L’Italia fa festa nella Mass Start: Lollobrigida terza alle Finali di Erfurt. Giovannini sul podio nella coppa di specialità

L’Italia fa festa nella Mass Start: Lollobrigida terza alle Finali di Erfurt. Giovannini sul podio nella coppa di specialità
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Speed Skating - Finali di CdM a Erfurt (GER)

L’Italia fa festa nella Mass Start: Lollobrigida terza alle Finali di Erfurt. Giovannini sul podio nella coppa di specialità

Si chiudono bene per i colori azzurri le Finali di Coppa del Mondo 2014-2015 a Erfurt. Sul ghiaccio dell’ovale tedesco dedicato alla campionessa dello speed skating Gunda Niemann-Stirnemann arriva l’acuto dell’azzurra Francesca Lollobrigidaterza nell’ultima Mass Start stagionale dominata da Martina Sábliková. Al maschile, pochi minuti più tardi, Andrea Giovannini non sale sul podio della gara conclusiva, ma conquista un prestigiosissimo bronzo nella classifica finale di specialità.

Un risultato attesissimo, perché riporta un pattinatore italiano su un podio finale di Coppa in un concorso individuale. L’ultimo che era riuscito nell’impresa fu Enrico Fabris, terzo nella graduatoria finale su 5 e 10mila metri nel 2008.

La sesta Mass Start donne è andata a Martina Sábliková, dominatrice dopo un irresistibile spunto solitario, che l’ha portata a guidare la graduatoria con 68 punti. Ma le ottime notizie sono arrivate da Francesca Lollobrigida, terza al traguardo grazie a 25 punti, anticipata nella volata finale solo dalla giapponese Nana Takagi (seconda a quota 40). L’azzurra corre con grande sicurezza e si aggiudica il primo sprint intermedio (al quarto giro) davanti alla tedesca Kraus. La seconda volata premia Heather Richardson davanti a Martina Sábliková. La fuoriclasse ceca prova la fuga solitaria al nono giro e transita in testa allo sprint del dodicesimo giro, proseguendo il suo forcing. Le inseguitrici alzano bandiera bianca ufficialmente ai meno tre e la lasciano libera d’involarsi. Ma impazza la lotta per le posizioni rimanenti sul podio. La 24enne romana si gioca tutto nella volata finale centrando il secondo posto – nell'ultimo decisivo sprint - alle spalle di Nana Takagi. I 20 punti guadagnati nello sprint conclusivo consentono alla pattinatrice dell’Aeronautica Militare di trovare il terzo podio in Coppa del Mondo dopo la vittoria di un anno fa alle Finali di Heerenveen e il secondo posto nel 2013 a Inzell. Una positiva chiusura di stagione, poiché il suo miglior piazzamento nella gara in linea nel 2014-15 era stato un doppio settimo posto nelle Mass Start di Berlino e Hamar.

La canadese Ivanie Blondin – anticipata allo sprint dell’ultimo giro proprio dall’italiana - corre in difesa ma riesce ad aggiudicarsi al Coppa di specialità davanti alla delusissima olandese Irene Schouten (466 contro 432 punti finali). Terza l’onnipresente Sábliková, mentre Francesca Lollobrigida cede il titolo conquistato 2014, ma risale in graduatoria fino al sesto posto.

Porta minore fortuna per i colori italiani, ma riserva comunque grandi soddisfazioni, anche la Mass Start maschile. Gara a “numero ridotto” e senza il già campione sulla distanza Lee, rimasto in Corea. Ci sono però 13 tra i 20 migliori piazzati in classifica di Coppa, al via dell’ultima fatica di gruppo della stagione. Allo start c’erano l’Italia – con Andrea Giovannini e Nicola Tumolero –, Olanda – con Arjen Stroetinga e Jorrit Bergsma –, Austria e Germania, uniche squadre con due elementi. Un fattore “doppio” che ha inciso relativamente sull’andamento della prova su 16 giri, vinti dal belga “solitario” Bart Swings.

Subito, però, i tedeschi si mettono sugli scudi con Weber vincitore del primo sprint al quarto giro. Poi, il 21enne Giovannini prende in mano le redini del gruppo e sprinta per primo all’ottavo giro. In seguito ci prova Jorrit Bergsma – non nuovo ad azioni decisive da lontano – ma è tallonato dall’altro azzurro Nicola Tumolero, che ferma il tentativo del campione olandese. Va via comunque un gruppetto di quattro elementi, da cui transitano all’ultimo sprint, nell’ordine Swings, Lunde Pedersen e Bergsma stesso. L’azzurro perde qualche metro dai tre e aspetta il rientrante compagno di squadra Giovannini per chiudere il buco: operazione che non riuscirà. Il vantaggio del trio è ampio e si gioca la vittoria finale nell’ultima volata. Vince Bart Swings, superando Bergsma negli ultimissimi metri. Terzo è Lunde Pedersen. Giovannini invece non riesce a difendere il secondo posto in classifica generale – il primo era già di Lee – e conclude la Mass Start di Erfurt al quinto posto. Tumolero termina dodicesimo. Purtroppo Giovannini viene superato nel ranking generale da Swings, tornato alla vittoria dopo due anni. Una piccola delusione che non cancella di certo l’entità dell’impresa del ragazzo tesserato per le Fiamme Gialle.

La graduatoria finale della Grand World Cup femminile – ovvero la classifica generale di Coppa – premia l’ultima parte di stagione fenomenale di Heather Richardson. La 27enne americana conquista così il secondo titolo dopo il trionfo dello scorso anno difendendosi egregiamente dall’assalto delle altre due candidate Martina Sábliková e Brittany Bowe. L’ex rotellista originaria della North Carolina prevale per appena 99 punti di differenza – 1195 contro i 1096 della ceca – e ascrive il suo nome al fianco del re al maschile Pavel Kulizhnikov, già matematicamente campione dopo la prima giornata di Finali.

Ecco le altre gare che hanno deciso gli ultimi verdetti ancora pendenti, prima delle Finali disputate alla Gunda-Niemann-Stirnemann-Halle.

Nei 3000 metri femminili, arriva l’ennesimo sigillo vincente di Martina Sábliková. Già sicura di esultare (causa l’assenza di Ireen Wüst, l’unica potenzialmente in grado di superarla) per il primato, ha centrato la nona vittoria consecutiva sulle distanze lunghe – 3000 e 5000 metri – nella classifica finale di World Cup. Un record assoluto mai riuscito a nessun’altra atleta. La 27enne originaria di Žďár nad Sázavou chiude in bellezza la stagione, vincendo l’ultima prova da sette giri e mezzo sull’ovale in Turingia e bissando poi nella Mass Start. Tempo finale dei 3000 corsi dalla plurimedagliata – ultima campionessa mondiale Allround - della Repubblica Ceca: 4’04’’36. Che chiude la stagione toccando quota 36 successi in Coppa del Mondo nella sua carriera invidiabile.

Sul podio, per la seconda volta in stagione e in carriera al livello individuale in Coppa, anche l’olandese Marije Joling. La pattinatrice di Assen chiude in seconda posizione 4’05’’64. Terza un’altra portacolori del team oranje, Diane Valkenburg (4’07’’85). La 30enne torna tra le migliori tre in Coppa dopo oltre due anni e nega la soddisfazione del podio all’idolo di casa Claudia Pechstein, quarta a un secondo e 29 dal terzo posto. Si consolerà con il secondo posto nella graduatoria generale.

Della seconda serie dei 500 metri al femminile ricorderemo l’ultima batteria tra giganti. Finisce 37’’77 contro 37’’97 e decreta la vittoria di Heather Richardson sulla connazionale Brittany Bowe. E come nella prima serie di sabato, è doppietta per gli Usa. Inoltre, la Richardson trova la sua quarta vittoria consecutiva sulla distanza, confermando il suo 2015 fulmineo. Ma sarà un podio identico a quello dei Mondiali su Distanze Singole di febbraio.

Già perché oltre alle inarrivabili statunitensi, fa doppia festa la giapponese Nao Kodaira, terza in 38’’49. Il terzo posto e vale così anche il titolo stagionale dei 500. La sua rincorsa si è così completata nei confronti dell’ex leader fino all’ultima corsa, Lee Sang-Hwa. La coreana ha perso così la testa della graduatoria perché aveva rinunciato – così come tutte e due le squadre nazionali – alla trasferta tedesca. Sale in cima la Kodaira al primo podio – tra l’altro vincente - in una classifica generale di Coppa del Mondo ISU. La nipponica, 28 anni, aveva vinto solo una gara, la prima serie dei 500 a Seul, nel novembre scorso, aggiungendo poi cinque secondi e due terzi posti. Le è bastato per conquistare un bottino di 926 contro gli 880 della Lee. Terza la Richardson a quota 710

L’azzurra Yvonne Daldossi chiude in 39’’25, piazzandosi al 12eimo posto. Per l’altoatesina si tratta comunque del sesto miglior responso cronometrico dell’anno, decisamente meglio rispetto al 39’’42 ottenuto ieri. Eguagliato inoltre il suo miglior piazzamento in carriera in Division A. Sicuramente la stagione della 23enne della Forestale è stata la migliore dal suo esordio in Coppa del Mondo. Alla sua età può avere ancora molto da dire nell’universo delle sprinter.

Era apertissima la sfida per il titolo dei 1000 metri femminili. Tre le pattinatrici in corsa per l’alloro di migliore specialista 2014-15 sulla distanza: la leader, la cinese Li Qishi, l’olandese Marrit Leenstra – fresca del titolo sui 1500 conquistato ieri – e la campionessa mondiale, nonché vincitrice di due delle ultime quattro prove di Coppa, Brittany Bowe. Tra di loro vi erano 40 punti di differenza al via. Ebbene, la spunta proprio la Bowe, in una graduatoria che si capovolge totalmente. L’americana vince la gara in 1’14’’61 – nuovo record della pista - e si attesta a quota 510 punti, precedendo di tre lunghezze Marrit Leenstra e di 25 la Li.

Decisivo l’ordine d’arrivo dell’ultima gara. La vittoria della Bowe è bastata anche in virtù “dell’aiuto” fornitole dalla compagna di squadra Richardson, giunta seconda in 1’15’’13. Sottratti così i punti che sarebbero stati sufficienti all’olandese Leenstra per il titolo. L’oranje è infatti giunta terza in 1’15’’78, ma con il secondo posto avrebbe festeggiato certamente la vittoria in specialità. Solo sesta (in 1’16’’76), invece, l’ex leader Li Qishi.

 

Nel concorso al maschile non si è presentato Pavel Kulizhnikov, salito sul ghiaccio solo per le premiazioni finali. Il russo, che nella giornata di ieri aveva chiuso qualsiasi discorso per la vittoria della coppa sulla distanza su 500 e 1000 e della Grand World Cup, si è preso un giorno di riposo anticipato in quel di Erfurt. Nella seconda serie dei 500 metri vince, in absentia del campione mondiale Sprint 2015, il suo connazionale Ruslan Murashow. Dunque se la Russia lascia ai box il suo miglior atleta, ma trova ancora la zampata sulla distanza breve. L’identikit è simile a quello di Kulizhnikov. Murashow è un classe 1992, all’esordio quest’anno in World Cup e alla prima vittoria in stagione, dopo essere finito già al terzo posto nei 500 a Obihiro e Seul. 34’’97 il suo notevole crono vincente.

Si devono accontentare di un secondo posto in coabitazione i ben più esperti e conclamati Michel Mulder e Laurent Dubreuil: tempo di entrambi 35’’10. Arriva un altro quarto posto per la Germania. Stavolta tocca a Nico Ihle mancare il podio per 5 centesimi.

In chiave classifica generale finale, alle spalle di Kulizhnikov (930 punti con il successo di ieri), si mantiene al secondo posto Dubreuil (Canada), mentre alle loro spalle Murashow scavalca sul filo di lana Michel Mulder (565 punti contro 560). L’italiano Nenzi conclude al 21esimo posto finale a quota 165.

Proprio l’ultima fatica stagionale sui 500 metri ha visto sul ghiaccio l’azzurro Mirko Giacomo Nenzi. Il finanziere non riesce a riscattare la prova opaca di 24 ore prima, dove aveva chiuso 17esimo. Peggiora di 6 centesimi la sua prestazione, costituita da una partenza in 10 secondi netti ai 100 metri e da una chiusura sul giro in 25’’8. Totale 35’’89. È sedicesimo su 17 atleti al via. Chiude così un’annata sicuramente non così positiva come si poteva sperare da lui, visto la brillante stagione precedente. Avrà tempo per programmare al meglio il 2015-16, sperando di poterlo ritrovare nella Division A anche sui 1000.

I 1500 metri maschili regalano l’ennesimo stravolgimento in classifica generale. Vince Denny Morrison. Il 29enne canadese, bronzo olimpico sulla distanza a Sochi 2014, stende la concorrenza aggiudicandosi l’ultima gara e i 150 punti assegnati al vincitore della tappa finale. Punti che fanno la differenza per scavalcare Sverre Lunde Pedersen – 409 contro i 405 del secondo - e il leader fino alla vigilia delle Finali di Erfurt, l’olandese Kjeld Nuis. A quest’ultimo sarebbe bastato correre in difesa per il confermarsi in testa al ranking sulla distanza. Ma il 25enne di Leiden crolla e chiude al sesto posto. La vittoria è andata appunto a Morrison in 1’42’’01, davanti a Lunde Pedersen (Norvegia), secondo in 1’46’’51. Sul podio dell’ultimo 1500 sale anche il belga Bart Swings in 1’46’’81. Una doppia curiosità: Morrison non vinceva una gara in Coppa sui 1500 dal gennaio del 2009 e ottiene la sua prima coppa di specialità in carriera grazie all’unico, decisivo, successo stagionale.

Clicca qui per consultare i risultati completi delle Finali di Erfurt e le classifiche della World Cup ISU 2014-2015 su pista lunga.

 

TUTTI I PODI FINALI SULLE SINGOLE DISTANZE DELLA STAGIONE

 

DONNE

GRAND WORLD CUP
1. Heather RICHARDSON (Usa)                 1195 punti
2. Martina SÁBLIKOVÁ (Cec)                      1096
3. Brittany BOWE                                         1045

500 metri
1. Nao KODAIRA (Jpn)                                  926
2. LEE Sang-Hwa (Cor)                                 880
3. Heather RICHARDSON (Usa)                  710

1000 metri
1. Brittany BOWE (Usa)                                510
2. Marrit LEENSTRA (Ola)                             507
3. LI Qishi (Cin)                                               485

1500 metri
1. Marrit LEENSTRA (Ola)                             410
2. Heather RICHARDSON (Usa)                  400
3. Brittany BOWE (Usa)                                370

3000/5000 metri
1. Martina SÁBLIKOVÁ (Cec)                        580
2. Claudia PECHSTEIN (Ger)                        360
3. Ireen WÜST (Ola)                                       350

Mass Start
1. Ivanie BLONDIN (Can)                              466
2. Irene SCHOUTEN (Ola)                             432
3. Martina SÁBLIKOVÁ (Cec)                        405

Team Pursuit
1. OLANDA                                                       350
2. GERMANIA                                                   240
3. POLONIA                                                      236

 

UOMINI

GRAND WORLD CUP
1. Pavel KULIZHNIKOV (Rus)                      985 punti
2. Bart SWINGS (Bel)                                   806
3. Sverre LUNDE PEDERSEN (Nor)            786

500 metri
1. Pavel KULIZHNIKOV (Rus)                      930
2. Laurent DUBREUIL (Can)                        771
3. Ruslan MURASHOW (Rus)                      565

1000 metri
1. Pavel KULIZHNIKOV (Rus)                       600
2. Kjeld NUIS (Ola)                                         571
3. Nico IHLE (Ger)                                          402

1500 metri
1. Denny MORRISON (Can)                        409
2. Sverre LUNDE PEDERSEN (Nor)            405
3. Kjeld NUIS (Ola)                                       381

5000/10000 metri
1. Jorrit BERGSMA (Ola)                                430
2. Sverre LUNDE PEDERSEN (Nor)              415
3. Bob DE JONG (Ola)                                    346

Mass Start
1. LEE Seung-Hoon (Cor)                              450
2. Bart SWINGS (Bel)                                     387
3. Andrea GIOVANNINI (Ita)                     362

Team Pursuit
1. COREA DEL SUD                                          310
2. OLANDA                                                        290
3. POLONIA                                                       205

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