Giornata trionfale per l'Italia a Kolomna. Fontana d'oro sui 1000, staffetta femminile di bronzo e maschi qualificati per Sochi

Giornata trionfale per l'Italia a Kolomna. Fontana d'oro sui 1000, staffetta femminile di bronzo e maschi qualificati per Sochi
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Francesco A. Armillotta

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Giornata trionfale per l'Italia a Kolomna. Fontana d'oro sui 1000, staffetta femminile di bronzo e maschi qualificati per Sochi

Dalla Russia arrivano due medaglie pesantissime per lo short track azzurro, grazie alla saetta bionda di Berbenno e alle quattro ragazze terribili della staffetta. La festa è completata dai maschi che staccano anche loro il pass olimpico nella prova a squadre.

Arianna Fontana è già pronta per l’Olimpiade di Sochi. La vittoria di oggi nei 1000 metri ne è la testimonianza perfetta: tra meno di tre mesi la fuoriclasse valtellinese può lottare per le medaglie in qualunque gara. Mai in Coppa del Mondo, prima della splendida prova di forza nella tappa conclusiva di Kolomna, la Fontana era riuscita a salire sul podio della gara che dura 9 giri.

«È il mio punto debole», aveva detto parecchie volte negli anni passati. Non in questa stagione però e l’affermazione nella finale B di sette giorni fa a Torino gli ha dato forse quell’iniezione di fiducia che mancava. L’incredibile accelerazione dell’ultimo giro e mezzo per seminare la coreana Kim Alang e la britannica Elise Christie è forse l’immagine più bella fin qui dell’annata della saetta bionda di Berbenno.

E pensare che il weekend non era cominciato nel migliore dei modi, con l’influenza che l’aveva debilitata, con susseguente ed assolutamente insolita eliminazione nei turni preliminari dei 500. Con la vittoria russa, la Fontana chiude al terzo posto nella classifica finale dei 1000, dominata come quella dei 1500 dall’incredibile coreana Shim Suk-Hee.

Neanche il tempo di festeggiare l’oro nella distanza meno attesa, ed è già tempo di tornare in pista per la staffetta. Puntuali come un orologio, le ragazze jet dell’Italiaconquistano il bronzo, il terzo nelle quattro gare della Coppa del Mondo 2013/2014: un portento. E per la cronaca, l’unica volta (a Seul) che è sfuggito il podio, è arrivato comunque un ottimo quarto posto. La medaglia è firmata da Arianna Fontana, Martina Valcepina, Lucia Peretti e Cecilia Maffei, che in finale ha preso il posto di Elena Viviani, anche lei giustamente premiata per l’ottimo lavoro svolto nei turni precedenti. L'oro, con tanto di nuovo record del mondo (4'06"215), va al collo delle pattinatrici coreane, mentre l'argento è della squadra cinese.

Le buone notizie in casa azzurra non sono però finite qui. L’uscita in semifinale di Ungheria e Kazakistan ha di fatto regalato il biglietto a cinque cerchi per Sochi anche alla staffetta italiana maschile, che va così a fare compagnia alle donne. Lì si prospetta una sfida davvero serrata, come ha dimostrato la spettacolare finale di oggi, che ha visto prevalere all'ultimo respiro dagli Stati Uniti su Russia e Corea, con l'Olanda scivolata da prima a quarta in appena un giro. Nelle graduatorie di squadra stagionali, i risultati premiano proprio gli Stati Uniti (vincitori a Shanghai e Kolomna) tra i maschi e la Corea tra le donne.

L’altro eroe di giornata è il canadese Charles Hamelin. Reduce da un infortunio che gli aveva precluso il proseguimento delle gare nei 1500 e nei 500 di ieri, il campionissimo quebecois ha trionfato sui 1000 maschili, aggiudicandosi così la classifica di specialità, che fa il paio con quella dei 1500 conquistata ieri. E se non ci fosse stato di mezzo quello sfortunato imprevisto alla coscia, saremmo qui a parlare di una fantascientifica tripletta. Il francese Thibaut Fauconnet e lo statunitense J.R. Celski fanno compagnia ad Hamelin sul podio russo.

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