Nella stagione 2015/16 la Francia ha ceduto agli Stati Uniti la leadership del numero di sciatori in pista

Funitel Peclet Val Thorens
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A. Bonorino

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Nella stagione 2015/16 la Francia ha ceduto agli Stati Uniti la leadership del numero di sciatori in pista

Nella stagione invernale 2015/2016 gli Stati Uniti hanno strappato alla Francia la leadership mondiale per ciò che concerne il numero complessivo di frequentatori delle stazioni sciistiche.  Posizione d'onore per l'Austria che segue a breve distanza i primi due paesi.

Con la vendita di 54 milioni di skipass giornalieri gli Stati Uniti sono diventati primi davanti alla Francia con 52 milioni e l’Austria con 50 milioni. Negli ultimi anni, infatti, la Francia ha assistito ad un calo del numero di sciatori nonostante il rapporto qualità/prezzo dei servizi che offre sia migliore rispetto a quello dell’America dove lo sci è un’attività sportiva praticata solamente dalle classi più agiate.  
Ad Aspen, che è una delle località più ricche, lo skipass stagionale costa costa 2300 dollari, mentre i giornalieri 100 dollari.

La Francia invece ha sempre puntato sul turismo di massa, senza puntare troppo sulla qualità e sul turismo d'Elite.  Val d’Isere è una delle località sciistiche francesi che ultimamente è diventata un centro sportivo di fascia alta che offre solo un numero contenuto di alloggi di fascia bassa e che sta investendo per migliorare i servizi.

Lo stesso dicasi per Val Thorens e l’Alpe d’Huez, che ha appena annunciato un ambizioso piano "Marshall" di sviluppo, investimenti, ma anche di ristrutturazione degli edifici.

In questa grande battaglia tra le stazioni, ma anche tra i vari comprensori, la Francia può ottenere molti vantaggi, a condizione che tutte le parti in gioco facciano la loro parte, a cominciare dai commercianti che troppo spesso non pensano a come far tornare il turista.

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