Arrivano ulteriori 100 milioni per la montagna. Gli indennizzi toccano quota 800 milioni

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Harald Wisthaler www.wisthaler

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Arrivano ulteriori 100 milioni per la montagna. Gli indennizzi toccano quota 800 milioni

Oggi, 15 aprile, nel corso della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stata approvata la proposta di riparto dei 700 milioni di euro messi a disposizione dal Decreto Sostegni al Turismo di Montagna, più ulteriori 100 milioni di euro.

La notizia è stata comunicata da Roberto Failoni, Assessore al Turismo della Provincia autonoma di Trento, che nella pagina personale di facebook ha illustrato nel dettaglio la suddivisione: 430 milioni di euro saranno destinati per gli indennizzi degli impianti di risalita, applicando il metodo già utilizzato in Francia che si basa sul calo del fatturato tra le stagioni invernali 2019/2020, tali risorse saranno destinate direttamente dallo Stato alle singole società di impianti. Come è noto, nel comparto neve queste attività sono strategiche per l’indotto che generano. 40 milioni è la dotazione prevista per gli indennizzi dei maestri di sci e tali risorse saranno ripartite tra le Regioni in base al numero degli iscritti negli albi professionali. Saranno quindi le Regioni a determinarne l’attribuzione ai singoli maestri e alle scuole di sci. Infine è stato definito il riparto dei 230 milioni di indennizzi destinati a tutte le partite iva della filiera, la quota spettante alle singole Regioni per l’indennizzo di ristoranti, rifugi, noleggiatori, fornitori e di tutte le attività correlate. 
Per quest’ultima dotazione la Conferenza delle Regioni ha approvato la richiesta avanzata dalle Regioni di incrementare il fondo con ulteriori 100 milioni euro, arrivando ad un importo complessivo di 800 milioni di euro.

È la prima volta – spiegano gli esponenti delle Regioni Alpine e l'Abruzzo - che il governo stabilisce un intervento mirato al turismo della montagna, uno dei settori più colpito dalla pandemia, e lo fa con l’articolo 2 del Decreto Sostegni, mettendo in campo 800 milioni di euro”.

Adesso le Regioni chiedono al Governo di comprimere il più possibile i tempi per far sì che l’attività indennizzata percepisca le risorse nel più breve tempo possibile.

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