, che infatti l’ha poi costretta a una scomoda terza casella di partenza in semifinale. Poi, uno sprint in partenza non così fulmineo non le ha permesso alla valtellinese di recuperare immediatamente terreno su chi la precedeva: Agne Sereikaite e la solita Sofia Prosvirnova. La russa guadagna la posizione sulla lituana, mentre Arianna non riesce a superarla per centrare il secondo posto, ovvero la qualifica in Finale A. Vince la Prosvirnova, mentre la Fontana trova un piccolo spazio per attaccare Sereikaite in prossimità dell’arrivo. Non le basterà per 43 centesimi (43’’679 contro 43’’722 dell’italiana).
La fuoriclasse di Polaggia è rabbiosa in Finale B. Così si rivede la saetta Fontana che scatta davanti a tutte per prendersi il minimo a cui può aspirare un’atleta della sua classe: la prima posizione. Le riesce uno scatto bruciante – sull’olandese van Ruijven - e vince in 44'’837 su Gilmartin e Pierron. Trova così cinque punti “overall” che vanno a sommarsi ai due conquistati nei 1500. Troppo poco per lei, visto il successo di Christie poco per poter ambire ancora al titolo europeo generale e, forse, anche per agguantare il podio. Vedremo.
Come detto, l’oro europeo sui 500 e la Finale A se l’aggiudicano Elise Christie in 43’’295. Strenua la resistenza di Maria Prosvirnova, argento solo dopo una volata incerta (chiuderà in 43’’381). La 24enne di Livingston (Scozia) centra così la sua seconda vittoria su due distanze. E tocca già “virtualmente” il suo secondo titolo europeo. Ha infatti incamerato 64 punti totali ed è a +26 dalla seconda, la russa Prosvirnova, addirittura a +61 dalla Fontana.
Sulla distanza dei 500, non è andata bene alla seconda azzurra, Elena Viviani. La 22enne è costretta a dire addio ai sogni di qualificazione nella batteria vinta dalla sempre più convincente Prosvirnova sulla polacca Patrycja Maliszewska. L’azzurra scatta in quarta e ultima posizione e non riuscendo a trovare lo spunto decisivo rimane in ultima piazza. Chiude i quattro giri e mezzo in 44'494, troppo lontana dal 44’’080 della polacca. Viviani chiuderà tredicesima nella graduatoria complessiva sulla distanza.
Giornata difficile anche al maschile. È sfortunato Tommaso Dotti nelle semifinali dei 1500. Il milanese rimane incollato al campione olimpico Victor An. E lo fa in maniera egregia fino a tre giri dal termine. Poi, però, incappa in una scivolata che lo manda dritto contro le protezioni. Non una grave caduta nelle conseguenze, ma il 21enne dice addio a ogni possibilità di raggiungere una Finale in questo Europeo 2015. La scelta dell’azzurro avrebbe potuto pagare: infatti, il russo naturalizzato è poi riuscito a vincere senza problemi. Secondo e qualificato con lui per la finalissima anche l’ungherese Liu Shaolin.
Era difficile per densità di possibili protagonisti – vedi il campione europeo sulla distanza Elistratov col connazionale russo Zakharov, l’olandese van der Wart o l’esperto ungherese Knoch - di buon livello, era la semifinale col secondo azzurro qualificato: Yuri Confortola. Il bormino è nel vivo della lotta, ma chiude quarto in 2’20’’903 a soli 129 centesimi dal passaggio di turno. Dunque niente ultimo atto per il valtellinese, ma una meritata Finale B, conquistata grazie all’allungo decisivo – 15 centesimi di differenza – per cui ha ragione di un cliente difficile come van der Wart al fotofinish.
Nella Finale B, Confortola dà dimostrazione della sua classe superando Jack Whelbourne con grande destrezza e decisione poco prima dell’ultima curva. Un doppio sorpasso interno iniziato prima con l’infilata in rettilineo sul francese Sebastien Lepape e concluso con l’azione sul britannico. Per il 28enne della Forestale arriva un meritato primo posto – settimo complessivo - in 2’24’’201 e un punto che lo fa entrare in graduatoria generale in classifica.
La vittoria e le medaglie nella finalissima dei 1500 si riducono a un duello sul filo di lana tutto tra Russia – con Elistratov ed An – e Olanda – grazie ai suoi cavalieri rispettivamente d’oro e di bronzo Knegt e Breeuwsma – e premierà appieno i colori oranje. Chi si attendeva il sei volte campione olimpico, rimane un po’ deluso perché An resta nel retro del gruppo dei “magnifici sette”, mentre davanti a loro si scatenano Semen Elistratov e Sjinkie Knegt, dando vita a un duello mozzafiato. Proprio quest’ultimo trova lo spunto decisivo e chiude la rincorsa sul russo, costringendolo alle sue spalle all’imbocco dell’ultima curva. Dietro di loro Liu Shaolin abbatte Thibaut Fauconnet e lancia dietro di loro la volantissima tra Breeuwsma e An: la spunta l’oranje e completa il tripudio del pubblico dello Sportboulevard con un doppio podio maschile per pochi centesimi – 31 tra oro e argento e 14 tra bronzo e quarto posto.
Nella seconda e ultima gara individuale maschile, i 500 metri, vi era un solo italiano qualificato. E quando i rivali diretti sono An, van der Wart e Knoch non c’è molto da aspettarsi. Questa era la concorrenza di certo proibitiva per l’unico della pattuglia italiana qualificatosi per i quarti di finale: Davide Viscardi. L’azzurro paga sin da subito la partenza furiosa del portacolori russo. Si stacca già alla prima curva e non va oltre il terzo posto – l’ungherese Knoch era caduto a metà gara – alle spalle dei qualificati An e van der Wart. Da dimenticare il 42’’477 del milanese.
Nella stessa gara, proprio Victor An ha poi trovato il primo successo in questo Europeo, impostando una gara d’autorità sin dai primissimi metri. Il coreano di nascita trionfa in 41’’780, contro il 41’’834 dell’olandese leader provvisorio della classifica generale, Sjinkie Knegt. La ricorrente lotta Russia-Olanda stavolta si risolve a favore della nazione “ospitata”. E la spunta Semen Elistratov, beffando per il bronzo l’oranje Freek van der Wart.
Clicca qui per seguire la diretta streaming (dalle ore 13:55) tramite Eurovision dell’ultima giornata di gare allo Sportboulevard di Dordrecht. Se vuoi conoscere programma, orari e risultati completi della manifestazione, accedi alla pagina ufficiale riservatagli dall’ISU.
CLASSIFICA GENERALE FEMMINILE DOPO DUE PROVE (prime posizioni e italiane):
1. Elise CHRISTIE (GBR) 68 punti
2. Sofia PROSVIRNOVA (RUS) 42
3. Véronique PIERRON (FRA) 15
4. Patrycja MALISZEWSKA (POL) 13
5. Lara VAN RUIJVEN (OLA) 9
6. Charlotte GILMARTIN (GBR) 8
7. Agne SEREIKAITE (LIT) 8
8. Arianna FONTANA (ITA) 7
9. Lucia PERETTI (ITA) 3
10. Ekaterina KONSTANTINOVA 1
…….
20. Elena VIVIANI (ITA)
CLASSIFICA MASCHILE DOPO DUE PROVE (prime posizioni e italiani):
1. Sjinkie KNEGT (OLA) 55 punti
2. Victor AN (RUS) 42
3. Semen ELISTRATOV (RUS) 34
4. Daan BREUWSMA (OLA) 15
5. Freek VAN DER WART (OLA) 8
6. Shaolin Sandor LIU (UNG) 6
7. Viktor KNOCH (UNG) 5
8. Thibaut FAUCONNET (FRA) 3
9. Vladislav BYKANOV (ISR) 3
10. Yuri CONFORTOLA (ITA) 1
……..
17. Davide VISCARDI (ITA)
20. Tommaso DOTTI (ITA)
Campionati Europei di short track - Dordrecht, Olanda
Short Track - Europei a Dordrecht (Olanda)
Domenica 25 Gennaio 2015Short Track - Europei a Dordrecht (Olanda)
Europei: doppia delusione Fontana, il titolo è lontano. Sorrisi azzurri dalle staffette da finale
Sabato 24 Gennaio 2015Short Track - Europei a Dordrecht (Olanda)
Europei: Arianna Fontana è già veloce. Batterie ok per Confortola, Viscardi e staffetta maschile
Venerdì 23 Gennaio 2015BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
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