Lo spettacolo della CdM di skicross a San Candido: ispezione FIS ok e modifiche alla pista

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Lo spettacolo della CdM di skicross a San Candido: ispezione FIS ok e modifiche alla pista

Il 19-20 dicembre l'ormai classico appuntamento sulla "Baranci". Il direttore di gara, l'ex azzurro Kurt Sulzenbacher, è già al lavoro per la 12esima edizione consecutiva.

Vedremo anche nella stagione 2020/21 lo spettacolo della Coppa del Mondo di skicross in quel di San Candido.

Il week-end altoatesino è ormai tradizionale del massimo circuito per Klotz e compagni, con l'appuntamento fissato al prossimo 19-20 dicembre che varrà quale dodicesima edizione consecutiva dell'appuntamento, un anno dopo il miracolo del 2019 quando gli organizzatori riuscirono a garantire una gara in condizioni difficilissime a livello di temperature in quel periodo (ricordate le cancellazioni tra sci alpino e snowboard, in Val Gardena e a Carezza?).

Una delegazione della FIS, composta da Uwe Beier, Christian Cretier e dal nuovo race director dello skicross, Klaus Waldner, ha svolto il tradizionale sopralluogo estivo sulla pista Baranci; con loro il costruttore della pista Andreas Silbernagl e il direttore di gara Kurt Sulzenbacher, con i quali si è discusso delle possibili modifiche al percorso di gara nella zona delle 3 Cime nelle Dolomiti.

Una splendida classica pre natalizia che Gabriel Fauster, dell'associazione organizzatrice WSV Innichen, presenta così: “Nel corso dell'ispezione abbiamo deciso di costruire due nuovi elementi sulla pista. Questo potrebbe rendere le gare ancora più attraenti: le modifiche sono il frutto della collaborazione pluriennale con i nostri partners F-Tech, Prinoth, Leitner e Technoalpin, tutte aziende altoatesine d'eccellenza che applicano il loro know-how tecnico immediatamente anche nello sport di alto livello”.

Riguardo alle problematiche legate al Covid-19, è stato definito un “medical plan” accanto al quale ci sarà anche un “corona plan”, un aiuto per gli organizzatori nel caso si trovassero costretti a reagire a dei possibili casi di contagio durante il loro evento. “E' bene che siano simulati tutti i possibili scenari – spiega ancora Fauster - Naturalmente speriamo di poter svolgere senza complicazioni il nostro evento”.

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