Mondiali di Mosca: Fontana da sogno. Arrivano il titolo iridato nei 1500 e il bronzo (con caduta) nei 500 metri

Mondiali di Mosca: Fontana da sogno. Arrivano il titolo iridato nei 1500 e il bronzo sui 500 metri
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Short Track - Campionati Mondiali a Mosca

Mondiali di Mosca: Fontana da sogno. Arrivano il titolo iridato nei 1500 e il bronzo (con caduta) nei 500 metri

Comincia alla grande il Mondiale 2015 di short track: con un oro e un bronzo e, soprattutto con la leadership provvisoria nella classifica generale. Il merito, neanche a dirlo, è di Arianna Fontana. A Mosca, l’azzurra si prende dapprima la prima massima soddisfazione iridata e poi chiude con un terzo posto nonostante una caduta da batticuore sul ghiaccio dell’Arena Krylatskoe. Ma dopo un inseguimento all’oro iridato durato quasi un decennio ora può festeggiare: è la nuova campionessa mondiale sui 1500 metri.

Un’impresa mai riuscita alla già plurititolata freccia valtellinese. Che nella seconda finale della sua incredibile giornata, i 500 metri, si prende una preziosissima e meritata medaglia di bronzo.

La stella della Nazionale azzurra del c.t. Kenan Gouadec guida così la classifica generale femminile dopo due prove individuali – domani si corrono i 1000 e la Super Final su 3000 metri – con 47 punti. La seguono la cinese Fan Kexin con 34 lunghezze e – a pari punti a quota 21 – un terzetto formato dalle coreane Shim Suk-Hee e Choi Minjeong e dalla britannica Elise Christie. Anche il bersaglio “grosso” della classifica overall è a piena portata alla metà del programma.

Dunque se proviamo a descrivere la prima prova d’oro possiamo dire che Arianna sia stata superba e imprendibile, insomma una vera padrona. La finalissima nella distanza più lunga del programma aveva tutti gli ingredienti per farla entrare nella storia del ghiaccio. Con l’italiana infatti c’erano la dominatrice sulla distanza in Coppa 2014-15, la 16enne coreana Choi Minjeong, favorita proprio assieme alla Fontana e con le altre due asiatiche Shim e Kim in prima fila per le medaglie.

Non si fa impensierire Arianna, bronzo olimpico in carica sulla distanza, che mette sul ghiaccio la sua velocità, la cattiveria agonistica e la solita autorità sfrontata unita a una condizione incredibile. La Finale A corsa con otto concorrenti – due sono state avanzate dalla giuria – è una cavalcata vincente. La vede subito tra le più attive assieme a Kim Alang, campionessa olimpica con la staffetta della Corea. Una condotta di gara praticamente perfetta per l’italiana, che passa davanti alla canadese Kim Boutin, nel frattempo portatasi a condurre. Poi accelera, lasciando solo la propria scia alle avversarie. È un arrivo d’oro per la prima volta in un Campionato Mondiale. Una vittoria che mancava nel già straordinario palmares della 24enne valtellinese. La Fontana vince in 2’31’’392 davanti alle temibilissime coreane Shim Suk-Hee – che dopo l’oro del 2014 si deve accontentare dell’argento in 2’31’’472- e Choi Minjeong, bronzo in 2’31’’502.

Arianna Fontana sale inoltre per la prima volta sul podio iridato nei 1500, distanza nella quale mai era finita tra le prime tre: il suo miglior risultato era stato un settimo posto datato 2012. Con questo successo, l’azzurra conquista anche i primi 34 punti validi per la classifica generale. Un importantissimo viatico per tentare l’assalto alla graduatoria “overall”, grande e ambizioso obiettivo della freccia italiana.

Nei successivi 500 metri la Fontana troverà il secondo podio – su due tentativi a disposizione - nella rassegna iridata moscovita. Dopo una semifinale conclusa al secondo posto in 43’’953 dietro la britannica Elise Christie, arriva la seconda gioia, non senza un grandissimo brivido e un pizzico di rimpianto. La lombarda, partita dalla quarta casella di partenza, sfida anche la cinese – bronzo sulla distanza nel 2014 e detentrice della Coppa del Mondo di specialità - Fan Kexin e la coreana Choi Minjeong.

Allo start, l’azzurra fa tutto bene e recupera immediatamente una posizione su Choi. Durante i quattro giri e mezzo di gara, Arianna sembra avere la marcia giusta per osare. Lo fa e al penultimo giro supera la Christie e – si difende dal ritorno di quest’ultima – e s’incolla alla cinese Fan, fin lì sempre in testa. All’ultima curva, arriva la caduta dell’italiana, mentre poteva cercare uno spiraglio sulla cinese. Nella scivolata finisce a terra anche la coreana Choi e scappano verso l’oro e l’argento Fan Kexin (43’’866) e la Christie (44’’139). Arianna si rialza e riesce a tagliare il traguardo prima della rivale finita a terra. È un bronzo che vale comunque tantissimo. La quarta medaglia sulla distanza breve, dopo tre argenti iridati.

Anche la staffetta femminile vola in Finale A per difendere il bronzo di Montréal 2014. Il quartetto formato da Arianna Fontana, Lucia Peretti, Elena Viviani e Arianna Valcepina vince la prima delle due semifinali in 4’20’’996 davanti alle ungheresi. Gara relativamente difficile per le italiane, al terzo posto per buona parte dei 3000 metri, dietro Corea e Russia. Fino alla svolta arrivata tre giri dalla fine. Un contatto scorretto della frazionista russa fa cadere l’asiatica. L’Italia, rimasta a contatto, s’invola verso una qualifica facile e le campionesse olimpiche coreane vengono avanzate in Finale A di domani con cinque team. Con loro anche Italia, Ungheria, Cina e Giappone.

Si è fermato alla seconda semifinale dei 1500 il cammino dell’altra azzurra qualificatasi dopo le batterie di ieri, Elena Viviani. Esame proibitivo per la 21enne delle Fiamme Gialle, in lotta con tre pattinatrici cinesi e la vicecampionessa europea Sofia Prosvirnova, che ha corso in casa. Vincerà Han Yutong – poi penalizzata e messa fuori classifica. Passeranno in finale A la connazionale Tao Jiaying, la giapponese Moemi Kikuchi e la Prosvirnova. La Viviani chiude in quinta posizione in 2’32’’399, perdendo contatto con le prime negli ultimissimi giri. Una prestazione che le varrà la quindicesima piazza finale sulla distanza.

In campo maschile, guida la classifica generale provvisoria il russo Semen Elistratov con 36 punti. Alle sue spalle lo bracca – è a sole due lunghezze di distacco – il cinese Wu Dajing. Poi il campione europeo overall Sjinkie Knegt, a quota 29. Più indietro i due grandissimi rivali Charles Hamelin e Victor An.

Si era deciso con uno scontro tra titani nei 1500 maschili. La Finale A premia un po’ a sorpresa il beniamino di casa Semen Elistratov e, di conseguenza, la Russia. In una gara incredibile che ha visto un duello mozzafiato e infinito tra il nuovo campione del mondo e l’ormai ex iridato sulla distanza, il canadese Charles Hamelin, vince il primo. Decisivo il sorpasso finale all’ultimo giro e a un arrivo fortunato e incertissimo al fotofinish. Oltre ad Elistratov (oro in 2’18’’096) e Hamelin (bronzo), s’inserisce con tempismo anche l’olandese Sjinkie Knegt, argento con una zampata negli ultimi metri. Tra l’oro e il bronzo ci saranno solo 20 centesimi di differenza.

I contatti proibiti avevano condizionato la semifinale con l’azzurro Yuri Confortola con Seo Yi Ra finisce a terra e coinvolge Shi Jingnan. Entrambi escono di scena e lanciano proprio Semen Elistratov. L’atleta della Forestale, inizialmente nelle retrovie, evita però di essere coinvolto nei contatti e ha l’opportunità di qualificarsi per la finalissima negli ultimi giri. Non troverà però lo spazio e lo spunto e chiude quarto in 2’22’’237, a poco più di due decimi dal secondo classifica Daan Breeuwsma. Posizione tuttavia sufficiente per accedere alla Finale B. Nella “finalina”, il 28enne di Bormio chiude sesto in 2’18’’08 nella gara vinta dall’ungherese Liu Shaolin Sandor. L’italiano chiuderà al 12esimo posto complessivo sulla distanza.

I successivi 500m maschili avevano perso gradualmente per strada diversi protagonisti annunciati. In semifinale si fermano Charles Hamelin – caduto – e Semen Elistratov. Il vincitore dei 1500 si fa beffare al fotofinish dall’ungherese Liu Shaolin. In precedenza nei quarti di finale, erano usciti di scena anche Victor An, campione in carica, e il coreano Sin Da Woon.

La Finale A va appannaggio di Wu Dajing, autorevolissimo vincitore del suo primo oro mondiale in 41’’032. Secondo il sorprendente ungherese di origini cinesi Liu Shaolin Sandor, che chiude davanti all’altro rappresentante della Cina, Han Tianyu. Quarto il secondo classificato promissorio nella classifica generale Sjinkie Knegt.

Nelle semifinali della staffetta maschile - l'Italia non si è qualificata -, invece, va fuori a sorpresa la Russia detentrice dell'oro olimpico. Il quartetto di An e compagni scivola nella prima delle due prove vinta dall'Ungheria davanti all'Olanda già d'oro nel 2014. Questi due team passano alla Finale A, dove domani se la vedranno contro Cina e Corea. Sarà l'ultima gara della manifestazione 2015.

Clicca qui per consultare i risultati completi della seconda giornata e per sapere il programma con orari delle gare in programma per domenica 15 marzo. Sarà possibile seguire le gare di oggi (sabato) in differita dalle ore 8 su RaiSport 2. Dalle 18 saranno trasmesse - sempre in differita e sempre su RaiSport 2 - le finali della domenica. 

Domani (dalle 13:00 italiane), nell'ordine si disputeranno i quarti di finale dei 1000 metri femminili e maschili (con gli azzurri Arianna Fontana e Tommaso Dotti all'opera) e le due Super Final di 3000 metri con i migliori otto classificati dopo le prime tre prove individuali. A conclusione del torneo individuale, ci saranno le finali delle staffette. Le azzurre saranno impegnate nella gara per le medaglie. 

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