Il Governo ribadisce la chiusura degli impianti a Natale. Potrebbero aprire dopo il 15 gennaio

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Il Governo ribadisce la chiusura degli impianti a Natale. Potrebbero aprire dopo il 15 gennaio

Stamattina si è tenuta la riunione tra i Ministri e le Regioni per discutere sul nuovo decreto che entrerà in vigore a partire dal 4 dicembre. Secondo alcune indiscrezioni, sembrerebbe definitiva la decisione di non aprire gli impianti di risalita a Natale.

Niente vacanze sulla neve a Natale. Nonostante le varie proposte avanzate dalle Regioni alpine per salvare l’economia del turismo invernale, sembrerebbe che il Governo, al lavoro sul nuovo dpcm, sia rimasto fermo sulla sua posizione e che oggi, 1° dicembre, abbia ribadito la chiusura degli impianti di risalita sotto le festività.

“Sullo sci il confronto va fatto 'a livello europeo, il problema non è lo sci ma tutte le aggregazioni e i flussi di persone e quindi gli assembramenti che ne derivano” è il commento del Ministro della Salute, Roberto Sperenza, riportato dall’agenzia giornalistica Adnkronos.

Ho ricordato ai ministri che se si chiudono le piste da sci da noi si chiudano anche negli altri Paesi. Il ministro Boccia dice che il premier sta lavorando perché tutti chiudano, staremo a vedere” ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

"Come Regioni abbiamo fatto presente al Governo le nostre perplessità a questa impostazione: dov'è finita la battaglia agli assembramenti? Non si parla più di evitare le occasioni e i rischi di contagio, l'orientamento è quello di vietare in ogni caso la vacanza in montagna.  Si tratta di un NO chiaro allo sci e a tutto quello che è vivere la montagna in generale. Non vediamo la logica in tutto questo. Chiudiamo la montagna ma allo stesso tempo permettiamo assembramenti in città o in altri luoghi. Domani il Governo sarà in Parlamento per riferire sulle misure che sta preparando per il prossimo DPCM. Confidiamo che l'aula possa far comprendere l'immenso danno che questa logica causerà alla montagna, alla sua occupazione e al suo indotto"  è lo sfogo dell'Assessore al Turismo della Provincia di Trento, Roberto Failoni.

Ieri il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, aveva già anticipato che, se la loro ultima proposta per l’apertura degli impianti non sarebbe stata accolta dal Governo, le Regioni avrebbero subito chiesto la chiusura dei confini nazionali, ristori certi per tutto il settore turistico in rapporto al fatturato dello stesso periodo dell'anno scorso e una data sicura per l’avvio della stagione.

Su quest’ultimo punto, sembrerebbe che il nuovo decreto avrà validità fino al 15 gennaio e che quindi, prima di tale data, gli impianti non potranno aprire. Tra le restrizioni  è previsto anche  il divieto di spostamento tra regioni.

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