Show da record del mondo a Calgary con Bowe e Kulizhnikov. Azzurri senza podio nella Mass Start

Show da record del mondo a Calgary con Bowe e Kulizhnikov. Azzurri senza podio nella Mass Start
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Speed SkatingSpeed Skating – CdM a Calgary

Show da record del mondo a Calgary con Bowe e Kulizhnikov. Azzurri senza podio nella Mass Start

Una chiusura con gli effetti speciali, culminata con due nuovi record del mondo, all’Olympic Oval di Calgary dove nella serata di domenica si sono disputate le ultime gare del weekend d’esordio per la Coppa del Mondo ISU su pista lunga. Sul ghiaccio velocissimo della pista canadese festeggiano due volte Pavel Kulizhnikov (in copertina) e Brittany Bowe, che centrano rispettivamente le vittorie con primato su 500 e 1500 metri.

Entrambi gli eroi di giornata strappano i record a due grandissimi dello speed skating del Canada: Jeremy Wotherspoon e Cindy Klassen. Nelle altre quattro gare valide per la Division A, festeggiano la cinese Zhang Hong – 1500 femminili –, la coreana Kim Bo-Reum – Mass Start donne – il russo Denis Yuskov e il belga Bart Swings, primi nei 1500 e nella gara in linea maschile. L’Italia, che riponeva grandi speranze proprio nella Mass Start, specialità entrata da pochi mesi nella famiglia olimpica, è lontana dal podio con Andrea Giovannini e Fabio Francolini (nono e decimo) e Francesca Lollobrigida (undicesima). In Division B, invece, è arrivato nella notte italiana il terzo posto per Francesca Bettrone, sempre nella gara di gruppo. Mentre nei 500 metri maschili l'exploit è giunto da David Bosa, velocissimo e capace di conquistare il nuovo record italiano sulla distanza: 34''80. Migliorato di 9 centesimi il primato nazionale precedente di Mirko Giacomo Nenzi.

Protagonista totale è Brittany Bowe, che si aggiudica i 1500 metri di Division A con l’eccezionale tempo di 1’51’’59. La statunitense cancella così il record mondiale del “totem” della pista lunga Cindy Klassen, che è stata fino a questa sera la primatista sulla distanza per quasi 10 anni: il 20 novembre 2005 corse in 1’51’’79 sul ghiaccio dell’ovale di Salt Lake City. L’ex rotellista 27enne originaria della Florida iridata in carica su 1000, 1500 e nei Mondiali Sprint, si prende così una doppia rivincita a distanza di un giorno: ieri, infatti, aveva ceduto il suo record dei 1000 metri alla connazionale Heather Richardson. Proprio quest’ultima, signora Bergsma da coniugata, è seconda alle spalle dell’amica-rivale trovando il crono di 1’52’’27. Per lei arriva il personal best – abbassato di 28 centesimi -, ma non le basta per vincere. Terza è Martina Sábliková in 1’54’’18. La tre volte campionessa olimpica ceca trova anche la sua miglior prestazione in carriera sulla distanza abbassando il suo personale di 26 centesimi. In quarta posizione si piazza la più forte skater norvegese, Ida Njåtun distante appena un centesimo dalla Sábliková, mentre alle sue spalle si piazzano le forti olandesi Marrit Leenstra e Marije Joling. Una curiosità: il podio di Calgary è lo stesso – anche nelle posizioni – che si è verificato nell’ultima tappa di Coppa della scorsa stagione a Erfurt. Ovviamente i tempi, complici anche il ghiaccio estremamente veloce della pista nordamericana, sono ben diversi.

Sulla stessa distanza, ma in Division B, si è cimentata anche la veneziana Francesca Bettrone. L’azzurra si è piazzata 14esima in 1’59’’20, nella gara in cui ha primeggiato la giapponese Miho Takagi.

Al maschile, tutta l’attesa era per Pavel Kulizhnikov, impegnato nell’ultima batteria dei 500 metri (seconda serie), dopo aver sfiorato per 8 centesimi il primato mondiale di Whoterspoon nella prima serie vinta venerdì scorso. Missione compiuta per il 21enne russo, nonostante una partenza non perfetta – 9’’62 ai 100m – capace poi di sprigionare la sua potenza con una cavalcata eccezionale. Ferma il cronometro a 34 secondi netti con un giro da 24’’3: pazzesco, devastante e il canadese Wotherspoon abdica a distanza di otto anni la sua super prestazione di 34’’03. Secondo, terzo e quarto in classifica, a mitigare in parte la perdita del primato mondiale per i canadesi, giungono William Dutton in 34’’25, a un abisso dal vincitore, Alex Boisvert-Lacroix (34’300) e Gilmore Junio (34’’304). Per il 28enne québécois Boisvert-Lacroix, si tratta della prima medaglia in carriera in World Cup. Dutton, invece era salito sul podio per la prima volta nella serie dei 500 disputati venerdì.

Al femminile, la distanza sprint della Division A premia ancora Zhang Hong. La cinese si prende la rivincita sui 500 rispetto a due giorni prima – scambiandosi i posti sul podio – sulla primatista mondiale, la coreana Lee Sang-Hwa dopo una competizione di altissimo livello. Entrambe le velociste asiatiche sfondano la barriera dei 37 secondi. La Zhang, già campionessa olimpica sui 1000 a Sochi 2014, corona il suo weekend con il primo oro dopo aver indossato altre tre medaglie – due argenti nei 500 e nel Team Sprint e un bronzo nei 1000 – tra venerdì e sabato. Nulla da fare dopo il 36’’94 della cinese per la Lee. Quest’ultima, nonostante l’ottimo 36’’99, non bissa il successo della prima serie ma è comunque seconda. Al terzo posto si rivede Heather Richardson-Bergsma (37’’06), che anticipa la rivale Brittany Bowe (37’’12 e best migliorato di un decimo).

Nella prima gara di Division A del pomeriggio canadese, ovvero quella sui 1500 metri, si era imposto il vicecampione mondiale Allround 2015 e iridato un anno fa sui 1500, Denis Yuskov. Il russo trova una prestazione di altissimo livello – mai pattinata in carriera – chiudendo in 1’41’’88, a soli 84 centesimi dal record del mondo di Shani Davis. In seconda posizione si classifica il belga Bart Swings (1’42’’48), che prevale sullo statunitense Joey Mantia per l’inezia di 2 millesimi di secondo. Swings è costretto a rinviare ancora una volta la vittoria in una gara contro il tempo. Si rifarà poche ore dopo nella Mass Start.

Impegnato nel mattino canadese sui 1500 validi per la Division B, l’azzurro Andrea Giovannini è decimo nella gara vinta dal canadese Ted-Jan Bloemen in 1’44’’91. Vale però la pena soffermarsi sul cronometro del 22enne trentino che percorre i 3 giri e 300 metri dell’ovale di Calgary in 1’46’’47. Abbattuto il suo primato personale, risalente al novembre 2013, di un secondo e 22 centesimi.

Le speranze italiane dopo il brillante e inaspettato terzo posto del Team Pursuit maschile di ieri, erano riposte sulle Mass Start. Tra le venti le partecipanti alla gara femminile, la prima gara di Coppa del Mondo da quando la gara con partenza in linea è stata ufficialmente inserita nel programma olimpico, l’unica azzurra inserita nel primo gruppo, Francesca Lollobrigida (campionessa della Coppa di specialità 2013-2014), si è ritrovata a lottare con alcune tra le più quotate pattinatrici del mondo: non è andata oltre l’11esimo posto. Tra le big, si è vista ancora con una Richardson in stato di grazie, tra le più attive e in forma del momento. La statunitense conquista subito il primo sprint intermedio davanti a Nana Takagi e all’olandese Ensing. Francesca rimane attenta anche quando la Sábliková cerca di anticipare il gruppo allo sprint dell’ottavo giro, vinto dalla ceca vince la volata davanti alla Park e alla Ensing. L’ultima volata – al giro numero 12 sui 16 totali – va appannaggio della seconda pattinatrice della Repubblica Ceca, Nikola Zdráhalová, su Blondin e Schouten. I margini per tentare un attacco il tutto per tutto all’arrivo – che premiava le prime tre con 60, 40 e 20 punti - ci sarebbero. E la 24enne dell’Aeronautica Militare c’è. Almeno finché le giapponesi non provano il gioco. Dietro di loro si lancia la canadese Ivanie Blondin – terza nella classifica finale – che viene superata negli ultimissimi metri dalla coreana Kim e anche dalla olandese Irene Schouten. Così la classifica finale: Kim Bo-Reum 60 punti, Schouten 41, Blondin 23, Sábliková 5 e via via le altre. La Lollobrigida, brava a sgomitare nella concitata la volata tra le primissime, paga l’assenza di punti negli sprint intermedi e sarà undicesima nella graduatoria finale. La Kim, 22 anni, trova la sua terza vittoria in una Mass Start (unica disciplina in cui ha primeggiato in World Cup) dopo i primi successi arrivati però nella stagione 2012-2013 che le avevano consentito di vincere la Coppa di specialità.

Al maschile, invece, erano 24 (meno uno) i concorrenti pronti a giocarsi la gloria nella prima Mass Start dell’anno. Tra di loro due candidati pesanti con la tuta tricolore: il vicecampione mondiale in carica Fabio Francolini e il terzo classificato nella classifica di Coppa nell’ultima stagione, Andrea Giovannini. Tra i favoriti, non c’è a sorpresa Lee Seung-Hoon, il coreano dà forfeit nonostante fosse regolarmente iscritto. I 16 giri sono tattici, in attesa che una squadra prenda l’iniziativa. Lo fa l’Olanda che vince il primo sprint ai -12 con Bergsma. Il campione olimpico sui 10mila prova a fuggire. Ma Francolini ricuce. Il successivo sprint va a un attento Bart Swings davanti al secondo oranje Arjen Stroetinga. Poi riprova Bergsma con Francolini e il belga a inseguire il pericolosissimo pattinatore olandese. L’attacco cha fa saltare i tatticismi lo portano il neozelandese Reyon Kay e lo svizzero Livio Wenger: allungano sul gruppo ai -5 dal termine, Giovannini prova a ricucire e si spartiscono i punti dello sprint intermedio seguente. Kay non molla e rilancia, ma Swings lo raggiunge all’ultima tornata e s’invola da solo verso il successo. Dietro di lui prova a ridurre lo scarto Bergsma, ma la sua azione gli vale soltanto il secondo posto. Kay resiste e trova i 20 punti dell’arrivo riservati al terzo nella volatona finale. Così la classifica finale: Swings 65, Bergsma 45 e Kay 45, tutti sul podio. Reyon Kay trova uno storico podio per la Nuova Zelanda. Così gli italiani, che non sono riusciti a fare la differenza nel finale: Giovannini è nono, con un punto, conquistato all’ultima volata intermedia, mentre Francolini non prende punti dagli sprint ma ben si cimenta nella volata finale, guadagnandosi il decimo posto complessivo in 7’37’’96.

Nella notte italiana si sono disputate le gare riservate ai secondi gruppi di merito dei 500 metri e della Mass Start. Nella gara in linea femminile è arrivato un ottimo terzo posto per Francesca Bettrone. La 24enne veneziana è salita per la prima volta su un podio di Coppa del Mondo alla sua seconda Mass Start disputata in carriera dopo l’esordio a Kolomna nel 2012. L’azzurra si è piazzata alle spalle di Misaki Oshigiri (Giappone) e della coreana Noh Seon-Yeong con il crono finale di 9’09’’83, conquistando punti preziosi per puntare all’ingresso nel primo gruppo di merito. Nella stessa gara, valida per la Division B maschile, Nicola Tumolero si è classificato al decimo posto finale in 7’53’’10. Il successo è andato al danese Viktor-Hald Thorup.

Sui 500 metri (seconda serie), il miglior risultato italiano è arrivato dal trentino David Bosa. Il pattinatore tesserato per le Fiamme Oro ha colto il nuovo primato italiano nella gara più veloce del programma di speed skating: è sceso per la prima volta sotto la barriera dei 35 secondi, chiudendo in 34’’80. Tempo che gli è valso il settimo posto finale e 4 punti nella classifica generale sulla distanza. Decimo l'ex primatista nazionale - nel novembre 2013 arrivò a 34''89 sempre sull'ovale di Calgary - Mirko Giacomo Nenzi. Il finanziere veneto ha corso la sua prova in 34’’91, sfiorando soltanto il suo best, lontano due centesimi. La vittoria è andata all’olandese Hein Otterspeer, autore di un tempo di tutto rispetto: 34’’64.

Tra le donne, vi era solo un’azzurra impegnata nei 500 metri della seconda divisione: Yvonne Daldossi, l’anno scorso vincitrice della prova di gruppo B a Heerenveen. L’altoatesina è 15esima in 38’’86, peggiorando tempo e piazzamento – rispettivamente di 16 centesimi e di cinque posizioni – rispetto alla prima serie di venerdì. L’atleta della Forestale rinvia così l’appuntamento con la conquista dei suoi primi punti stagionali.

Clicca qui per consultare i risultati completi e le classifiche dopo la prima tappa di Coppa del Mondo a Calgary.

L’appuntamento con la Coppa del Mondo ISU su pista lunga è fissato per il prossimo fine settimana negli Stati Uniti, a Salt Lake City. Dal 20 al 22 novembre è infatti in programma la seconda tappa sul veloce ghiaccio dello Utah Olympic Oval. Il programma prevederà le stesse distanze viste a Calgary, eccezion fatta per i 10mila maschili e i 5mila femminili, che prenderanno il posto rispettivamente di 5000 e 3000 metri.

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Coppa del mondo di speed skating - Calgary, Canada

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