Arriva dallo slittino la seconda medaglia italiana in questa edizione dei Giochi Olimpici, e arriva per merito dell'atleta azzurro più atteso Armin Zoeggeler (nella foto), colui che in sei Olimpiadi ha regalato all'Italia ben sei metalli.
Il fuoriclasse di Foiana, di gran lunga il più grande interprete di sempre dello slittino su pista artificiale, aveva da tempo preparato questo appuntamento con una cura maniacale, e già lo scorso anno nelle pre-olimpiche aveva fatto presagire che all'evento a cinque cerchi non avrebbe recitato un ruolo di comprimario ma semmai di protagonista principale.
Armin dopo due stagioni in cui è stato attanagliato da problemi alla schiena, alla soglia dei quarant'anni è tornato ad esprimersi ad alti livelli cogliendo nella trascorsa edizione della Coppa del Mondo ben due successi. Con queste inezioni di fiducia e con una slitta preparata appositamente per l'evento a Cinque Cerchi, Zoeggeler è sceso sulla pista di Sochi con l'obiettivo di centrare la sua sesta medaglia olimpica della carriera.
Fin dalla prima manche si era capito che contro Felix Loch ed Albert Demtschenko non ci sarebbe stata gara, ma il fenomeno azzurro non si è fatto prendere dallo sconforto e da grande campione qual'è, ha mantenuto alta la concentrazione in tutte e quattro le manche in programma, gestendo l'enorme pressione mediatica ed incrementando discesa dopo discesa il proprio vantaggio nei confronti dei rivali per un posto sul podio. Grazie al terzo tempo parziale nella manche conclusiva, Armin Zoeggeler ha tagliato il traguardo in terza posizione, divenendo in assoluto il primo atleta della storia dello sport ad essersi aggiudicato 6 medaglie olimpiche in sei edizioni consecutive.
Se Zoggeler quest'oggi è entrato nella leggenda, il vincitore della gara odierna Felix Loch si candida prepotentemente per entrare presto a sua volta nel ristretto club degli invincibili del mondo dello sport. Il venticinquenne bavarese ottiene meritatamente il suo secondo trionfo olimpico alla sua seconda partecipazione a cinque cerchi, un risultato che in precedenza era stato centrato solamente dal connazionale Georg Hackl e dallo stesso Zoeggeler.
Loch dopo una prima run in cui ha concesso 15 millesimi al beniamino di casa Albert Demtschenko, è salito in cattedra a partire dalla seconda manche, dove da vero fuoriclasse ha frantumato i record della pista mettendo tra se il principale rivale un notevole margine di sicurezza alla vigilia della discesa finale.
Il tedesco nonostante la giovane età, ha messo in mostra tutta la sua esperienza e nella quarta heat ha stampato nuovamente il miglior tempo, chiudendo con quasi mezzo secondo di vantaggio sul russo. Loch chiude così una stagione d'oro, in cui ha vinto tutto quanto c'era da vincere ovvero Coppa del Mondo, campionato europeo ed Olimpiade e giovedì andrà a caccia assieme alla sua Germania della medaglia più pregiata nella debuttante prova a squadre.
A completare un podio regale, ci ha pensato Albert Demtschenko che all'ultima gara della vita e a quarantadue anni suonati davanti al proprio pubblico in festa si è regalato la medaglia d'argento, la seconda della carriera che giunge ad otto anni di distanza dalla prima conquistata a Torino. Per l'atleta di casa questo risultato è il giusto riconoscimento ad una carriera che avrebbe potuto essere più vincente se nella sua strada non avesse trovato gente del calibro di Zoeggeler, Hackl, Prock e Loch quattro dei più grandi slittinisti di tutti i tempi.
Gran parte del merito della medaglia d'argento di Demtschenko va al tecnico italiano Walter Plaikner che dopo essere stato cacciato dalla nazionale azzurra si è accasato alla Russia e in una sola stagione ha regalato al paese organizzatore questo splendido risultato. Plaikner grande "mago" dei materiali metterà sicuramente il suo zampino anche nelle prossime gare di slittino pertanto non ci sarà da sorprendersi se nei prossimi giorni la Russia dovesse ottenere nuove medaglie.
Ai margini del podio, nella lotta per la poco ambita medaglia di legno si è imposto il tedesco Andi Langenhan che nella manche finale ha scavalcato il giovane russo Pavlinchenko. Nulla da fare per Dominik Fischnaller e il suo obiettivo della top five. L'azzurro ha commesso parecchi errori nel tratto centrale eseguendo qualche ondeggio di troppo e chiudendo in sesta posizione con soli 16 centesimi di margine sull'altro russo Peretyagin.
La top ten è stata completata dagli austriaci Egger e Kindl e dal lettone Rubenis rispettivamente settimo, ottavo e decimo.
La grande delusione di questa prova olimpica è arrivata dal trentaduenne David Moeller argento quattro anni fa a Vancouver, che in nessuna delle quattro manche in programma è riuscito ad essere competitivo non solo per un posto sul podio ma nemmeno per un piazzamento nella top ten.
Il terzo azzurro in gara Emanuel Rieder ha chiuso la sua prima esperienza olimpica in diciannovesima posizione. Il ventenne altoatesino secondo lo scorso anno ai mondiali junior ha disputato le ultime due manche in lieve calo rispetto alla prima giornata perdendo anche nella run finale un piazzamento.
Classifica finale slittino maschile
1 F. LOCH 52.185 (2) 51.964 (1) 51.613 (1) 51.764 (1) 3:27.526 +0.000
2 A. DEMCHENKO 52.170 (1) 52.273 (2) 51.707 (2) 51.852 (2) 3:28.002 +0.476
3 A. ZOEGGELER 52.506 (3) 52.387 (3) 51.910 (3) 51.994 (3) 3:28.797 +1.271
4 A. LANGENHAN 52.707 (8) 52.480 (4) 52.073 (7) 52.095 (4) 3:29.355 +1.829
5 S. PAVLICHENKO 52.660 (6) 52.593 (10) 51.928 (4) 52.255 (14) 3:29.436 +1.910
6 D. FISCHNALLER 52.729 (9) 52.540 (5) 52.007 (5) 52.203 (11) 3:29.479 +1.953
7 A. PERETYAGIN 52.675 (7) 52.590 (9) 52.069 (6) 52.161 (7) 3:29.495 +1.969
8 R. EGGER 52.564 (4) 52.630 (11) 52.152 (9) 52.160 (6) 3:29.506 +1.980
9 W. KINDL 52.586 (5) 52.714 (13) 52.145 (8) 52.218 (12) 3:29.663 +2.137
10 M. RUBENIS 52.775 (11) 52.560 (7) 52.229 (10) 52.133 (5) 3:29.697 +2.17
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
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