Il Governo ha deciso. Gli impianti resteranno chiusi fino al 5 marzo

Coronavirus, le misure del Dolomiti Superski e il rimborso degli skipass stagionali per la stagione invernale 2020/2021
Info foto

www.wisthaler.com - Harald Wis

TurismoATTUALITÁ

Il Governo ha deciso. Gli impianti resteranno chiusi fino al 5 marzo

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021, data di scadenza del DPCM 14 gennaio 2021.

Una notizia che arriva solamente la sera prima della prevista apertura degli impianti che sarebbe dovuta essere domani 15 febbraio. I comprensori della Lombardia, del Piemonte, del Veneto e della Valle d'Aosta avevano già iniziato la vendita degli skipass on line per evitare code e assembramenti presso le biglietterie e garantire la massima sicurezza.

Nelle ultime ore il Comitato Tecnico Scientifico aveva chiesto di rivalutare la sussistenza dei presupposti per la riapertura dello sci, rimandando al Governo la valutazione relativa all'adozione di eventuali misure più rigorose.  Questo perchè gli ultimi dati sulla situazione sanitaria attestano la diffusione di alcune varianti del covid.

"Per l'economia delle Regioni è una mazzata all'ultimo secondo - ha detto il Coordinatore della Commissione speciale Turismo ed Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni, Daniele D'Amarioperché dopo due rinvii arriva un altro stop. Le Regioni in zona gialla si erano organizzate per attuare un protocollo di sicurezza e ingaggiare personale adeguato, ma si rispegne una macchina che si era messa in moto nel rispetto delle regole".

Anche Flavio Roda, Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, ha voluto prendere una posizione in merito: “Ancora una volta la tempistica dell’informazione sembra non aver rispetto per gli italiani che lavorano. La scorsa settimana il Cts ha dato l’ok alla riapertura delle stazioni, adesso ci troviamo alle 19.30 della sera prima della riapertura con questa ordinanza che chiude tutto. Le stazioni hanno investito molto per preparare piste, assumere personale, per organizzarsi con gli albergatori. Sono stati investiti moltissimi soldi e ancora una volta il nostro mondo viene duramente penalizzato. Ci vogliono più serietà e più correttezza. Solo lo sci infetta?”

Oltre a Flavio Roda, pure Valeria Ghezzi, Presidente Anef (Associazione Nazionale Esercenti Impianti a Fune), esprime la sua rabbia per la decisione del Governo: "E’ stato lo Stato che ci ha dato il via libera. naturalmente nel pieno rispetto delle normative. Siamo furiosi, sembra una presa in giro. Ci aspettiamo almeno che l’ultima frase del comunicato stampa del Governo abbia un’applicazione immediata e urgente”. La frase in questione è quella che fa riferimento agli indennizzi: "Il Governo si impegna a compensare al più presto gli operatori del settore con adeguati ristori”.

Gli impiantisti hanno sempre lavorato nel pieno rispetto delle regole – conclude Valeria GhezziAl nuovo Governo guidato da Mario Draghi chiediamo risposte chiare. Per la salute degli italiani in primis, ma anche per il nostro mondo ormai al collasso economico. L’ultima frase del comunicato diffuso dal Governo è l’unica che ci aspettiamo venga veramente rispettata. E’ ora di passare dalle parole ai fatti. Ringraziamo i Ministri Giorgetti e Garavaglia che dichiarano che gli indennizzi alla montagna devono avere priorità assoluta”.

 

LEGGI ANCHE:

Il mondo dello sci teme l'ultima mazzata, uno stop in extremis

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA
2k
Consensi sui social