Lara Gut in testa alla prima manche del gigante femminile di Sölden

A detta delle atlete, anche di quelle scese coi numeri alti, la pista era bella e non era segnata, solo sul muro era molto a gradini con una curva stretta e una più larga e così via eppure lassù in cima alla classifica ci sono le prime tre al via: Gut col 3, Rebensburg col 2 e Fenninger 1, per giunta la quarta, Kathrin Zettel, è scesa col 4 e si è presa 1"07 da Lara. Spezza questo dominio dei primi numeri una favolosa Mikaela Shiffrin che è quinta a 1"39, sesta a 2"17 un'irriconoscibile Tina Maze che si è salvata solo perché aveva il numero 5 ma ha sciato malissimo dall'inizio alla fine, praticamente la controfigura di quella dell'anno scorso. Altre grandi deluse di giornata la campionessa del mondo in carica Tessa Worley, diciassettesima su una manche tracciata dal suo allenatore, e Julia Mancuso, trentesima ma che partirà per prima nella seconda manche dalla quale sarebbe stata esclusa senza la squalifica della giapponese Emi Hasegawa, fuori quasi subito Maria Riesch.

Settima Tina Weirather autrice di una prodezza col pettorale numero 37, ex-aequo con lei la svedese Jessica Lindell-Vikarby, nona l'altra svedese Maria Pietilä-Holmner a sua volta bravissima a piazzarsi così col 24. Molto buono il rientro di Federica Brignone, decima a 2"59, al parterre era quasi in lacrime per la contentezza. Tredicesima ex-aequo con la francese Taina Barioz e con la canadese Marie Michele Gagnon la seconda delle azzurre al rientro da un infortunio, Denise Karbon. Delle altre azzurre solo Nadia Fanchini si è qualificata per la seconda manche piazzandosi ventinovesima pertanto avrà una grande chance partendo per seconda, trentaquattresima Manuela Moelgg, trentaseiesima Elena Curtoni, trentottesima Sofia Goggia, quarantunesima Giulia Gianesini, quarantasettesima Lisa Magdalena Agerer, quarantanovesima Sabrina Fanchini.